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Si parla della torre di Rossenella

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Alla torre di Rossenella inquadrata nel sistema fortificato matildico, alla sua storia e al restauro è dedicato l’intervento che per iniziativa dell’UCIIM (Unione cattolica italiana insegnanti medi) l’arch. Franca Manenti Valli svolgerà venerdì 5 novembre prossimo, alle ore 17, al Centro Giovanni XXIII di Reggio Emilia. La relazione dell’arch. Manenti Valli, socia emerita della Deputazione reggiana di storia patria, verrà accompagnata da videoproiezioni. Sarà inoltre disponibile la pubblicazione, edita dal Pio Istituto Artigianelli, che la relatrice ha dedicato all’interessante manufatto. L’incontro è rivolto a docenti, dirigenti scolastici, appassionati di storia locale e studenti.

La torre di Rossenella, edificata sul secondo gradone appenninico, rivestiva un importante ruolo segnaletico nell’incastellamento attonide, come avamposto dei castelli di Rossena e Canossa lungo la valle dell’Enza. Pur in condizione di degrado, anche prima del recente intervento progettato dall’arch. Franca Manenti Valli, si rivelava come l’esempio meglio conservato e ancora leggibile di una tipologia definita e ricorrente nell’area matildica: una sorta di sistema standardizzato sullo scorcio del X secolo.

L’opera di consolidamento, restauro e riuso, promossa dall’Amministrazione comunale di Canossa e conclusa nel luglio 2007, ha ottenuto, unica nella nostra Provincia, la targa di segnalazione dell’Istituto italiano dei castelli, quale esempio ottimale. Il recupero del manufatto chiude anche un percorso estremamente significativo con il riproporsi del dialogo funzionale, visivo, paesaggistico tra la torre di Rossenella e il castello di Rossena, che insieme definiscono il più singolare profilo orografico dell’Appennino reggiano.