Si è concluso senza successo il tentativo di vendere l'ormai dismessa scuola elementare di Tabiano di Viano. L'asta indetta dall'amministrazione comunale vianese, che si è svolta nel mese scorso, ha registrato un risultato deludente, con nessun partecipante che abbia avanzato un'offerta per l'acquisizione dell'edificio situato in via Tabiano 1.
L'immobile, un rettangolare fabbricato costruito negli anni '50, è stato al centro delle iniziative urbanistiche dell'amministrazione comunale sin dagli albori del nuovo millennio. L'idea di alienare la struttura al fine di ottenere fondi per finanziare nuovi progetti pubblici risale infatti agli anni dell'amministrazione Lucenti, per poi essere proseguita sotto la guida della giunta Bedeschi.
Tuttavia, nonostante i progetti ambiziosi e le speranze di rinnovamento, il bando di vendita è andato incontro a un insuccesso. L'asta, aperta dal 12 giugno al 12 luglio, non ha attirato nessun soggetto interessato all'acquisizione dell'edificio. La base d'asta era fissata a 91.557 euro, e il lotto comprendeva tre piccoli appartamenti ricavati dalla struttura dopo la chiusura dell'attività scolastica a Tabiano e il conseguente trasferimento delle lezioni in altri edifici dell'istituto comprensivo del territorio collinare di Viano.
Le tre unità abitative, suddivise tra il piano terra e il primo piano, erano state in precedenza affittate a soggetti privati, risalendo agli anni '80. L'edificio, che presenta una struttura portante in pietra e mattoni, solai di servizio e tetti in legno, si estende su una superficie complessiva di 666 metri quadrati, compreso un ampio spazio di prato recintato.
Dopo decenni di attività didattica, le classi della scuola elementare sono state trasferite in altre sedi dell'istituto comprensivo, tenendo in considerazione la distanza sia dal capoluogo Viano sia da Regnano, dove si trovano le scuole elementari e medie. Successivamente, l'edificio è stato oggetto di una ristrutturazione che ha dato vita a due appartamenti separati al piano terra, ciascuno con ingresso indipendente, e a un terzo spazio abitativo al piano superiore.
La storia di questo edificio, oltre alla sua funzione educativa, è stata caratterizzata da una serie di vicissitudini legali. Un prolungato contenzioso con due famiglie di inquilini, che avevano stabilito la propria residenza all'interno della scuola, aveva rallentato il percorso di alienazione, causando ritardi nelle tempistiche di attuazione dei progetti di vendita.