Un 28enne residente in un comune della Bassa Reggiana è stato denunciato per le ipotesi di reato di "interruzione di pubblico servizio" e "minaccia aggravata".
Secondo quanto emerge dalla ricostruzione delle forze dell’ordine, i fatti risalirebbero al tardo pomeriggio del 27 di ottobre. Erano circa le 18.40, secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Guastalla che hanno proceduto alle indagini sull’accaduto, quando un autobus del servizio di trasporto pubblico si trovava in via Romana all’altezza di Poviglio.
E’ in quel momento che il 28enne si avvicinava alla postazione del guidatore, un uomo di 63 anni residente a Cadelbosco Sopra, per chiedere se quella linea conduceva a Brescello. Alla risposta negativa da parte del conducente, il 28enne dava completamente in escandescenze.
Alle minacce di morte e altri improperi si accompagnava anche la volontà di cercare un contatto fisico con il 63enne, il quale però restava rinchiuso nella sua postazione di guida.
Nell’immobilità delle altre persone presenti sul bus a quell’ora, è stato l’intervento di una pattuglia di carabinieri della stazione di Cadelbosco in transito in quel momento su via Romana, la cui attenzione era stata richiamata dallo stesso conducente del mezzo, a riportare tutto alla calma. Non senza fatica, visto che il 28enne era talmente agitato che si è reso necessario l’aiuto di un’altra pattuglia.
Dopo venti minuti, il pullman è così potuto ripartire e completare la sua corsa.
Il giorno dopo, il conducente 63enne si è presentato in caserma per formalizzare la denuncia su quanto avvenuto a bordo del bus da lui condotto, formalizzando la denuncia nei confronti del 28enne. Le cui esatte responsabilità sono al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio.
