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LA LETTERA da Costabona

“Gente vigliacca che deturpa la nostra Valle”

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Riceviamo e pubblichiamo 

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Caro pittore,

Hai espresso il disagio del tuo stare male al mondo in maniera imbecille e vigliacca.

Il fabbricato sul quale hai firmato la tua  ignoranza era stato restaurato e reintonacato da Iren lo scorso anno (e dalle foto lo si capisce).

A quelli come te però le cose belle non possono piacere o, forse, non riesci a capirle. Diversamente non si spiega come tu, dipingendo, non ti sia guardato intorno….

Il muro sul quale hai espresso la tua stupidità è in uno dei punti più panoramici della nostra Valle: da lì avresti potuto ammirare il monte Valestra ed il Fosola poi più su la Pietra e Casarola e Ventasso e poi sulla tua sinistra il Prampa e il Cusna.

In tanti, a piedi, in bici, a cavallo passano di qui ogni giorno e respirano questa bellezza.

Ma la bellezza di queste cose tu pittore non puoi capirla. È una bellezza gratuita e di tutti, e come tale è una bellezza fragile, fragile in quanto in mezzo ai tutti ci sono anche quelli come te.

Gente vigliacca che non si fa scrupolo di rovinare quel poco che ci resta di bello e di buono, pur di vomitare la propria rabbia.

Volevo anche dirti, pittore, che in questa Valle alle ultime elezioni Meloni & Co. si sono presi il 49% dei voti. Gesti stupidi come il tuo non aiutano affatto ad invertire questa tendenza…

Se sei di qui, riflettici…

Se invece sei venuto da fuori per il ponte del 1 maggio, come spero, per le prossime vacanze vai pure altrove, te e chi ti ospita e ti dà da mangiare e … soprattutto da bere…

Non abbiamo bisogno della tua ignorante e incosciente maleducazione, maleducazione che è descritta e prevista nell’art 639 del Codice Penale….

Cari saluti da Costabona

(Luca Fioroni)

8 COMMENTS

  1. Non si capisce, almeno così mi sembra, se all’Autore di questo articolo interessi di più la deturpazione della Valle, in effetti inqualificabile, o piuttosto l’invertire la tendenza che alle ultime elezioni ha portato “Meloni e Co” ad ottenere il 49% dei voti.

    La prima sarebbe una preoccupazione di natura ecologica-paesaggistica-estetica-etica, mentre la seconda un motivazione essenzialmente o prevalentemente politica, in ordine alla quale può farsi, a mio parere almeno, una duplice riflessione.

    Se questo fosse il primo gesto del genere, nella Valle in questione, significherebbe che detta percentuale di consensi, uscita dalle urne lo scorso settembre, aveva tutt’altre cause, sulle quali gli oppositori del centrodestra dovrebbero forse interrogarsi.

    Se invece altri casi ve ne erano già stati, quell’esito elettorale potrebbe anche significare una legittima aspettativa, da parte dei votanti, per una politica che sappia scoraggiare chi si abbandona a dette azioni (forse figlie di un certo qual “permissivismo”).

    P.B. 01.05.2023

    P.B.

    • Firma - P.B.
  2. Da sempre i muri hanno parlato e spesso in modo sorprendente. Lo slogan trova tutto il mio appoggio. Poi, un conto è scrivere su monumenti e un conto su gabbiotti Iren, su muri orrendi di cemento. Le deturpazioni del paesaggio sono purtroppo ben altre!

    Cleo Pignedoli

    • Firma - Cleo Pignedoli
  3. Anche se si tratta di un “gabbiotto” dell’iren, quelle scritte così deturpanti sui muri sono comunque un pugno in un occhio alla nostra bella natura. Comunque la si pensi sul significato di questa frase (secondo me la politica c’entra poco) ci sono modi più intelligenti per esprimere la propria idea. Ad esempio confrontarsi con gli altri parlandone apertamente e non scarabocchiando di notte sui muri.
    Ma bisogna avere il coraggio di metterci la faccia!!!

    Marta costi

    • Firma - Marta costi