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Il capogruppo della Lega nord in Consiglio comunale a Castelnovo ne’ Monti condannato per calunnia nei confronti del sindaco e della giunta. La richiesta di rettifica di Alessandro Davoli

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Il gruppo consiliare di maggioranza "Castelnovo insieme" ha emesso un comunicato stampa che trascriviamo di seguito integralmente.

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Nelle scorse ore è giunta notizia che il Tribunale di Reggio Emilia ha emesso un decreto penale di condanna nei confronti del Capogruppo di “Castelnovo Libera”, Alessandro Raniero Angelo Davoli, esponente della Lega Nord, in merito al manifesto affisso nell’aprile 2009, prima delle elezioni amministrative, e ripreso in alcuni passaggi da organi di informazione locali.
Il provvedimento giudiziario, che comporterà per Davoli il pagamento di una ammenda pecuniaria per la violazione dell’articolo 595, commi 3 e 4 del C.P., è a seguito delle offese e diffamazioni contenute nel manifesto.
La querela era stata presentata dal Sindaco Gianluca Marconi e dalla Giunta comunale, soggetti che la sentenza reputa in modo esplicito calunniati dai contenuti dello scritto di Davoli. Uno scritto che attaccava a livello personale il sindaco, su vicende quali la rotatoria di San Pancrazio, il mulino di Calcinara ecc., e che in particolare sosteneva che a Castelnovo esisterebbe una “mafia di affari”, riferendosi all’operato della Giunta.
Il Tribunale ha dato invece ragione a Sindaco e Giunta, i quali hanno sempre sostenuto come si trattasse di palesi offese e diffamazioni.
Peraltro avevano già risposto anche gli elettori, confermando Marconi e la lista “Castelnovo Insieme” alla guida del Comune.
C’è ora soddisfazione per una sentenza che smonta un modo di fare politica che non abbiamo mai condiviso, e che la Giunta si è vista costretta a portare davanti ai Giudici soltanto per difendersi da offese infondate, oggi comprovate come tali.
Ora auspichiamo che il dibattito politico si concentri esclusivamente su aspetti concreti e seri anziché su attacchi personali e calunnie, così da non dover più arrivare a questi estremi.

(Gruppo consiliare "Castelnovo insieme")

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RISPONDE IL GRUPPO PDL-LEGA NORD

Il capogruppo Lega nord–Pdl, Alessandro Raniero Davoli, ha ricevuto venerdì 22 ottobre la notifica del decreto penale, che comporta 500 Euro di ammenda. Il giudice GIP Luca Guerzoni ha così deciso per il contenuto del manifesto “MANDIAMOLI A CASA” della campagna elettorale 2009.
Poiché dire la verità, basata su documenti, non può essere ritenuta un’offesa, ma critica politica, è stato presentato ricorso. Significa che si vuole andare a dibattimento in un processo nel quale saranno mostrati i documenti e discussa la versione dei fatti del nostro consigliere capogruppo.
Che sia stato pagato il trasferimento e l’affitto di una casa per cinque anni a Reggio Emilia a un minorenne marocchino che ha tentato uno stupro violento di una nostra giovane, che la rotonda dell’ospedale sia stata spostata per proteggere il giardino del Sindaco, tagliando il verde pubblico del Parco dell’Ospedale Sant’Anna, che sia stato concesso permesso di costruire ai genitori della seconda moglie del Sindaco, in una zona alla quale a nessuno era stato permesso, trasformando, a nostro parere illegittimamente, un’area a verde pubblico in area fabbricabile, che il Sindaco Gianluca Marconi abbia ricevuto Decreto Penale di condanna, nel 2009, per la distruzione di un bene storico, il Mulino di Calcinara e che abbia votato, nel 2006, per la nomina di un corruttore a direttore Enia Reggio Emilia, l’ing. Nino Simonazzi, già incarcerato con l’accusa di truffa ai danni dello stato, condannato poi corruzione, falso ecc, è tutto quanto vero.
A decreti penali ora siamo, provvisoriamente, uno a uno: uno al sindaco Gianluca Marconi per la distruzione di un bene storico come il Mulino di Calcinara, (è a processo in questo periodo) 4500 Euro circa, e uno al consigliere capogruppo Lega Nord – PDL, Alessandro Davoli, 500 Euro, per offese al sindaco e alla giunta.
Non solo possiamo dire che il sindaco è ancora in svantaggio, ma crediamo anche che vi saranno presto risvolti penali clamorosi per Lui e la sua Giunta.
Castelnovo Monti, 28 ottobre 2010

"Il gruppo Pdl-Lega nord, "Castelnovo libera")

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LA RICHIESTA DI RETTIFICA DI ALESSANDRO RANIERO DAVOLI

Chiedo la smentita di quanto affermato nel comunicato stampa del gruppo Pd, "Castelnovo insieme". Il provvedimento emesso nei miei confronti non è una sentenza per calunnia e diffamazione, ma un provvedimento penale che mi commina un’ammenda (di 500 euro) per offese al sindaco Gian Luca Marconi e alla giunta di Castelnovo ne' Monti (della legislatura 2004-2009). Una sentenza è prevista solo dopo un processo; è cosa diversa dal decreto penale, che è emesso dal GIP senza l’escussione di testimoni, senza un dibattimento e un confronto tra le parti. Quanto affermato dal comunicato della maggioranza Pd è falso e fuorviante, comportando un danno alla mia immagine e onorabilità presso i lettori del giornale. Chiedo pertanto adeguata rettifica e le scuse di chi ha scritto il documento. In tal caso, se soddisfatte le mie richieste, non procederò con un denuncia penale per diffamazione.
Cordiali saluti.

(Alessandro Raniero Davoli, consigliere comunale e capogruppo Lega nord–Pdl, "Castelnovo libera", consigliere e capogruppo Lega nord Comunità montana)

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L'ULTIMA RISPOSTA DEL GRUPPO DI MAGGIORANZA

Nel riferirci allo scritto che è stato recapitato alla Giunta dal Tribunale di Reggio, in cui si esplicavano i contenuti del decreto penale emesso nei confronti di Alessandro Davoli, abbiamo utilizzato il termine di “sentenza”, che a rigore di norma è inesatto, e per questo aspetto, nonostante ad un comune cittadino possa sembrare un elemento assolutamente secondario, ci scusiamo con lui. Restano comunque validi tutti i contenuti del nostro comunicato: è un fatto, e non una opinione, che nei suoi confronti è stato emesso un decreto penale di condanna. Davoli afferma che farà ricorso: è nel suo diritto, come per qualunque cittadino, e nessuno ha parlato di condanna definitiva. Si tratta solo di un primo giudizio, ma quello emesso, anche se esclusivamente pecuniario, è un provvedimento a lui sfavorevole. Davoli parla di semplici "offese", ma l'articolo 595, citato nel decreto, riguarda la diffamazione, ed in base a tale articolo è stato emesso il decreto penale. In esso tra l’altro si parla esplicitamente di “affermazioni diffamatorie”. Ci chiediamo se non si senta lui di dover chiedere scusa, dato che con grande acume politico nel recente documento del suo gruppo riprende punto per punto gli stessi temi e gli stessi toni del manifesto per il quale è appena stato emesso il decreto penale di condanna, tornando ancora al solito metodo fatto di attacchi personali e diffamatori.

(Il gruppo consiliare "Castelnovo insieme")

6 COMMENTS

  1. Riflessione…
    Sarò molto breve in questo mio intervento ma ormai non se ne può più… Sono un semplice cittadino di Castelnovo ne’ Monti, innamorato del proprio paese e magari ancora un po’ all’antica, abituato che le parole dette e scritte hanno un valore enorme e quindi una cosa la si dice solamente se si è certi e sicuri di quello che si va dicendo e ancor di più quando queste sono dirette alla singola persona. Purtroppo oggi giorno non è più così, nella civiltà in cui viviamo sembra che le parole non contino niente, sembra che uno più le dice e le racconta grosse e più è al centro delle attenzioni e si sente grande; sembra che la parola abbia perso il suo valore e la sua importanza. E’ assurdo, per me, che uno pensi di aumentare la propria credibilità e popolarità offendendo e giudicando pubblicamente altre persone. Ma a quale scopo, a quale pro; è molto brutto questo voler prevalere sugli altri in questo modo, non so se questa è politica, mi ritengo fortunato di non essere un politico praticante… Come cittadino mi piacerebbe una maggior attenzione ai problemi del paese, sono sicuro e certo che tante discussioni non servono a niente e si potrebbero benissimo evitare se si avesse un po’ di umiltà in più e un po’ più di spirito costruttivo. Pensavo che far politica significasse far crescere un paese e far fronte alle proprie richieste, risolvendogli i problemi. Sarò ingenuo ma penso che non è sempre scontato che perché si è alla maggioranza tutto quello che si dice e si pensa sia giusto, come per chi è alla minoranza che tutto quello che viene fatto sia sbagliato. Perchè sempre questo accanimento che porta in fine all’offesa personale. Sì, sono molto deluso di come la politica e non solo a livello locale sta dando l’esempio del come si possono prendere delle decisioni assieme, per lo più in un momento economico così difficile e moralmente così teso…
    Chiudo perchè avevo detto che sarei stato breve, poi non so fino a che punto e a quanti possa interessare il mio punto di vista; forse la penso così grazie alla mia religione ma ho sempre ritenuto e mi hanno sempre insegnato che non bisogna mai additare qualcuno, tanto meno giudicarlo e mancargli di rispetto, senza prima essere certo di quello che si dice, poi chi siamo noi per poter giudicare…
    Scusate dello sfogo e un grazie alla redazione.

    (Moris)

  2. Dovrei dire “palla al centro”, invece…
    A decreti penali adesso siamo uno ad uno? Ma che partita è? Provo a dare qualche consiglio alle parti, che magari dall’alto dei miei ventuno anni qualcosa avrò pur imparato:
    – inviterei Gian Luca Marconi ed il suo gruppo a non buttare ulteriore benzina sul fuoco, credetemi che non fate altro che perderci. Ritornare su vecchi rancori e gioire su di una vittoria non fa altro che ricordare all’elettorato tutte le chiacchiere del signor Davoli (le chiamo chiacchiere perchè non saprei come definirle, non voglio sicuramente danneggiare lo spirito del nostro paroliere di corte) e credetemi che c’è chi ci crede. Lasciate stare queste storielle da bar e ritornate su temi importanti;
    – al signor Raniero: sono assai dispiaciuto per lei di questo momentaneo pareggio perchè lei non lo meritava affatto di subire un gol così. Però a forza di parlare di Marconi e della sua famiglia non vorrei pensare che dopo che lo ha mandato a casa lei arrivi al colle bisbigliando “e mò?”. Cerchi anche lei di fare un opposizione costruttiva e si sposti su altre tematiche che per una volta non lo sfiorino nemmeno il povero Gian Luca, se no andrà a perdere tutti quei voti che lei e il suo partito vi siete tanto sudati;
    – e ora, l’ultimo ma il più sentito, commento rivolto a tutti gli elettori di @CRedacon#C: come vedete, non san parlar d’altro. Io alle prossime elezioni ci penserei un altro po’ su chi votare.
    Saluti!

    (Asmir Lalic)

  3. Domanda di chiarimento
    Chiederei al Sig. Alessandro Davoli: quali sono le offese per cui è stato condannato? Il perchè è evidente: al di là dei termini utilizzati nel provvedimento a suo carico, dal dare dell’avvinazzato al dare del ladro a una persona la differenza è grande! Così potremmo farcene compiutamente un’idea, no?

    (Elio Peri)