Dovrà presentarsi quotidianamente presso la sede delle forze dell’ordine del paese di residenza (Sassuolo) a firmare.
E’ questo l’esito della direttissima avvenuta ieri mattina in tribunale, e riportata dalle pagine della Gazzetta di Reggio, nei confronti di un ragazzo di vent’anni, protagonista nella notte di venerdì e sabato, fuori da una discoteca di Baiso, di pesanti intemperanze nei confronti di altri due giovani e, soprattutto, nei confronti dei carabinieri intervenuti sul posto per provare a riportare alla ragione il diretto interessato. Senza però riuscirvi, tanto da vedersi obbligato ad usare la spray al peperoncino presente nella loro dotazione ordinaria, per ‘calmarlo’.
E’ successo tutto intorno alle 4 di sabato mattina. I carabinieri sono intervenuti nei pressi del locale, ed hanno preso contatto con un giovane che asseriva di essere stato colpito da un altro ragazzo presente in discoteca con un pugno, esprimendo, però, la sua volontà di non sporgere denuncia.
Fuori dalla discoteca
I militari dell’Arma, poco dopo, fermavano il ventenne accorgendosi subito che questo si trovava in un completo stato di alterazione da abuso di sostanze alcoliche. La loro volontà era semplicemente quella di identificarlo, visto che da parte del ragazzo colpito non vi era alcuna volontà di procedere alla denuncia per quanto accaduto prima. In quel momento, il giovane sassolese è diventato molesto anche nei confronti dei carabinieri.
Prima assumendo un atteggiamento di sfida, e poi, dopo essersi divincolato dagli amici che stavano cercando di trascinarlo via per evitare guai peggiori, sferrava un altro pugno a uno di loro (anche per quest’ultimo nessuna volontà espressa di procedere a denuncia) e poi si dirigeva verso le forze dell’ordine, minacciandoli e insultandoli, spintonandone uno e, colpendo a calci e pugni l’auto d’ordinanza.
A quel punto, i militari dell’Arma lo hanno immobilizzato utilizzando lo spray al peperoncino, appunto. Lo hanno ammanettato per ragioni di sicurezza e, dopo che quest’ultimo aveva rifiutato un passaggio al pronto soccorso per smaltire la sbornia, è stato tratto in arresto.
Un sabato in tribunale
Ieri mattina, come accennato, la direttissima. Il giovane difeso dall’avvocato Graziano Martino del foro di Modena, si è presentato nell’aula presieduta dal giudice Francesca Piergallini, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il pm, ravvisando la pericolosità sociale del comportamento tenuto dal ventenne ha chiesto l’obbligo di firma presso l’autorità di pubblica sicurezza del comune di residenza. L’avvocato Martino, dal canto suo, una misura meno afflittiva visto che comunque, il suo assistito risultava del tutto incensurato.
La dottoressa Piergallini, nell’accogliere le richieste del pubblico ministero, ha rimandato le parti a settembre per la prosecuzione del giudizio.