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I funerali saranno celebrati martedì 9 maggio

E’ morto Don Giorgio Valcavi

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E' deceduto questa mattina, 7 maggio, all’Ospedale “Sant’Anna” Don Giorgio Valcavi, collaboratore nell’unità pastorale “Beata Vergine di Bismantova” in Castelnovo ne’ Monti.

Ottantacinque anni compiuti mercoledì scorso, era ricoverato da alcuni giorni, dopo un periodo di inabilità trascorso in una delle case protette di Castelnovo ne’ Monti. Il presbitero è morto in seguito all’aggravarsi inesorabile delle sue condizioni di salute.

Giorgio Valcavi era nato a Montalto, allora nella parrocchia di La Vecchia, il 3 maggio 1938 e aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale il 29 giugno 1961.

I primi incarichi pastorali ricevuti lo videro vicario cooperatore dapprima nella parrocchia di Sabbione (1961-1962) quindi a San Maurizio, dal 1962 al 1967.

Nel 1961 don Giorgio venne poi chiamato in Curia, a Reggio Emilia, come aiutante alla Cancelleria vescovile, servizio che svolse fino al 1968. Nel 1968 il sacerdote diventò l’assistente degli studenti della montagna, iniziando un rapporto di conoscenza e di affetto con la realtà pastorale dell’Appennino che ha mantenuto per oltre mezzo secolo; conservò l’incarico di assistente degli studenti sino al 1977, continuando per lungo tempo a insegnare Religione cattolica nelle scuole del capoluogo montano. Don Giorgio ebbe la gioia di vedere fiorire, tra i suoi studenti, diverse vocazioni al sacerdozio, come ad esempio quelle di don Enrico Ghinolfi e don Pietro Romagnani. Nel frattempo, nel 1969 don Valcavi fu per un anno vicario economo a Castelnovo Monti quindi parroco a Frascaro, dove rimase fino al 2014. Nei decenni successivi venne nominato amministratore parrocchiale a Garfagnolo – a partire dal 1978 - e a Costa de’ Grassi, dal 2000, terminando anche queste responsabilità nel 2014, allorché restò a disposizione come collaboratore dell’unità pastorale numero 50 “Beata Vergine di Bismantova”.

Don Evangelista Margini ricorda don Valcavi come prete del dialogo con tutti, a iniziare dalle scuole pubbliche di Castelnovo e dai giovani, con varie iniziative pensate per loro specie nei primi decenni del ministero in montagna. Don Matteo Galaverni sottolinea anche lo stile originale che don Valcavi aveva nello stare accanto alle persone, che non disdegnava le chiacchiere nei bar e negli altri luoghi abituali di ritrovo, ma pure l’amicizia per i numerosi compagni di ordinazione e la premura nei confronti dei confratelli malati.

La salma del sacerdote defunto si trova già nella chiesa della Pieve di Castelnovo ne’ Monti, dove nella serata di domenica e di lunedì, alle 20.30, verrà recitato il Rosario in suffragio.

Le esequie saranno celebrate martedì 9 maggio alle ore 10 nella chiesa della Resurrezione a Castelnovo ne’ Monti; la Messa sarà presieduta dall’Arcivescovo Giacomo Morandi.

In seguito i resti mortali di don Giorgio saranno sepolti nel cimitero di Garfagnolo.

 

13 COMMENTS

  1. A te Don Giorgio uomo della gente non amavi il perbenismo ma le persone semplici che non nascondevano anche i propri difetti tu amico di tutti non avevi timore a farti vedere al bar e fare una partita o sedere con un buon bicchiere di vino in compagnia rimproverando però la bestemmia quasi automatica di chi ha perduto a briscola o di chi esordiva in un discorso con imprecazioni che spesso si accompagnano come la prefazione di un libro le tue prediche nell’omelia non erano Prolisse bensì essenziali di facile comprensione coincise che richiamano un fine escatologico hai avvicinato anche persone dubbiose agnostiche alla religione purché fossi tu a dare la benedizione alla stalla o a celebrare la messa di suffragio hai dato anche una spinta propulsiva sottoscritto con la tua accoglienza amavi dire che la porta è aperta a tutti facendoci sentire parte di qualcosa ricordo ancora una domenica spiegasti la parabola dei talenti dicendo: chi 100 chi 50 chi 1. uno ma nessuno di voi e senza talento ricordatevi .ringraziamo di averti avuto e ogni tanto Lassù affacciati in anticamera e veglia aa noi che abbiamo ancora bisogno di te

    Un amico

    • Firma - Un amico
  2. Caro Don, ormai siamo nonni, ma ci hai seguito nella nostra gioventù… Abbiamo partecipato alle adunanze, ai cineforum, alle feste in parrocchia, alle gite.. Ci hai aiutato a crescere umanamente e spiritualmente e a diventare persone “per bene”.. Grazie per la tua presenza assidua e competente, Dio ti darà la giusta ricompensa ? Anna.

    http://AnnaeCostante

    • Firma - AnnaeCostante
  3. Un affettuoso abbraccio a Don Giorgio, da cui mi sono sentita capita, sostenuta e non giudicata, in momenti faticosi della mia vita. Ricordo le partite a scopone con lui, mia zia e mio padre: quanto lo facevo arrabbiare, perché non tenevo a mente le carte!
    Sono riconoscente a Don Giorgio per l’affetto e l’attenzione verso i miei familiari, mia nonna di Frascaro, mia zia Giuse che ha aiutato sino alla fine.
    Ciao Don.
    Patrizia Croci

    Patrizia Croci

    • Firma - Patrizia Croci
  4. Caro Don Giorgio ricordo con nostalgia gli anni trascorsi come insegnante, nella chiesa di Garfagnolo : alcune stanze della canonica infatti erano adibite ad aule e la mia era proprio confinante con la torre campanaria…..I rintocchi erano ogni quarto d’ora,ogni mezz’ora ed ogni ora ed erano un po’ eccessivi per le nostre orecchie!!!! Finché,a mia richiesta, le chiesi di insegnarmi a staccarle per le 4 ore scolastiche per poi riattaccarle al termine delle lezioni.La mia richiesta venne accolta ed io imparai a gestire il quadro elettronico che all’inizio mi incuteva un po’ di timore……Lei mi conosceva bene e sapeva che poteva fidarsi e così cercai di non deludere sia Lei che i paesani. Così finii per entrare in chiesa due volte al giorno e, scherzando con Lei, le ricordavo che non poteva non riconoscere la mia frequentazione nella casa del Signore per ben 2 volte al giorno.Abbiamo riso e scherzato come veri amici e questi ricordi non me li toglierà nessuno. Riposa in pace Grande Don e fai buon viaggio!!!!!! Lorena Triglia Reverberi.

    Triglia Lorena Reverberi

    • Firma - Triglia Lorena Reverberi
  5. Ciao Don,
    hai fatto parte dei nostri anni più belli, quelli della scuola, delle Superiori, quelli dei compiti in classe a sorpresa che ci comunicavi con un mese di anticipo.
    Il titolo era spesso …”La parabola del ricco Epulone…” ma noi ci sentivamo liberi di scrivere qualsiasi cosa su quei fogli protocollo, augurandoci sempre che tu li usassi per accendere la stufa a Frascaro.
    Ed ogni volta entravi in aula chiedendo una biro che immancabilmente portavi via con te, ne abbiamo combinate di ogni ma sempre con una forma di rispetto, perché sentivamo che ci volevi bene, eravamo i tuoi ragazzi e ti abbiamo sempre pensato come un amico e non un Prete.
    Sai perché Don…perché eri un essere umano prima che una croce.
    Sono stati anni magici, sei stato forse l’unico che riusciva a tenerci testa nonostante ti sfinissimo con le nostre cazzate dissacranti tu non mostravi segni di cedimento.
    Questa mattina sono salita alla Pieve per farti un ultimo saluto, mi sono seduta nei banchi sul fondo della Chiesa, nei venti minuti successivi sono arrivate diverse persone giovani, anziani e di nuovo ragazzi, sei stato bravo Don, sei stato “amico” per tutti.
    Ti ricorderò ogni volta che sentirò le parole di Sant’Agostino che usavi spesso nelle tue omelie.
    Era bello trovarti un po’ ovunque a scambiare chiacchiere qua e là, un punto di riferimento per chi credeva ma anche per gli altri.
    Per anni sei stato un ospite fisso alla cena del mercoledì sera a casa dei miei genitori, eri lì con noi anche la notte che è nato Alexander e forse eri più spaventato tu che mia sorella, ricordo che insistevi ad ogni minima contrazione che andasse all’ospedale, e soprattutto ogni volta ricordavi che: 5 anni a scuola con me ti avevano garantito l’accesso al Paradiso.
    Nonostante la nostra amicizia non sei riuscito a convincermi di questa leggenda ma se devo immaginarti in un luogo voglio pensarti proprio lì.
    Ciao D.J. Valcavi ti voglio bene?
    Cristèina ( come mi chiamavi tu)

    Cristina Muzzini

    • Firma - Cristina Muzzini