Addio a Glicerio Dugoni, 82 anni, storico vicepreside dell’Istituto agrario Antonio Zanelli. Si è spento improvvisamente nel pomeriggio del 14 giugno 2023 nell’ospedale di Montecchio dove era ricoverato da una ventina di giorni.
Persona benvoluta da generazioni di studenti, era un amante della cultura zootecnica e attento ai bisogni degli altri.
Si era diplomato, a sua volta, presso l’Istituto Zanelli di via Makallè, quindi aveva iniziato insegnando all’Istituto professionale Angelo Motti. Giunto allo Zanelli, nella nuova sede di via Rosselli, nel 1975, iniziò insegnando esercitazioni agrarie. Il suo impegno e la sua dedizione per il mondo dell’agraria e della scuola gli valse la nomina a vicepreside, incarico che esercitò con passione negli anni Ottanta e Novanta, sino al nuovo Millennio e alla pensione nel 2007. Era coetaneo di Rolando Valli, preside, che con lui conservò una robustissima amicizia.
“Non perdevamo convegno a tema – ricorda Valli – o appuntamento del settore, come la Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina. La pandemia ci si era messa di mezzo, ma Glicerio era persona molto intelligente, specializzato nel settore zootecnico di bovini e cavalli, figlio di casari, aperto in tantissimi settori. Umanamente lo ricordo come una persona aperta, onesta,…”
Glicerio aveva condotto diverse visite guidate in caseificio ed era molto legato anche alla Latteria di Selvapiana di Canossa, dove sovente saliva ed era stimato e benvoluto.
Ed è proprio il lato umano che mancherà di più ai tanti che lo hanno conosciuto. Glicerio aveva conservato la pragmaticità dei casari, suo padre era uno di loro, e aveva curato amorevolmente la madre sino alla fine, la persona che più gli era stata accanto. Tra i suoi impegni generosi per il prossimo, anche quello del sostengo annuale a un gruppo di religiose.
Un amico lo ricorda così: “Persona buona che ha dato molto a chi aveva bisogno. Offriva e si prodigava con cognizione e ha lasciato molto alla montagna e a chi ha frequentato lo Zanelli”.
Gli stessi amici, ora, si stanno impegnando per salvare il suo amato cavallo, il cane, un gatto e alcune galline che lo stesso Glicerio accudiva nella sua abitazione a San Polo d’Enza.
La cugina Ernestina Morstofolini che con la sorella lo aveva accudito in ospedale afferma: “Persona sicuramente originale, attenta al prossimo, estremamente riservato, di grande intelligenza. Domenica mi aveva chiesto il foglio delle letture domenicali della messa affermando: ‘alla mia età è meglio curare lo spirito più del corpo’. Era estremamente lieto della sua educazione cattolica”.
Assieme a Rolando, Glicerio non mancava mai di presenziare all’ultimo saluto ai diversi docenti del mondo dello Zanelli che in questi anni si sono via via spenti, ma anche alle diverse reunion di classe dove erano invitati, l'ultima volta lo scorso febbraio con gli studenti di 5A, di 37 anni fa.
Al momento della stesura di queste righe è in corso di definizione la data delle esequie.
Ho avuto modo di incontrarmi e di conversare col prof. Glicerio solo in modo occasionale, e non posso quindi dire di averlo conosciuto, ma proprio stamattina ho sentito esprimere parole alquanto lusinghiere nei sui confronti.
P.B. 15.06.2023
P.B.