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21 nuovi volontari pronti ad operare in montagna

Protezione civile, più di venti nuovi volontari in montagna

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Domenica scorsa, 25 giugno 2023, si è concluso il lungo percorso per una ventina di nuovi volontari afferenti ad associazioni operanti in Appennino.

Le associazioni Aiut Appennin di Castelnovo Monti (5 nuovi volontari), l'Associazione Nazionale Alpini (9 nuovi volontari), il Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile di Carpineti (10 nuovi volontari) e I Lupi dell'Appennino Reggiano di Casina (2 nuovi volontari) possono ora contare su forze nuove, pronte ad intervenire in situazioni di emergenza, come purtroppo vediamo accadere sempre più di frequente.

Il percorso che i volontari hanno svolto per ottenere l'abilitazione come operatori di Protezione Civile è stato lungo ed articolato. Iniziato in aprile si è appunto concluso domenica scorsa, interrotto anche dall'emergenza maltempo Emilia-Romagna, che ha richiamato forze in aiuto e che vede ancora impegnati moltissimi volontari.

Abbiamo sentito il sindaco Tiziano Borghi, che in questa sessione ha "diplomato" ben 10 nuovi volanti afferenti il gruppo comunale di Carpineti "Accolgo con piacere l'ingresso di nuovi 10 volontari di protezione civile, che proprio in questi giorni hanno ottenuto la qualifica superando l'apposito test. Questo congruo numero va ad ingrossare il corpo comunale volontari di Protezione Civile di Carpineti, che sempre più ha bisogno di nuove forze. Mi congratulo e mi compiaccio con i nuovi volontari, auspicando di incontrarli quanto prima per ringraziarli personalmente. Questa loro disponibilità dimostra un grande senso civico, sempre più necessario in questa società tendente all'individualismo."

Anche il Presidente dell'associazione I Lupi dell'Appennino Reggiano, Corrado Bernardi, nonché Coordinatore provinciale, mostra lo stesso entusiasmo: "Avere nuovi volontari è certamente positivo. Continuiamo ad incrementare i gruppi della montagna, che però rimangono numericamente inferiori a quelli delle realtà della pianura, con numeri e mezzi proporzionati alla popolazione. Potremmo comunque fare molto di più, magari alimentando la cultura del volontariato di protezione civile in tutta la popolazione. Ora raccogliamo i frutti di piccole sensibilità, manifestate in comuni con territori e problematiche immensi. Sarebbe importantissimo, per esempio, poter lavorare di più nelle scuole per intercettare i volontari di domani, ma anche per entrare in un'ottica di prevenzione seria e fruttuosa."