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I parroci cercano una soluzione

Rischio chiusura per Casa di Carità Padre Pio di Busana

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La Casa di Carità Padre Pio di Busana, un rifugio per anziani in difficoltà provenienti da tutta la montagna, rischia la chiusura definitiva.

Fondata nel 1978 per volere del parroco don Trentino Simonazzi, la struttura è stata gestita per anni dalle suore. Ma da sei anni le suore se ne sono andate, lasciando i parroci delle numerose parrocchie degli ex comuni di Ligonchio e Collagna a occuparsi degli anziani ospiti giorno e notte, con pernottamento presso la stessa struttura.

Non manca la collaborazione di volontari pronti a dare una mano ai sacerdoti, ma il problema è quello di una presenza costante, poiché gli anziani non possono restare soli. Don Giovanni e don Giuliano hanno affrontato con grande impegno e determinazione anche il difficile periodo della pandemia del Covid-19, ma dopo anni di gestione che doveva essere temporanea in attesa di altre soluzioni, forse ritengono conclusa la loro missione.

Se non si trovano soluzioni, a maggio la Casa di Carità Padre Pio di Busana chiuderà i battenti. È un problema serio che verrà affrontato anche oggi, 12 marzo, nell'incontro vicariale presso la sala parrocchiale di Busana dove saranno presenti tutti i parroci delle parrocchie del comune Ventasso e i parrocchiani, allarmati dalla notizia di chiusura della Casa di Carità di Busana. Invitano il Vescovo a trovare qualche suora per dare continuità all'opera che oggi ospita solo 11 anziani, gli ultimi con pensioni minime, non certo in grado di pagare 75 euro al giorno se autosufficienti o una retta di oltre 2.000 euro al mese.

L'analogo incontro vicariale si è svolto a Pasqua di sei anni fa, giusto il periodo in cui le suore sono state trasferite altrove, lasciando la Casa di Carità di Busana. Allora venne trovata la soluzione per evitare la chiusura ed è quello che sperano anche oggi i cittadini.