Nell’anno che ha celebrato il centenario Anbi dall’avvio della Bonifica moderna giunge, proprio sul finale, una bella notizia quale affettuoso esempio di partecipazione attiva della popolazione al governo delle acque e di conoscenza storica dei progetti e delle opere eseguite in passato: il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale è ufficialmente beneficiario della donazione di una planimetria antica ben 135 anni grazie al collezionista Massimiliano Vecchi.
La planimetria, datata 1888 e in scala 1:2000, riporta i lavori di sistemazione del Crostolo nel tratto tra l'immissione del Cavo Cava (a Cadelbosco di Sopra) e Gualtieri, in località Valletta: un progetto dell'allora Genio Civile che, oggi, viene restituito alla memoria collettiva grazie alla donazione spontanea di Vecchi, funzionario di banca in pensione e persona particolarmente attiva nel tessuto sociale della Città di Reggio Emilia dove, per oltre un decennio, ha messo a disposizione la propria professionalità rappresentando la Banca che gestiva la Tesoreria dapprima dei due soppressi Consorzi di bonifica (Bentivoglio Enza e Parmigiana Moglia Secchia) e, successivamente, del Consorzio dell’Emilia Centrale. Profondo conoscitore del territorio, Vecchi è inoltre un appassionato collezionista di quelle opere d’arte che di esso ne sono espressione.
“A nome del Consorzio e a titolo personale desidero ringraziare pubblicamente Massimiliano Vecchi per lo splendido dono che ha voluto elargire al Consorzio – ha commentato visibilmente emozionato Domenico Turazza, direttore dell’ente consortile –: un documento che costituisce un significativo esempio di partecipazione attiva dei cittadini alla governance delle acque, basata sulla conoscenza storica dei progetti e delle opere eseguite in passato e, al tempo stesso, un riconoscimento del ruolo, anche sociale, del nostro Consorzio”.
La planimetria è stata donata corredata del frontespizio originale, ovvero la copertina del progetto che ne riporta la descrizione. Per espresso desiderio dello stesso Vecchi, lo storico documento sarà conservato tra le mura del Palazzo delle Bonifiche di Reggio Emilia, all’interno degli uffici della direzione generale.