"I fondi necessari a coprire i danni causati dall'alluvione ci sono. Tuttavia, c'è un'importante sfida nel filtrare le segnalazioni legittime da quelle che potrebbero non essere completamente congruenti con la situazione. Questo processo di verifica richiede tempo per assicurare che i fondi siano destinati in modo equo ed efficiente. È fondamentale considerare attentamente tutte le segnalazioni, in modo da poter allocare risorse in modo strategico e rispondere efficacemente alle esigenze reali delle diverse aree colpite." Sono le parole di Gianluca Vinci, parlamentare di Fratelli d'Italia.
Durante il banchetto di Fratelli d'Italia, tenutosi a Casina in concomitanza con la Fiera del Parmigiano, il parlamentare Vinci ha toccato una serie di tematiche cruciali, offrendo spunti interessanti per affrontare le sfide dell'appennino.
"Per quanto riguarda la montagna, l'argomento predominante è stato soprattutto quello delle vie di comunicazione", ha dichiarato Vinci. "Infatti, una montagna priva di vie di comunicazione e accessi agevoli costituisce un limite di rilevanza notevole al ripopolamento e sviluppo."
Nonostante il governo stia attualmente promuovendo un progetto per agevolare le aree soggette a misure fiscali agevolate, Vinci ha enfatizzato la necessità di sviluppare vie d'accesso ben strutturate: "Oltre alle agevolazioni fiscali, è fondamentale focalizzarsi sul potenziamento della statale 63. C'è stata una discussione su una possibile prosecuzione di questa strada, argomento che è oggetto di dibattito da diversi anni. La realtà è che la statale 63 dopo Castelnovo è ancora in uno stato di obsolescenza e non sono state realizzate infrastrutture come trafori o simili. Questa situazione rappresenta una limitazione considerevole per l'intera area montana reggiana e si sta cercando di portarla all'attenzione dei tavoli di discussione nazionali.
"Un altro grande tema che preoccupa molti di noi è quello della sanità nelle zone montane", ha rivelato. "Abbiamo già presentato interrogazioni in commissione su questo argomento. A Roma, abbiamo sollecitato una revisione della normativa che limita i punti nascita a più di 500 all'anno. Già in precedenza le Regioni potevano derogare, alcune come il Veneto, lo avevano fatto. Nel contesto di Fratelli d'Italia, c'è una chiara volontà di andare oltre, poiché il problema riguarda non solo Castelnovo ne' Monti, ma ha implicazioni anche per l'ospedale di Pavullo e per l'intero Appennino Emiliano che ha subito pesanti penalizzazioni dalla norma nazionale e dalla rigida applicazione da parte della nostra Regione, complicando ulteriormente la situazione."