Una donna di 49 anni ha presentato denuncia nei confronti di quattro esponenti dell'Azienda Unità Sanitaria Locale (Ausl) per minacce, lesioni personali, stalking e pandemia colposa.
La donna, residente a Carpineti, ha subìto un trauma cranico e un calo della vista in seguito all'essere stata colpita alla testa da un pesante carrello dei medicinali di ferro nel 2019.
Nonostante i gravi problemi alla vista, l'Ausl aveva imposto alla donna di ritornare al lavoro, tramite un ordine di servizio, per svolgere servizio di prevenzione Covid all'ospedale Sant'Anna di Castelnovo ne' Monti. L'operatrice sanitaria, che aveva l'85% di invalidità, stava guidando verso il lavoro quando ha subito un incidente che ha peggiorato la sua vista. Nonostante ciò, gli avvocati e i dirigenti dell'Ausl le avrebbero ordinato, secondo quanto denunciato, di continuare a svolgere il servizio di prevenzione Covid.
A ottobre 2021, la donna aveva già ricevuto la pensione anticipata per gravi motivi di salute, con totale inidoneità a qualsiasi lavoro, e l'anno successivo l'Ausl di Reggio l'aveva collocata definitivamente in pensione.
Le indagini sono in corso e l'esito potrebbe portare alla richiesta di rinvio a giudizio per i presunti responsabili.