Il gruppo G.A.O.M. continua la sua importante missione in Etiopia. Ci si rende conto di quanto sia difficile anche solo pensare a quello che il gruppo sta vivendo! Quante sono le necessità a cui loro, giorno per giorno, cercano di dare una risposta.
Ci arrivano le loro emozioni "Quanta sofferenza dolore e rassegnazione, sembra che la speranza e la carità in questo mondo, siano davvero ridotte ad un lumicino". E' una frase del dottor Gianluca Marconi che ci racconta di una mattinata, 30 visite difficili come quella di una mamma di 15 anni incinta che accompagna la figlia di 14 mesi affetta da congiuntivite, broncopolmonite e parassitosi intestinale.
”Li visito e li curo pulendo gli occhi e dando crema oftalmica antibiotica, poi alla bimba altri farmaci, antibiotico ed anti vermi”.
Arriva un bambino affetto da labiopaloschisi oltre a tosse diarrea vomito ed è gravemente denutrito. ”Lo curiamo e lo inseriamo nel programma extrafood sperando che arrivi ai 10 kh per farlo operare per la paloschisi ad Addis Abeba "
Continua raccontando di una famigliola che viene a fare vedere i 2 più piccoli. La piccola di 5 mesi come tutti i bambini etiopi, più povere tosse diarrea vomito denutrizione, il maschietto rigorosamente scalzo non ha mai messo scarpe, arriva con diverse pulci penetranti nei piedini, lo trattiamo secondo procedimento locale con pomata ittiolo che le fa venire in superficie e le uccide. Dopo averlo disinfestato lo vestiamo di nuovo e gli mettiamo scarpine sportive vedi la foto il piccolo le guarda con attenzione e curiosità ma con le scarpe non cammina non sa a cosa servano
L’ultima visita afferma il dottor Marconi, è davvero una lacerazione al cuore perché combatto non solo contro la malattia ma anche contro la povertà estrema di una madre che si trova costretta a sacrificare la vita di una figlia per altri sette che sta crescendo da sola. La bambina di 6 mesi è davvero, denutrita disidrata non reattiva, non mangia più non beve più non piange neanche sotto stimolo....Il cuoricino è bradicardico respira a fatica, è gravissima...spiego alla mamma attraverso le suore e le interpreti che deve andare subito in ospedale, pagheremo trasporto ed ospedale ma la mamma non vuole andare. È vedova ha sette figli di cui tre ancora piccoli; abita lontano, le suore la convincono ma non sono certe che ci andrà, non se la sono sentita di farle un fotografia. Pregano per lei ma temono che tra pochi giorni in paradiso ci sia un angioletto etiope in più.