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Racconto della serata al foyer del Cinema Teatro Bismantova

La vita di Antonio Peretti: un viaggio nella storia dimenticata

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Intensa serata di lunedì 29 quella trascorsa al foyer del Cinema Teatro Bismantova di Castelnovo Monti, durante la quale un giovanissimo studioso, il ventiseienne Mattia Spaggiari di Reggio ma fortemente legato alla montagna e alla sua storia, ha presentato il suo poderoso volume, intitolato "L’amore della mia terra e la speranza – Vita e opere di Antonio Peretti" (Il Cerchio iniziative editoriali) interamente dedicato ad un patriota, letterato, musicista compositore, poeta praticamente sconosciuto in patria, eh già, se non fosse per la piazza a lui dedicata nel capoluogo montano, ovvero appunto Antonio Peretti.

Verrebbe da chiedersi “Chi è costui?”, per citare un suo più famoso contemporaneo, ed infatti a questa domanda Spaggiari, stimolato dallo storico e musicologo Sauro Rodolfi ed abbracciato il pubblico presente con le letture, perfettamente adeguate alla scrittura ottocentesca, dell’attore Faustino Stigliani, ha risposto in modo esauriente lasciando però al lettore il compito di entrare nei meandri di una vita molto breve, Peretti morì a soli 43 anni nel 1858, ma intensissima, attraversando uno dei periodi più significativi per la formazione della futura unità d’Italia.

La vita di Peretti si intreccia con i ducati, i regni, le nobiltà e le miserie di un’epoca nella quale anche Reggio ebbe la sua parte, ma, come accade per i centri minori, spesso la loro storia non viene letta in  modo completo e Peretti stesso ne è un esempio per il quale questo studio vuole aprire, finalmente, uno squarcio nell’oblio. In conclusione della serata, un breve ma ricco intervento del professor Giuseppe Giovanelli che del Peretti conserva lettere autografe e che del volume ha firmato la prefazione. Spaggiari ha più volte rimarcato il messaggio del poeta scrittore: è la cultura che può e deve aiutare un popolo a scrollarsi di dosso l’onta dell’oppressione e dello svilimento.

Domenico Giannantonio