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Legambiente critica sulla ubicazione dell’impianto di stoccaggio del GPL a Cerreto Laghi

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A Cerreto Laghi sono iniziati i lavori per realizzare un impianto di stoccaggio del GPL per riscaldamento che eviterà i rischi di rimanere senza carburante quando la neve può rendere difficile l'arrivo dei camion cisterna nella stazione turistica. Sulla ubicazione di tale impianto interviene Legambiente col suo presidente provinciale Massimo Becchi per criticare la scelta di IREN/ENIA e del Comune.

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I lavori in corso per la realizzazione del nuovo impianto di stoccaggio del GPL a Cerreto Laghi lasciano quantomeno perplessi, visto che invece di utilizzare dei siti già serviti da strade e comunque ambientalmente compromessi si è scelto di sbancare un bosco e di realizzarlo in una zona prima non toccata da nessuna opera urbanistica. Si è persa infatti l'occasione per risanare la vecchia discarica della frazione di Collagna, già servita da una strada di accesso per mezzi pesanti o di sfruttare il troncone di strada poi mai finita che doveva essere la circonvallazione di Cerreto Laghi, tutti siti accessibili e già ambientalmente compromessi.

Ci appare pertanto insensata la scelta fatta dall'Amministrazione di Collagna, che a fronte di vecchie ipotesi progettuali in tal senso ha preferito trasferire l'opera altrove e non tanto per l'impatto paesaggistico, visto che le cisterne di stoccaggio sono interrate, ma per la poca trasparenza di tutta questa vicenda, dove la ragione sembra essere stata scavalcata da interessi di altra natura, legati soprattutto alla futura espansione edilizia della stazione turistica.

Manca inoltre un quadro organico di rilancio turistico del Cerreto, devastato dall'ecomostro costruito di recente in prossimità del lago, in un momento in cui si stanno diffondendo gli alberghi diffusi e in cui si è capito che le seconde case hanno un impatto economico e turistico negativo, occupando suolo e assorbendo servizi per un utilizzo di poche settimane all'anno, a fronte di strutture alberghiere che sono meglio sfruttate e che posono promuovere un turismo di qualità. Legambiente è favorevole all'utilizzo del GPL in montagna, laddove le reti del gas metano non possono arrivare, ma va anche chiarito a chi servirà questo stoccaggio: la logica infatti sarebbe stata quella di riconvertire tutta l'area all'utilizzo di un combustibile meno impattante, andando alla graduale eliminazione del gasolio, garantendo così una maggiore qualità dell'aria del Cerreto, come si aspetterebbe un qualsiasi turista. Le segnalazioni che ci pervengono da persone che in inverno frequentano questa stazione sono invece spesso di ben altro tenore, denunciando una pessima qualità dell' aria.

1 COMMENT

  1. Se posizionato altrove…
    …e se comunque interrato avremmo avuto gli stessi impatti ambientali ma probabilmente se la scelta è legata alla futura espansione turistica di Cerreto Laghi, bisognerebbe conoscere bene tali scelte per poi eventualmente criticarle o condividerle nel merito. L’ecomostro in costruzione al Cerreto? Quando sarà ultimato, il complesso Punta Lago potrà diventare un importante valore aggiunto per Cerreto e la sua economia, mancano infatti per esempio attività “coperte” come previsto nella galleria commerciale in costruzione. Sto seguendo come tutti i lavori da “fuori” e mi complimento per la serietà, la competenza e la qualità delle attività sin qui compiute. Vorrei conoscere invece personalmente chi sostiene che ha Cerreto Laghi non c’è una buona qualità dell’aria; ovviamente dove c’è afflusso turistico ci sono auto e mezzi in movimento ma dire che a Cerreto Laghi a quota 1350 metri, tra laghi, torrenti, boschi, faggeti e montagne non c’è una buona qualità dell’aria beh… mi pare un po’ eccessivo.
    Si dovrebbe invece insegnare alle persone a non gettare rifiuti, immondizia e quant’altro sulle piste, nei laghi e nei boschi: in questo senso c’è molto da migliorare. Qualche cestino magari in legno intorno al Lago Pranda e al Lago Scuro andrebbe invece posizionato, anche per facilitare il mantenimento della pulizia e dell’ambiente in quell’area spesso affollata da turisti. Le seconde case portano comunque economia per un territorio; purtroppo a mio avviso sono stati costruiti negli anni 70/80 troppi palazzoni in montagna stile Sestriere, oggi c’è molta più attenzione in questo senso e anche a Cerreto Laghi si vedono belle abitazioni in legno e in pietra come l’alta quota merita. Complimenti agli alberghi e alle attività commerciali presenti a Cerreto Laghi, ben tenute e molte delle quali recentemente ristrutturate. Forse un pizzico di ottimismo in più e meno lamentele a priori non guasterebbero all’ambiente.

    (Miriano Monnanni)