Oggi, 3 marzo, si sono verificati cedimenti strutturali in via Fratelli Cervi che hanno coinvolto le prime tre villette a schiera prospicienti alla frana che, in anteprima, Redacon ha documentato in questi giorni.
La strada ha subito un ulteriore crollo verso il basso mentre in via Enzo Ferrari si è verificato un cedimento che ha coinvolto buona parte del marciapiede crollato verso il basso. Il movimento franoso durante la notte, a causa probabilmente dello scioglimento del manto nevoso e del rialzo termico, ha determinato gli ulteriori danneggiamenti alle palazzine all’inizio della via.
I residenti riferiscono di “sentire il vuoto mentre camminano ai piani inferiori” e della “paura di dormire di notte in una situazione così pericolosa”.
Sul posto è intervenuto l’assessore Giorgio Severi che con modi gentili ha cercato di rassicurare gli abitanti. Tuttavia ci sono state vivaci proteste e segnali di grande preoccupazione.
Il parere del geologo intervenuto questa mattina è che “ probabilmente gli starti superficiali del terreno stanno scivolando verso il basso”, determinando quindi questi crolli e i cedimenti. Esperti hanno visionato le case all’interno per considerare l’eventualità di un’evacuazione delle stesse. L’accumulo di parecchia acqua nello scavo delle fondamenta del cantiere fa pensare ad un possibile flusso di liquido percolante attraverso gli strati sedimentari lubrificando e rendendo possibile di conseguenza lo scorrimento del materiale franoso. Al momento, riferiscono i responsabili dei lavori, “si dovrà attendere fino a lunedì” per un intervento in merito.
(Maria Chiara Baldini)
AGGIORNAMENTO . Dal Comune di Castelnovo ne' Monti fanno sapere che: "i nostri tecnici stanno seguendo costantemente la situazione. Appena possibile l' impresa che ha l'appalto inizierà i lavori di ripristino".
Io dico una sola cosa, ma porca miseria prima di iniziare i lavori, non hanno pensato che essendo terra riportata poteva cedere. Non sono un Ingegnere ma ci arriverebbe anche un bambino.
Andrea
Con molte probabilità Andrea a ragione se si tratta di terreno di riporto in fase di assestamento, ma qualora l’area non sia stata interessata da assestamenti, il cedimento può essere imputabile ad altre cause; non può essere escluso che il cedimento sia dovuto da subsidenza, provocato da cambiamenti che avvengono nel sottosuolo per modifiche alle falde acquifere.
La subsidenza colpisce spesso le aree urbane e l’abbassamento del terreno può causare danni agli edifici e alle strade, il Veneto, l’Emilia Romagna e la Toscana sono tra le Regioni maggiormente colpite da questi danni e i territori montani non ne sono esclusi. Sarebbe utile avere un monitoraggio di questo fenomeno.
Lino Franzini
Tra le possibili cause non possiamo escludere neanche i marziani ma, visto che le case sono lì da oltre 40 anni e non hanno mai avuto un problema, propendo per l’ipotesi che il motivo dei cedimenti sia l’enorme scavo eseguito proprio davanti alle abitazioni.
Tutti hanno il diritto di esprimere il proprio parere, ma dovrebbero avere almeno l’accortezza di informarsi sui fatti (e sul contesto) prima di farlo.
Giuliano Maioli
E, vista la coincidenza sia spaziale che temporale con il luogo in cui è stato effettuato lo scavo, non c’è neppure bisogno di scomodare un geologo per rendersene conto.
Roberto Pastorelli
Roberto Pastorelli