Trent'anni fa, nel gennaio del 1993, avveniva l’inaugurazione del nuovo tracciato della Ss 63 nel Comune di Casina: la variante delle gallerie. Le fotografie in bianco e nero recentemente postate su Fb da Foto Superstudio di Reggio Emilia, ne testimoniano l’apertura, e ci restituiscono il sapore e l’atmosfera di quegli anni.
Abbiamo intervistato uno dei titolari di Foto Superstudio, Giuliano Ferrari, per avere maggiori ragguagli sulle immagini. Purtroppo l’interessato non ha ricordi diretti riguardo questo evento, il quale molto probabilmente è stato ripreso da un altro fotografo per conto dello Studio.
Qual è stato il suo coinvolgimento nel progetto delle gallerie al di là della fotografia, se ce n'è stato?
In quel periodo lavoravamo per la Gazzetta di Reggio documentando eventi in città e in tutta la provincia.
Cosa pensa che le sue fotografie abbiano aggiunto alla narrazione e alla memoria dei lavori delle gallerie di Casina?
La fotografia è l’unico strumento che ci riporta il passato in modo limpido, pur se reinterpretato dall'autore delle immagini e dal suo intento comunicativo. Non vi sono altri media (a parte il mondo video/cinematografico) che posseggono lo stesso fascino della fotografia, che conserva intatto il suo mistero di unione del passato con il presente.
Quali sono le sue riflessioni personali sull'importanza di documentare progetti infrastrutturali come quello delle gallerie di Casina attraverso la fotografia?
La documentazione fotografica di tipo tecnico dei progetti infrastrutturali gioca un ruolo fondamentale nella conservazione storica, nella comunicazione efficace, nella valutazione e nel monitoraggio, nelle presentazioni e nei rapporti, nonché nella promozione e nella sensibilizzazione. Le fotografie possono catturare l'essenza di un progetto e consentire a un pubblico di comprendere e apprezzare l'importanza dell'infrastruttura nel contesto sociale ed economico. Inoltre, queste fotografie possono diventare testimonianze importanti per le future generazioni.
Il contesto
Storicamente il tracciato della strada è sempre stato piuttosto tortuoso, e in competizione con la Cisa quale via di collegamento tra la pianura Padana e il Tirreno: basti pensare che ancora in epoca napoleonica (inizio ‘800) la strada giungeva a Casina via Paderna, Sordiglio, Costaferrata e Sarzano (attuale Sp 11). Solo nel corso del XX secolo ha subito numerose rettifiche, prevalentemente nel tratto reggiano.
Negli anni '90 è stata realizzata la variante a scorrimento veloce trattata in questo articolo: dalla località Bocco, in comune di Casina, alla località Ca’ del Merlo nel comune di Carpineti, lunga 7,6 km e composta da numerose gallerie e viadotti che hanno sostituito la statale storica, declassata a comunale, e reso più rapido il collegamento con il capoluogo reggiano.
Nel 1993 era sindaco di Casina Gildo Dallari (PCI, PDS) e il giorno dell’inaugurazione accolse in città l’allora Ministro dei Lavori Pubblici Francesco Merloni (DC, Governo Amato), accompagnato dall'onorevole Franco Bonferroni (DC). All'evento parteciparono varie autorità, alcune ancora presenti nella politica locale odierna, che i lettori più “attempati” forse potranno riconoscere nelle fotografie.
In un’epoca in cui tutti, anche grazie alle nuove tecnologie digitali, si sentono un po’ fotografi, fa piacere rivedere la documentazione professionale di un evento che suscitò molto interesse e aspettative, soprattutto per l’impatto che la nuova viabilità avrebbe avuto per gli abitanti della montagna e per la sua economia.
AGGIORNAMENTO DEL 3.6.23, ORE 19.
C'è un errore e un’omissione nella ricostruzione della storia della galleria della ss63 . La più lunga - e credo più importante - di esse , cioè la Migliara - Ca del Merlo (galleria del Seminario) fu realizzata in seguito, in base a nuove norme sul contenzioso in materia di opere pubbliche discusse emendate e approvate in parlamento nel 95/96 ( l. 310/95 art 7 e modificazioni successive) e quindi riassegnata all'impresa esecutrice rifinanziata, realizzata e inaugurata nel 1998. Altro momento altro governo altri promotori e protagonisti. La documentazione è disponibile presso Anas e gli archivi parlamentari.
(Fausto Giovanelli, all'epoca ex presidente Commissione ambiente del Senato)
Interessante e piacevole rivedere anche volti noti. Se dovesse mancare invece la documentazione fotografica per la galleria della Croce bastano le foto di oggi perché tanto è uguale a 30 anni fa o forse peggio !!!!
Un automobilista
Onore al merito: comunque un grazie all’on. Franco Bonferroni
Cecco
Si vede anche Giovanelli Fausto che ha fatto molto per non dire moltissimo per la montagna reggiana.
Gianni