Giovedì, 28 settembre, inizierà un nuovo progetto che coinvolgerà associazioni di volontariato dell'Appennino. Si estenderà per vari mesi fino all'estate del 2024 ed è frutto di una stretta collaborazione tra associazioni appenniniche ed enti pubblici. Il progetto, intitolato "Qua la mano, l'Appennino c'è - Opportunità e protagonismo per le persone della terza età", ha come obiettivo principale affrontare e contrastare la solitudine involontaria, soprattutto tra la popolazione anziana, promuovendo percorsi di coinvolgimento attivo.
A partecipare all’iniziativa sono le associazioni Effetto Notte, Centro comunale Casa cantoniera di Casina, il Circolo Acli di Leguigno, i Lupi dell’Appennino reggiano, Val Tassobbio Aps, VillaCultura, Amici del Castagneto matildico di Marola. Il progetto vede il contributo della Regione Emilia-Romagna e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Le attività proposte intendono contrastare condizioni di fragilità e di svantaggio delle persone, in particolare anziane, così da intervenire su fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, ed offrire opportunità varie di coinvolgimento per la popolazione di età elevata, sia quella che soffre di particolari patologie quali la demenza, sia quella che, comunque, possa avere difficoltà a impegnare il proprio tempo a causa di mancanza di opportunità o di difficoltà a raggiungere luoghi di socializzazione. Anche in condizioni di buona salute infatti è fondamentale condurre attività di prevenzione del decadimento delle funzioni conoscitive e relazionali.
Il primo appuntamento dunque sarà a Casina il 28 settembre, ad inaugurare una serie di escursioni accompagnate da guide ambientali in collaborazione con AltriPassi e Sport Club Casina: si tratta di passeggiate a partecipazione gratuita e adatte a tutte le età.
Giovedì il ritrovo è fissato alla Casa cantoniera, in via Roma, alle 14.30 per una camminata fino al Lago dei Pini. Saranno presentati i gruppi di cammino e al termine verrà offerto un aperitivo al Parco Pineta. A seguire, altre camminate sono previste, sempre a partire dalle 14.30, il 5 ottobre con ritrovo presso l’Oratorio di Santa Lucia del Faieto, il 12 ottobre con ritrovo al Seminario di Marola, il 19 ottobre con ritrovo al Circolo Acli di Leguigno e il 26 ottobre con ritrovo al parcheggio di Bergogno (Per informazioni tel. 349 4433017, [email protected]). Ulteriori percorsi saranno proposti in primavera.
Mettendo in sinergia associazioni di Casina, Carpineti, Castelnovo Monti e Villa Minozzo è stata costruita una proposta articolata e molto interessante. A Casina saranno attivati laboratori per imparare a realizzare capi, coperte e oggetti di lana, puntando su un’attività che ormai qui ha una forte tradizione. Alla Casa Cantoniera si terranno attività ludiche come le tombole e non solo. Sempre a Casina saranno realizzati con la collaborazione della Fondazione Villa Maria Onlus, che gestisce la residenza per anziani di Casina, incontri rivolti a persone con demenza, sia ospiti delle case protette che persone provenienti dall’esterno per dare strumenti con i quali possano affrontare situazioni potenzialmente molto impattanti sulle famiglie. Gli incontri si terranno nella sede della Casa di Riposo Villa Maria.
L’Associazione per la promozione della Val Tassobbio realizzerà una raccolta di testimonianze tra persone anziane della vallata, andando alla realizzazione di una raccolta di storie e tradizioni di chi vive in queste terre. A Villa Minozzo l’Associazione VillaCultura, con la collaborazione dell’Associazione del cane Lupino del Gigante, attiverà un progetto di “compagnia”, una serie di incontri sia nella struttura protetta di Villa che a domicilio insieme ai cani: è stato studiato che l’interazione con i cani provoca l’abbassamento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, la riduzione del colesterolo e la normalizzazione della respirazione. Dal punto di vista psichico, promuove la riduzione della sensazione di solitudine e depressione, accresce l’autostima, favorisce l’interazione sociale.
I Lupi dell’Appennino di Casina porteranno avanti un percorso similare in altre strutture protette della montagna, sempre con l’ausilio dei loro cani.
Alcune attività del progetto sono ancora in divenire, e saranno forniti maggiori dettagli di volta in volta.