Si è tenuto oggi in Municipio a Reggio Emilia il pubblico accertamento da parte del personale ministeriale per la verifica di corrispondenza del prodotto “erbazzone reggiano” con quanto esposto nel disciplinare di produzione che definisce i requisiti produttivi e gli aspetti che certificano il legame con la provincia reggiana, territorio esclusivo d’origine.
L’erbazzone reggiano fa così un altro passo avanti per il riconoscimento del marchio IGP – Indicazione geografica protetta – e vedere così tutelata la propria unicità.
L’incontro è stato convocato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, d’intesa con la Regione Emilia Romagna. Nel corso dell’incontro, i funzionari ministeriali hanno pubblicamente fatto leggere il disciplinare, così da verificare la rispondenza della proposta al regolamento dell’Unione europea e per acquisire eventuali osservazioni da parte di produttori e associazioni.
Presenti, come rappresentanti del Ministero, Lauretta Madotto e Armando Morelli e l’ assessora a Commercio e attività produttive di Reggio Emilia Mariafrancesca Sidoli, che ha introdotto l’incontro. In sala, anche i membri dell’Associazione promotrice e numerosi esponenti delle amministrazioni locali, delle organizzazioni professionali e di categoria ed esperti locali in materia di enogastronomia.
L’appuntamento di oggi giunge a coronamento di un percorso che il Comune di Reggio Emilia ha avviato nei mesi scorsi con le associazioni di categoria e i produttori di erbazzone reggiano, un percorso che ha portato alla nascita dell’Associazione produttori erbazzone reggiano e alla definizione del disciplinare produttivo.
“Il percorso con cui l’erbazzone reggiano punta all’ottenimento del marchio Igp ha registrato un altro concreto passo avanti – dice con soddisfazione l’assessora al commercio e alle attività produttive Mariafrancesca Sidoli - Cibo antico e al contempo iconico, crediamo che il riconoscimento di questa importante tradizione collettiva possa dare ulteriore slancio di riconoscibilità del nostro territorio anche al di fuori dei confini provinciali, delle sue produzioni di eccellenza e raccontare altrove il nostro amore per la cucina, il gusto e la passione per la convivialità attraverso questa certificazione che ne determina il legame territoriale, la qualità e la sicurezza alimentare. Un ringraziamento a tutti i partecipanti per il contributo fattivo all’incontro di oggi, in particolar modo alle imprese associate per la loro capacità di visione ed investimento sul futuro, alla Regione Emilia Romagna e al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste”.
Per supportare l’attribuzione dell’importante certificazione agroalimentare europea a questo prodotto tipico esclusivo della cucina reggiana, l’Amministrazione ha sostenuto l’iter con l’erogazione di un contributo di 10mila euro per le spese tecniche e di registrazione.
La documentazione illustrata oggi ai funzionari ministeriali verrà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale e quindi presa in esame dalla Commissione dell’Unione europea, che dovrà verificare la conformità con la normativa vigente. In caso di parere favorevole, la domanda verrà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Ue.
In assenza di opposizioni, l’erbazzone potrà infine ottenere ufficialmente il riconoscimento ed essere iscritto a Registro europeo IGP.