“L’obiettivo della Lista 2 è costruire una diga che risolva il problema della Val D’Enza: solo un invaso da oltre 100 milioni di metri cubi d’acqua può soddisfare le esigenze idropotabili dell’intera comunità con e garantire una gestione sostenibile della risorsa idrica da parte delle aziende”. Così Marcello Bonvicini, presidente uscente del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale, che torna sui benefici economico-sociali oltre che ambientali del progetto sostenuto dalla Lista 2 'Diga e Acqua per il territorio', a pochi giorni dalle elezioni per il nuovo Cda dell’ente di bonifica (dal 2 all’8 ottobre).
L’Emilia-Romagna ha pagato quest’anno un prezzo alto a causa delle inondazioni, ma anche l’innalzamento delle temperature e la siccità continuano a presentare il conto. “Servono interventi importanti per contrastare gli effetti devastanti del cambiamento climatico. Con il nostro progetto – sottolinea - vogliamo concorrere allo sviluppo sostenibile ed ecologico del territorio, garantire la disponibilità d’acqua ad uso plurimo, produrre energia pulita mediante la centrale idroelettrica, assicurare al torrente Enza un regolare deflusso minimo vitale e quindi la sopravvivenza della fauna e della flora acquatica autoctona”, insiste Bonvicini, “questi sono i nostri obiettivi raggiungibili”.
La Lista 2 persegue anche altri obiettivi: l’ammodernamento dei servizi di erogazione dell’acqua alle aziende agricole e strategie d’avanguardia per la gestione delle acque depurate, ma anche la realizzazione di opere atte a risolvere la problematica dell’impianto idrovoro di Boretto e l’intensificazione della manutenzione ordinaria e straordinaria per una maggiore messa in sicurezza del territorio, sia in pianura che montagna, con interventi di interramento del sistema irriguo per limitare la dispersione idrica e lo spreco della risorsa acqua. Obiettivo primario è anche soddisfare la pressante richiesta dei produttori ortofrutticoli che esigono un anticipo del periodo irriguo, per poter attivare i propri impianti anti-brina contro le gelate primaverili e difendere le colture di eccellenza.
Egr, Bonvicini, Lei parla di fatti per risolvere i problemi dell”agricoltura, dei paesi montani, dell’energia elettrica, di come evitare le esondazioni a Valle, di come portare benefici al clima e tante altre cose, ma tutto quello che Lei propone purtroppo va contro ad altri interessi che da anni dicono di NO alla Diga di Vetto.
Ma la cosa che supera il limite è leggere che ci sono associazioni che dovrebbero sostenere gli Agricoltori che non sostengono la Diga di Vetto. Il mio appello è rivolto agli Agricoltori; o cambiate associazione o smettete l’attività, senza acqua non avrete futuro; per la gioia del Grana Padano, di Francesi, Tedeschi, olandesi, Cinesi, ecc.
In Val d’Enza ci sarebbe la possibilità di darvi tutta l’acqua di cui avete bisogno, ma la realtà è quella che sapete, da 34 anni si dice di NO ad un’opera progettata, appaltata. iniziata e poi sospesa, un’opera definita “Urgente ed Indifferibile” dal Ministro dell’Agricoltura nel 1987.
Io la mia vita l’ho vissuta, ora tocca a Voi lottare per dare un futuro ai Vostri figli, a Voi la scelta, sappiate che la Lista n° 2 ha al primo posto la realizzazione della Diga di Vetto, ma una diga che oltre a dare acqua all’agricoltura garantirà un lago balneabile e navigabile per il turismo sui paesi montani
Franzini Lino