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Riqualificazione all'insegna della sostenibilità

La sede del Parco Nazionale dell’Appennino si rifà il look

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Nel cuore dell'ambiente che protegge e valorizza, l'Ente Parco dell'Appennino Tosco-Emiliano, si prepara a migliorare l'efficienza energetica anche della propria sede.

L'edificio, di circa 900 metri quadrati, è situato in località Sassalbo nel Comune di Fivizzano (in provincia di Massa-Carrara) ad un'altitudine di 860 metri sul livello del mare ed è in funzione da oltre tre anni.

Ora è pronto a passare da una classe energetica G a una classe D, a conclusione di un progetto di riqualificazione finanziato con 190.000 euro dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, con le risorse del programma "Parchi per il clima".

In particolare si stanno concludendo una serie di interventi mirati:

tra cui l’efficientamento dell'involucro esterno: Per ridurre le dispersioni termiche, si sostituiscono tutti gli infissi dell'edificio (circa 60 metri in totale) con soluzioni più performanti. I nuovi serramenti garantiranno un risparmio sui consumi di almeno il 20% rispetto a quelli attualmente presenti.

I pannelli solari installati sul tetto della sede del Parco Nazionale

La Riqualificazione degli impianti: Il cambiamento più significativo riguarda però la sostituzione della vecchia caldaia alimentata a Gpl con una nuova pompa di calore alimentata da energia solare prodotta da pannelli fotovoltaici. Questo intervento abbatterà drasticamente le spese annue, che per il combustibile ammontano a 1000 euro circa e per l'elettricità intorno ai 3600 euro. Infatti i consumi termici si azzereranno e quelli elettrici per il riscaldamento passeranno a 31,32 MWh/anno, rispetto ai precedenti 134 MWh ottenuti con il Gpl. Il risparmio è pari a 10,7 tonnellate equivalenti di petrolio in meno e a una riduzione di 32 tonnellate di CO2 emesse all'anno in atmosfera.

Energia Solare e Autosufficienza: Per garantire l'approvvigionamento energetico sostenibile, è in corso di sostituzione un impianto fotovoltaico con una potenza di picco pari al doppio della capacità attuale. Questo, insieme ad un sistema di accumulo, consentirà all'edificio di diventare autosufficiente dal punto di vista energetico, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica.

Isolamento Termico: Infine, una falda di copertura, con una superficie di 170 metri quadrati, sarà oggetto di isolamento termico, contribuendo ulteriormente a ridurre le perdite di calore.

Le opere porteranno ad una significativa riduzione dei costi operativi e a un notevole miglioramento dell'impatto ambientale dell'edificio.

Giuseppe Vignali, direttore dell'Ente Parco dell'Appennino Tosco-Emiliano, commenta: "Nella strategia di contrasto e adattamento al cambiamento climatico crediamo di dover incominciare noi per primi a dare il buono esempio, intervenendo sui nostri edifici e sui nostri mezzi in direzione della mobilità sostenibile, per poi estendere le buone pratiche agli edifici di altri enti e addirittura anche privati, e più in generale in tutta l'area vasta della Biosfera Unesco".

Un ambito in cui, ricorda sempre Vignali, "abbiamo ottenuto un finanziamento di 4 milioni che hanno dato vita a 78 nuovi progetti (uno per Comune della Mab) tutti orientati a questi obiettivi si sostenibilità e adattamento al clima su cui l'Ente Parco concentra il suo impegno".