Home Cronaca Sull’Asc ‘Don Cavalletti’ è botta e risposta continuo
Carpineti Civica risponde al presidente dell'Unione Sassi

Sull’Asc ‘Don Cavalletti’ è botta e risposta continuo

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In un continuo botta e risposta tra i vari player in campo, sullo spinoso tema della Asc ‘Don Cavalletti’ di Carpineti, arriva, la replica… alla replica.

Carpineti Civica, infatti, risponde a quanto spiegato dal Presidente dell’Unione dei Comuni – nonché sindaco di Villa Minozzo – Elio Ivo Sassi, ad un loro precedente intervento.

Carpineti Civica ribadisce nuovamente come preponderante sia l’aspetto economico della vicenda: “Il presidente Sassi dice che non si può ragionare in termini economici, costi, ricavi, debiti, di un servizio come il Don Cavalletti, che non è una catena di montaggio. E ha ragione. Solo che la decisione dei sindaci, lui compreso, è stata presa SOLO per questioni economiche – spiegano -. La decisione che i comuni hanno votato – con qualche bislacco distinguo partitico fra maggioranza e minoranze – prevedeva un preciso piano economico con alcuni punti, fondamentali per raggiungere il risultato".

"Il piano è stato preparato nell’estate del 2022. È stato votato da tutti i comuni a ottobre 2022, minimo due mesi prima che diventasse operativo. Se il percorso viene fatto per questioni puramente economiche, chi ha deciso si incarica di controllare che accada quello che deve accadere. Erano poche cose. Non è stato fatto. In pratica lo si ammette”.

L'ASC Don Cavalletti

Il secondo punto di interesse è che il grosso del debito lo pagherà l’Amministrazione carpinetana in quanto titolare della quota più grande a livello di partecipazione: “Villa Minozzo possiede lo 0.19% delle quote di ASP e pagherà solo 1.328 € dell’enorme debito che i comuni si sono divisi. Di più: Villa Minozzo non ha voluto entrare nel gruppo di comuni che si accolleranno i conti del Don Cavalletti in ASC. L’unica parte che gli spetta dei debiti futuri è un settimo della quota dell’Unione, circa il 2% del totale Perché sarà il comune di Carpineti a doversi sobbarcare la quota più grossa dell’eventuale debito della gestione in ASC”.

Troviamo assurdo che sia la minoranza a doversi occupare di difendere gli interessi dei carpinetani”, conclude Carpineti Civica.