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La proposta della consigliera regionale

Piccinini (M5S): “Una rete idrica per le case sparse”

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"Allacciare alla rete idrica le case sparse": è questa la proposta della consigliera regionale dell'M5S, Silvia Piccinini, per quanto riguarda l'utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel contesto della cosiddetta "rivoluzione verde e transizione ecologica" ad oggi auspicata. Durante l'assemblea la capogruppo ha infatti invitato l'esecutivo regionale a prendere in considerazione la possibilità di intervenire a favore dei Comuni: l'avanzare richieste di estensione delle reti acquedottistiche e il ridurre gli oneri a carico dei cittadini coinvolti restano gli obiettivo principali.

In questo contesto con il termine "case sparse" si fa riferimento alle "località abitate con dimore disseminate nel territorio comunale a una distanza tale tra loro da non poter costituire né un nucleo né un centro abitato e non collegate alle reti acquedottistiche. Il loro numero è stimato in circa 60mila a livello regionale, distribuite in territori con differenti possibilità di fare fronte alle esigenze ed alle criticità di approvvigionamento idrico connesse, sostanzialmente, all’utilizzo diretto delle acque di falda".

La proposta vuole essere migliorativa nei confronti della situazione di difficoltà aggravata dal periodo eccezionalmente siccitoso registrato nell'ultima estate.
L'allacciamento alla rete idrica semplificherebbe i problemi legati all'approvvigionamento ed eviterebbe il ricorso ad altre fonti d'acqua favorendo così la tutela della risorsa idrica insieme all'incremento della resilienza del territorio e delle comunità nei confronti dei cambiamenti climatici attuali.