Castelnovo ne' Monti si trova attualmente in una fase di transizione sul fronte dei rifiuti con l'introduzione da parte del Comune della Tariffazione puntuale su tutto il territorio comunale. Questa nuova misura è stata adottata con l'obiettivo di promuovere una gestione più responsabile dei rifiuti e di incentivare pratiche sostenibili all'interno della comunità.
Come spesso accade durante i cambiamenti di questa portata, alcune preoccupazioni e dubbi possono sorgere tra i cittadini. Ne abbiamo parlato con Chiara Borghi, assessora all'ambiente del Comune di Castelnovo ne' Monti.
Come ha percepito la risposta dei cittadini di Castelnovo ne' Monti all'implementazione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti? Ci sono state reazioni generalmente positive o ci sono state sfide nella transizione verso questa modalità?
La reazione dei cittadini al momento non è misurabile, ci sono persone che sono già abituate a questo tipo di tariffazione (chi ha case in città ad esempio, o in località marittime o di montagna) e ci sono persone che hanno accolto il cambiamento come una necessità. Altre invece non lo vedono positivamente. In realtà il “porta a porta” nel nostro comune esiste da molti anni e già il bidoncino nero per il rifiuto indifferenziato lo avevano tantissimi cittadini. La necessità ora per tutti è capire come cambia il sistema: la tariffazione sarà a corrispettivo e non più a tributo. È importante che tutti sappiano che ci sarà una tariffa base con un numero minimo di svuotature dell’indifferenziato, che sarà determinato dal regolamento e dipenderà dal numero del membri del nucleo famigliare: più sono i componenti, più ritiri saranno previsti. Poi ci sarà la possibilità di svuotare anche oltre il numero minimo stabilito, e ogni svuotamento costerà qualcosa in più al cittadino, ma parliamo di cifre comunque contenute. Dovesse per esempio capitare di fare una cena a base di pesce e di avere gli incarti da smaltire rapidamente (parlo degli incarti perché l’umido manterrà i propri canali e svuotamenti dedicati), potremo comunque per pochi euro fare uno svuotamento eccedente esponendo il nostro cestino. Potremmo anche iniziare a chiedere ai supermercati di acquistare incartamenti biodegradabili anche per carta e pesce così da poterli conferire direttamente nell’umido.
Quali sono le principali preoccupazioni o domande che ha ricevuto dai cittadini riguardo al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti? Come state le state affrontando?
La preoccupazione maggiore dei cittadini è legata al numero di svuotamenti annui compresi nella tariffa, data l'abitudine consolidata di gettare il sacco dei rifiuti indifferenziato ogni vota che vogliamo. Alcuni temono di non riuscire a differenziare bene, altri invece temono che l'indifferenziato, a lungo andare, crei cattivi odori. Altri hanno incertezze perchè in casa hanno bambini piccoli o anziani che utilizzano presidi sanitari quali i pannolini. Stiamo spiegando che in realtà l'indifferenziato, se fatto bene, non provoca odori particolari; per i bambini piccoli e gli anziani che usano presidi sanitari, ci saranno svuotature aggiuntive gratuite. Viviamo in un territorio che fortunatamente ci permette nella quasi totalità dei casi, di avere a disposizione giardini, garage, cantine o balconi. Il bidoncino può anche essere tranquillamente lasciato in uno di questi luoghi ed esposto al bisogno. Stiamo informando i cittadini che le scelte consapevoli per produrre meno rifiuti devono cominciare già al supermercato. Possiamo decidere cosa acquistare. Inoltre stiamo anche spiegando che è molto importante esporre i contenitori solo per lo svuotamento e poi riportarli su proprietà privata, per evitare di trovarci poi a dover svuotare i rifiuti di qualcun altro che magari li infila nei bidoni passando. I bidoni poi per regolamento non possono stare sempre su suolo pubblico. Infine, se il nostro bidone sarà sempre esposto, sarà anche sempre svuotato dagli operatori. Dobbiamo esporlo quando vogliamo sia svuotato.
Per il forese, visto che ci viene chiesto molto spesso anche questa informazione, saranno sostituiti i bidoni di indifferenziato con quelli con un'apertura tramite badge. L'organizzazione e le svuotature saranno calcolate come in centro, solo che nelle frazioni i cittadini dovranno portare personalmente i rifiuti nel bidone, che calcolerà automaticamente lo svuotamento.
Stiamo informando i cittadini su tutti questi aspetti tramite incontri pubblici, comunicati stampa, è arrivata loro una lettera da Iren e stiamo rispondendo sia come ufficio Ambiente, che con i tecnici di Iren che ogni giorno sono sul territorio. Al momento infatti riteniamo che i maggiori timori siano legati ad una scarsità di informazioni tra i cittadini. Stiamo programmando una serie di attività per informarli adeguatamente, e siamo a disposizione per qualsiasi informazione attraverso i riferimenti dell’Ufficio Ambiente del Comune (tel. 0522 610258).
Ha notato un aumento della consapevolezza e dell'adesione alla differenziazione dei rifiuti da parte dei cittadini dopo l'introduzione del nuovo sistema? Quali sono stati i risultati finora in termini di incremento della raccolta differenziata?
Tantissime persone ci chiamano per chiederci come differenziare alcuni materiali; altri ci hanno contattato per chiedere informazioni, per chiedere i contatti di Iren. I risultati in termini di incremento al momento sono impossibili da calcolare. Ci aspettiamo certamente di aumentare notevolmente il tasso di differenziazione dei rifiuti e di ridurne la quantità indirizzata all'impianto inceneritore. Ci vorrà sicuramente un po' di tempo per adattarsi e imparare a differenziare correttamente; la maggior parte dei cittadini sono virtuosi e attenti da anni. Alcuni invece erano abituati a gettare tutto nell'indifferenziato, e per loro ci vorrà sicuramente un po' più di tempo per imparare e adattarsi al cambiamento. Questo sistema è adottato in tantissime città italiane, anche molto grandi, ed è noto che sia il sistema che porta maggiore differenziazione dei rifiuti.
Ci sono stati feedback specifici o suggerimenti da parte dei cittadini su come migliorare o ottimizzare il sistema di raccolta dei rifiuti? In che modo state lavorando per apportare eventuali miglioramenti?
Come accennato, sono tantissime le informazioni che stiamo dando ai cittadini, in tutti i modi possibili. Io stessa vengo contattata molto spesso, e rispondo volentieri a domande o quesiti. Stiamo consigliando anche semplici gesti o scelte per ridurre l'odore e i il quantitativo di rifiuti indifferenziati. Ma stiamo anche consigliando fortemente di differenziare bene l'organico: è questo infatti che crea molto volume, più odore, e che rimane però escluso dalla tariffazione puntuale (per il centro e Felina rimane il ritiro il porta a porta e per questo non cambia nulla rispetto a prima se non che sono stati ridotti i bidoni condominiali, perché se su strada pubblica possono diventare ricettacolo di abbandono di indifferenziata da parte di cittadini poco virtuosi). Già differenziare bene l'organico toglie molti problemi con l'indifferenziato. Inoltre l'organico diventa compost utile per l'agricoltura e il giardinaggio. Chi possiede la compostiera, può ottenere uno sconto facendo richiesta al comune.
Stiamo anche ricordando ai cittadini che al Centro di raccolta esiste da alcuni anni un sistema premiante: portando là molti oggetti, si raccolgono punti che determineranno poi degli sconti in tariffa. Infine anche per le partite Iva ci sono novità: dal 2024 potranno recuperare l'iva.
Ha riscontrato casi di gestione errata dei rifiuti da parte dei cittadini? Puoi condividere alcuni esempi di comportamenti inappropriati che ha osservato?
Sì, da sempre. Ci sono molti errori che fanno i cittadini, sia nel differenziare che nel "non differenziare". La maggior parte degli errori sono causati dal mancato riconoscimento del materiale, per scarsa informazione. Altri errori invece sembrano legati ad una volontarietà: ci sono molti episodi in questi giorni in cui l'indifferenziato viene gettato nei bidoni della carta e della plastica con una scelta deliberata. Ricordo che questo è molto dannoso, perché quei bidoni poi vanno tutti svuotati come indifferenziato, e si vanifica la fatica dei cittadini che invece fanno correttamente la differenziata. Inoltre, i materiali riciclabili vengono venduti e questa cifra viene calcolata nel Piano economico, se non ne vendiamo più o molti meno, ricaviamo meno denaro da recuperare e in questo modo si alzano le tariffe. C’è poi chi addirittura abbandona in giro i rifiuti. Oltre a rendere il paese degradato e a commettere un illecito, il comune deve poi attivare delle raccolte straordinarie e delle pulizie straordinarie, che sono a carico di tutti i cittadini, anche i più virtuosi.
Quali sono le conseguenze di una gestione errata dei rifiuti sul piano ambientale e sulla salute pubblica? Come l'amministrazione comunale sta affrontando questi problemi?
Il nostro pianeta è letteralmente sommerso dai rifiuti, le famose isole di plastica, le montagne di abiti legati alla fast fashion, le tonnellate di indifferenziato che bruciamo ogni anno, e che inquinano le acque, il cibo, la falde. Potrei stare ore a raccontare le conseguenze dei rifiuti sulla nostra vita e sull'ambiente. Ma credo che tutti oggi ne siamo consapevoli. Gettare rifiuti in giro significa consapevolmente recare un danno alla comunità e al paesaggio. Non differenziare e rimanere impassibili, è un atto di incoscienza e irresponsabilità. Noi vogliamo fare la nostra parte e lasciare alle generazioni successive, un mondo un pochino migliore. Non sarà sufficiente? Ci sono molte altre cose da fare? Sicuramente! Ma iniziare a mettere giù i tasselli del puzzle e a fare la nostra parte è un inizio. Se lo facessimo tutti, il mondo sarebbe migliore.
Quali sono le principali sfide che l'amministrazione affronta nel contrastare l'abbandono dei rifiuti e come state cercando di affrontarle?
Le sfide sono educare correttamente i cittadini e far comprendere anche ai più scettici che queste azioni sono davvero importanti tutta la comunità, per i nostri figli e il pianeta. La sfida maggiore è diventare un comune virtuoso, che differenzia la maggior parte dei rifiuti e che li immette in un’economia di riciclo. L'altra sfida grande è dimostrare che noi montanari siamo pronti ad impegnarci, tanto quanto nelle città, nonostante qui la vita sia più difficoltosa. Ci sono territori montani in Italia dove il porta a porta (su tutte le frazioni di rifiuto) esiste da decenni ormai. Anche il nostro bellissimo Appennino può essere parte di questo cambiamento culturale. Ci vorrà un po' di tempo? Sicuramente. Sono processi culturali abbastanza lunghi. Nei territori seguiti da Iren il 95% delle famiglie riesce comunque a rientrare nelle svuotature minime; in molti comuni le svuotature minime sono poi ridotte ulteriormente perché non tutte necessarie: a differenziare si impara, presto diventa un atto automatico. Sicuramente all'inizio bisogna fare uno sforzo, portare un po’ di pazienza. Sappiamo che ne beneficerà l'ambiente ma anche un pochino il portafoglio. Perché un cittadino virtuoso deve pagare quanto uno che produce molto più rifiuto di lui?
Come viene gestito l'aspetto sanzionatorio nei confronti di coloro che commettono reati di abbandono dei rifiuti? Qual è il ruolo dei cittadini stessi nella prevenzione e nel contrasto dell'abbandono dei rifiuti?
Ai cittadini chiediamo di essere pazienti, il sistema nuovo richiede un po' di tempo, anche per gli operatori che stanno affrontando anche loro una trasformazione. Ci sono tecnici sempre disposti ad aiutarli o a intervenire in caso di disguidi. Chiediamo loro di segnalare disservizi (agli uffici, non sui social che i tecnici ovviamente non sono tenuti a seguire), di segnalare eventuali errori nella tariffazione (ci sarà un’app per il controllo dei dati personali). Chiediamo loro anche di aiutarci a tenere il nostro bel paese pulito e decoroso, siamo sempre andati orgogliosi di vivere in un luogo curato e pulito. Trasformarlo in montagne di immondizia non ci farebbe onore. Chiedo anche di rispettare i cittadini che si impegnano a lavorare bene. Danneggiare i loro sforzi è una mancanza di rispetto. E chiedo anche di segnalare al comune e alla polizia locale situazioni di abbandono o degrado. Chiediamo di prestare attenzione, di impegnarsi e di rispettare le regole del servizio dei rifiuti e del regolamento di decoro urbano. Ricordo che l'abbandono di rifiuti è sanzionabile. Ci saranno controlli grazie ad un sistema di telecamere spostabili e faremo una convenzione con un'associazione di controllo. Infine avremo il sostegno della polizia locale.
Tante belle parole.
Però da mia mamma gli addetti che dovevano portare i bidoncini nuovi hanno FATTO FINTA di passare e lasciato un foglietto con su scritto “venite a prenderlo voi”.
E i bidoni esterni per l’indifferenziata sono già stati fatti sparire, tanto per COSTRINGERE le persone ad adeguarsi.
Ma nelle vostre comunicazioni c’era scritto ben chiaro che la tariffazione puntuale comincerà il 1 gennaio 2024. Mentre non stava scritto da nessuna parte che i bidoni esterni per l’indifferenziata sarebbero stati tolti. Quindi avete accelerato le procedure, forzando la gente ad adeguarsi e senza nemmeno AVVERTIRLA prima. Poi parlate di responsabilità sociale (ma anche di mettere telecamere e far intervenire la polizia, come minaccina finale per i riottosi, in perfetto stile Orwell).
Vi pare il modo?
M.C.
Vorrei chiedere all’assessore perché in via Bagnolo sopra la raccolta porta a porta viene fatta solo fino a metà salita.
Se volete fare il porta a porta puntuale deve valere per tutte le abitazioni.
E poi la realtà dei fatti è che si inquina di più con una raccolta così( i mezzi devono girare molto di più).
Pensi che a Bologna stanno tornando indietro visto che la città si era riempita di rifiuti.
Saluti
Lorenzo Fabbiani
Lorenzo Fabbiani
anche in via dei Partigiani sono 4 settimane che non passano per l’umido
non commento, coi bidoni condominiali non era mai successo
L’argomento rifiuti è di sicuro molto importante, pur se non poco complesso, e merita in ogni caso parecchia attenzione posto che “il nostro pianeta è letteralmente sommerso dai rifiuti”, come qui viene giustamente ricordato, ma non riesco francamente a vedere la Tariffazione Puntuale, che credo essere il cosiddetto sistema “porta a porta”, quale nuova misura volta a “promuovere una gestione più responsabile dei rifiuti e di incentivare pratiche sostenibili all’interno della comunità”
Mentre qui si dice che le case cittadine sono già abituate a questo tipo di tariffazione, sulla odierna stampa locale si leggono notizie abbastanza differenti, posto che, stando giustappunto a tali notizie, due città emiliano – romagnole starebbero ripensando il “porta a porta”, con l’introduzione di cassonetti informatizzati che misurerebbero il volume dei rifiuti conferiti, e sulla stessa onda pare coerentemente rimanere anche un primo cittadino di un nostro Comune pedemontano.
Già due anni fa un articolo di stampa del febbraio 2021 parlava di Ecoisole, quale proposta di quel primo cittadino, ossia di batterie di cassonetti cui accedere con tessera, e in grado di attribuire a ciascuno la quantità del materiale conferito, e sulla base di tale dato calcolare la rispettiva tariffa, un meccanismo da me considerato equivalente – o se vogliamo una forma più avanzata – del conferimento premiante alle Isole Ecologiche tradizionali, che vado sostenendo da tempo.
Qui viene fatto presente che funziona da alcuni anni un Centro di raccolta che riconosce punti e sconti in tariffa a chi vi porti molti oggetti, ma la mia idea, più volte espressa anche su queste pagine di Redacon, riguardava invece il conferimenti di materiali pesabili, o quantificabili con contenitori tarati, vedi plastica, vetro, metalli come lattide e similari, carta …, cui far corrispondere una “puntuale” detrazione in bolletta (senza contare il contestuale controllo ai fini della differenziazione).
P.B. 27.06.2023
P.B.
Rispondo al sig.M.C. : gli informatori sono passati da tutti gli utenti 2 volte. Al terzo tentativo, se non hanno trovato nessuno in casa, hanno lasciato il biglietto. Mi spiace non vi abbiano trovato in casa. Questi sei mesi serviranno per abituarsi e imparare. Non so dove lei abiti: se in centro a Castelnovo o Felina, il porta a porta c’era comunque già dal 2013-2015, avrebbe dovuto gettare i suoi rifiuti tramite il suo bidoncino personale o quello condominiale, se residente in condominio, da molti anni, i bidoni che lei vedeva in giro erano di proprietà di condomini o attività commerciali, ed era già vietato gettarvi dentro i rifiuti da quando era iniziato il porta a porta. Cioè, se io abito in un condominio, prima avevo il bidone del MIO condominio (da anni), e le persone non residenti lì, non potevano comunque buttare i loro rifiuti nel bidone ad uso nostro.Questo per dire, che a parte per i condomini, per le case singole, o le attività commerciali, ecc non e’ cambiato nulla. Ognuno esponeva anche prima i suoi bidoncini privati. Nei condomini invece, c’erano i bidoni neri più grandi di uso esclusivo del condominio. E questi in effetti sono stati sostituiti con i piccoli legati all’utenza. Nel forese invece, è ancora tutto uguale a prima e rimarra’ cosi fino all’autunno. Questo per chiarezza.
Per Lorenzo invece. Il camion piccolo ha fatto la prova ieri per salire e girare il mezzo in via bagnolo sopra. Ieri quindi è stato autorizzato da Iren a salire fin sopra la strada. Quindi anche in alto, potrete esporre i vostri bidoncini davanti a casa.
Per altre richieste, spiegazioni o informazioni, non esitate a chiamare gli uffici di Iren Ambiente o quello del comune!
Chiara Borghi
Rispondo a Chiara Borghi: mi dispiace contraddirla, ma da mia madre non è passato nessuno, altro che due volte. Mia madre è sempre in casa e ci sente, se qualcuno avesse suonato o bussato senz’altro avrebbe sentito.
Il bidone esterno dell’indifferenziata che è stato tolto era appunto un bidone condominiale. Quello che contesto – e continuo a contestare – è che NON AVETE AVVERTITO che sarebbero stati tolti con SEI MESI di anticipo sulla data prevista per l’inizio della tariffazione puntuale. In pratica li avete fatti sparire alla chetichella, senza degnarvi neanche di avvisare debitamente i condomini. Ripeto: la data DA VOI indicata era 1 gennaio 2024 e da nessuna parte si diceva o si faceva intendere che il passaggio sarebbe stato forzato nel brevissimo periodo ne’ che i cassonetti esterni sarebbero stati tolti.
A me questo non sembra proprio il modo per “educare correttamente i cittadini” e “far comprendere” etc. etc. Mi sembra un modo maleducato per imporre una decisione già presa altrove.
M.C.
In questo “nuovo PORTA A PORTA” vi siete dimenticati di mandarci anche il “PLASTICO ” di Bruno Vespa.
La replica di M.C. ha tutta l’aria di essere credibile, vista la precisione con cui è stata esposta, dal che può ricavarsi l’idea che i “decisori” locali hanno comunque stabilito di andare “dritto sulla loro strada”, senza apparentemente chiedersi se non valesse quantomeno la pena di interrogarsi sul perché vi sia più d’una città che sta forse ricredendosi sul sistema che qui, invece, si intende estendere all’intero ambito comunale.
Nel mio precedente intervento ho richiamato un articolo di stampa del febbraio 2021, ma anche un secondo articolo dello stesso anno, mese di settembre, citava altri Comuni del Belpaese dove stavano nascendo dubbi, se non marce indietro, rispetto al “porta a porta”, verosimilmente per le criticità che detto metodo di raccolta stava mettendo in luce, e alle quali si cercava di porre rimedio (ferma restando la innegabile complessità della materia).
Mi riesce poi abbastanza difficile il comprendere come possa definirsi a “tariffazione puntuale” un sistema che attribuisce, e fa pagare, a ciascun utente un numero minimo di ritiri, indipendentemente dal fatto che siano o meno usufruiti, e senza prevedere nel contempo “benefici” tariffari per quegli utenti che differenziano in modo corretto i propri rifiuti, nel senso che non viene riconosciuto e incoraggiato il loro comportamento virtuoso..
Capisco che per erogare un servizio possa esservi una quota fissa, tesa a coprire le spese cosiddette generali, ma dovrebbe risultare comunque minima, o quantomeno compensata da significativi sconti tariffari a favore di quanti differenziano al meglio il materiale conferito, rendendolo così più agevolmente riciclabile, con annesse entrate per i Comune (se ne vendiamo molto meno ricaviamo meno dice infatti l’Assessore, e si alzano le tariffe)
Inoltre, se si “premiasse” il conferimento alle Isole Ecologiche tradizionali dei rifiuti quantificabili – vedi plastica, vetro, lattine, ecc … – si limiterebbe forse la dispersione di tali materiali nell’ambiente, oltre ad averne il controllo da parte del personale addetto, ed effetti analoghi, salvo il controllo “a vista” del conferito, potrebbero verosimilmente ottenersi pure tramite i cassonetti delle Ecoisole, se atti a “pesare” quanto viene immesso.
Pare infine anche a me che, come scrive Lorenzo Fabbiani, i mezzi debbano girare di più, il che non mi sembra ininfluente circa l’inquinamento, e se per i cittadini è certamente utile il poter rivolgersi agli Uffici preposti, onde riceverne spiegazioni e informazioni, mi auguro nondimeno che non manchi chi continua ad utilizzare le pagine di Redacon per esprimersi su una tematica come questa, meritevole a mio avviso di un confronto a più voci.
P.B. 28.06.2023
P.B.
Ho partecipato a Castelnovo, alla riunione comunale dove sono stati chiamati i cittadini, per informarli sulla nuova organizzazione dei rifiuti indifferenziati.
Ho ascoltato attentamente tutta l’esposizione e letto tutti gli opuscoli informativi.
E sono ritornato alla riunione di Felina, perché partecipando alla precedente, conoscevo solo il titolo della riunione, e quindi era difficile fare considerazioni senza prima averle elaborate.
Vorrei qui esprimere alcune considerazioni.
Premetto che l’idea di trovare soluzioni per meglio gestire l’indifferenziato non può essere che lodevole, e spero che simile iniziativa trovi una continuità anche per le altre tipologie di rifiuti.
Ma pongo una attenzione al metodo scelto.
Ora, non credo che il metodo della conta numerica dei versamenti sia una scelta regionale, ovvero provinciale, ovvero dell’Amministrazione di Castelnovo, credo piuttosto sia una scelta dalla struttura organizzativa dell’IREN, perché vedo che la sta proponendo in tutto il suo comprensorio.
Ritengo che sia una scelta INGIUSTA.
Quando si parla di “RACCOLTA PUNTUALE” che volge ad addebitare all’utente il giusto peso della sua produzione di rifiuto, è normale pensare ad un addebito fatto SULL’EFFETTIVO PESO del rifiuto, non delle volte che si apporta!
Non si può scaricare sull’utente l’onere di mantenere un’attenzione al riempimento o meno del contenitore da conferire, anche perché questo pone problemi d’igiene.
Poniamo l’esempio su una famiglia di 2 persone.
Con un conferimento prefissato in 18 volte l’anno, vuol dire un conferimento medio ogni 20 giorni.
Tenere un contenitore in casa o in balcone per 20 giorni, di un indifferenziato che può contenere rifiuti sporchi (es.: un cartone sporco di pizza, o una busta che ha contenuto pesce, un salva slip, un tampone del ciclo mestruale…..) non credo sia il massimo dell’igiene!
Ma una famiglia che apporta, ad esempio 200 KG. L’anno di rifiuto indifferenziato, se lo svuotamento lo fa in 18 o in 38 volte, il suo gravame sulle casse del comune rimane identico, visto che l’IREN stessa nella riunione ha affermato che l’incenerimento dell’indifferenziato costa comunque 120 euro al Quintale.
Considerare poi un contenitore poi con un volume di circa 40 litri, come metro di misura, è empirico, poichè il suo peso (e quindi il suo gravame nell’incenerimento) è fortemente diverso se lo si riempie di piatti rotti o di carta del pesce!
Quindi perché vessare chi, a parità di peso del rifiuto indifferenziato annuo, lo apporta in meno o più versamenti?
E tutto questo perché si è scelto un sistema che, invece di contare il peso dell’apporto, conta il numero di volte!
Meglio sarebbe stato addivenire ad un sistema con contenitori provvisti di BADGE e che potessero identificare chi apporta e QUANTO apporta (come quelli già utilizzati da SEI, in molti comuni toscani), adottando i camion di raccolta con sistemi, oltre che di identificazione, anche di pesatura ( come quelli prodotti dalla KGN di Vicenza) svincolando l’utente dal numero di apporti!
Ma a quanto pare, avete scelto di investire in quelli che costano meno, e cioè in quei supporti che leggono solo un codice a barre.
Certo, questo avrebbe significato chiedere a IREN di meglio armarsi, e magari spendere una parte dei 124 milioni attribuitigli con i bandi PNRR per la transizione ecologica.
Ma IREN ha preferito utilizzare i 124 milioni del PNRR per:
Decarbonizzazione, sviluppo delle rinnovabili, elettrificazione dei consumi, economia circolare, efficienza energetica , probabilmente perché molto più remunerativi per la sua azienda.
Ad una mia domanda, fatta nell’incontro di Felina alla responsabile IREN, circa la data in cui si sarebbe potuto avere il riscontro delle svuotature sull’APP IRENYOU, la risposta è stata “A GENNAIO 2024”.
Questo significa che i cittadini non avranno nessuna possibilità di utilizzare il periodo propedeutico, da giugno a dicembre 2023, per controllare se sono virtuosi o no.
Ma se a questo aggiungiamo che, a detta di IREN stessa, i bidoni stradali con tessera magnetica, saranno implementati verso la fine di ottobre, ci si chiede, visto che è stato evidenziato che il periodo Giugno-Dicembre serve per analizzare il comportamento dei cittadini, quale analisi potrà essere fatta con 2 mesi di rilievi, posto che la media di svuotamenti per famiglie è di circa1 ogni 20 giorni?
Negli stessi incontri si è più volte enfatizzato il fatto che un simile sistema vuole essere d’incentivo alla virtuosità del cittadino, e che questo sistema abbandona (almeno per l’indifferenziato) il metodo di tariffazione fissa, addivenendo ad una tariffazione parzialmente variabile.
Ebbene questo metodo non è né virtuoso né variabile!
Per essere virtuoso e variabile dovrebbe premiare chi fa meno svuotature del previsto e penalizzare chi ne fa di più.
E invece al cittadino che fa meno svuotature, non viene riconosciuto alcun premio!
Paga ugualmente il fisso previsto per la sua posizione, ma viene penalizzato se ne fa qualcuna in più.
Quindi non premia i virtuosi, e il sistema è da considerarsi non variabile ma fisso con penalità!
Bartolomeo Di Maria
Estratto da Gazzetta di Reggio di ieri, Sindaco di Casalgrande: “Questa situazione ci fa capire ancora una volta che è necessario ripensare il sistema di raccolta porta a porta. La nostra amministrazione ha cercato di portare avanti questa battaglia nelle sedi appropriate, ma non ha trovato disponibilità ad ascoltarci. A partire dalla metà di luglio, il Comune di Bologna decreterà la fine del sistema porta a porta nel centro storico. Sono state sollevate molte polemiche sulla funzionalità di questo sistema, e oltre 5.000 firme sono state raccolte per chiedere una revisione completa del sistema di raccolta dei rifiuti urbani, evidenziando una serie di problemi e disagi che si sono progressivamente intensificati. Anche a Modena, c’è un forte ripensamento, incluso da parte della maggioranza del Partito Democratico che, a seguito della protesta di molti cittadini, sembra ora voler apportare rapidamente modifiche al sistema porta a porta. A Bologna si è scelto di evolvere il sistema di raccolta con un approccio stradale, utilizzando cassonetti tradizionali e/o interrati per la raccolta dei rifiuti differenziati, mentre i cassonetti informatizzati con misurazione dei volumi conferiti verranno utilizzati per l’indifferenziato. Questa – puntualizza Daviddi – è proprio la soluzione che la nostra amministrazione ha cercato di promuovere, ma ha sempre trovato una chiusura totale e nessuna possibilità di testare alternative al sistema porta a porta attualmente in uso.”
Commenti simili di amministratori pubblici si leggono sulle cronache di molti comuni in giro per l’Italia. Personalmente nutro molti dubbi sull’efficacia del porta a porta così come è stato introdotto nel nostro comune di Castelnovo ne’ Monti. Vedremo!
MM
A me sembra che le considerazioni avanzate da Bartolomeo Di Maria e da MM non siano di poco conto e di scarso rilievo – oltre a confermare, a mio avviso, l’utilità del confronto che si è sviluppato in materia sulle pagine di Redacon – e mi auguro pertanto che l’Assessore non le lasci cadere, nel senso di farci conoscere la propria opinione al riguardo, stante la rilevanza della “questione rifiuti”, che merita di venir analizzata e “discussa” nei sui diversi aspetti, anche tramite l’esporre ed argomentare le rispettive e differenti tesi, in modo che gli utenti interessati al tema possano raffrontarle.
P.B. 29.06.2023
P.B.