Home Diocesi ne' Monti Unità pastorale di Carpineti: “Umiltà, via della salvezza”

Unità pastorale di Carpineti: “Umiltà, via della salvezza”

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UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

 San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro, Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 29 gennaio al 05 febbraio 2023

 

DOMENICA

29 gennaio

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (def. Gasperini Franco e genitori) ore 11.15 (def. Rivi Tulio) ore 18.00 (def. di Mercati Gianni)   Pontone ore 10.00.         Pantano ore 10.00
LUNEDI’

30 gennaio

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) all’asilo  
MARTEDI’

31 gennaio

San Giovanni Bosco

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) all’asilo

MERCOLEDI’

01 febbraio

S. Messa: ore 10.30 (def. Rivi Onildo e Gina)                                                                                                
GIOVEDI

02 febbraio

Presentazione del Signore o Candelora

S. Messa ore 20.30 (def. Guidotti Fazio e Agnese)

VENERDI’

03 febbraio

Gesù parla ai poveri e ai semplici, come ai ricchi e ai potenti.

A tutti propone la vera felicità delle Beatitudini, che non è condizionata da situazioni sociali o psicologiche, ma dalla sincera ricerca dell’amore di Dio e del prossimo.

 

San Biagio. Primo venerdì del mese

S. Messe ore 18.00 (Int. di Capitani Paolo) all’asilo

Chiesa di S. Biagio ore 20.30

SABATO

04 febbraio

Dalle ore 15.00 alle ore 16.00 incontri gruppi di catechismo.

Prefestive: ore 18.00 a S. Donnino ore 19.00 a Velluciana.

DOMENICA

05 febbraio

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (libera intenzione ) ore 11.15 (pro populo )

ore 18.00 (libera intenzione)                      Pontone ore 10.00.         Pantano ore 10.00

 

MEDITAZIONE DOMENICALE. Umiltà, via della salvezza. Tutte le letture di questa domenica ci mettono davanti al tema dell’umiltà e semplicità. Umiltà, povertà, semplicità sono termini spesso rifiutati in una società dove sembra contare il potere, il prestigio e la ricchezza, ma agli occhi di Dio questi sono valori di primordine, perché sono le qualità che permettono di riconoscere i doni di Dio e quindi di aprirsi alla sua grazia (prima lettura). Considerarsi autosufficienti di fronte a Dio non è una buona pratica, perché molte cose importanti non possiamo darcele da soli. Metterci con umiltà di fronte a lui è invece una scommessa di sicuro successo perché vuole dire trovare in lui la propria beatitudine (vangelo), in colui che ha dimostrato il suo amore verso di noi, la sapienza capace di vincere il mondo (seconda lettura). Ci si può fidare solo di chi ci ama e nessuno ci ama più di Dio stesso.

 

 

02 FEBBRAIO. La festività odierna, di cui abbiamo la prima testimonianza nel secolo IV a Gerusalemme, venne denominata fino alla recente riforma del calendario festa della Purificazione della SS. Vergine Maria, in ricordo del momento della storia della sacra Famiglia, narrato al capitolo 2 del Vangelo di Luca, in cui Maria, in ottemperanza alla legge, si recò al Tempio di Gerusalemme, quaranta giorni dopo la nascita di Gesù, per offrire il suo primogenito e compiere il rito legale della sua purificazione. La riforma liturgica del 1960 ha restituito alla celebrazione il titolo di "presentazione del Signore", che aveva in origine. L'offerta di Gesù al Padre, compiuta nel Tempio, prelude alla sua offerta sacrificale sulla croce. Questo atto di obbedienza a un rito legale, al compimento del quale né Gesù né Maria erano tenuti, costituisce pure una lezione di umiltà, a coronamento dell'annuale meditazione sul grande mistero natalizio, in cui il Figlio di Dio e la sua divina Madre ci si presentano nella commovente ma mortificante cornice del presepio, vale a dire nell'estrema povertà dei baraccati, nella precaria esistenza degli sfollati e dei perseguitati, quindi degli esuli. L'incontro del Signore con Simeone e Anna nel Tempio accentua l'aspetto sacrificale della celebrazione e la comunione personale di Maria col sacrificio di Cristo, poiché quaranta giorni dopo la sua divina maternità la profezia di Simeone le fa intravedere le prospettive della sua sofferenza: "Una spada ti trafiggerà l'anima": Maria, grazie alla sua intima unione con la persona di Cristo, viene associata al sacrificio del Figlio. Non stupisce quindi che alla festa odierna si sia dato un tempo tale risalto da indurre l'imperatore Giustiniano a decretare il 2 febbraio giorno festivo in tutto l'impero d'Oriente. Roma adottò la festività verso la metà del VII secolo; papa Sergio I (687-701) istituì la più antica delle processioni penitenziali romane, che partiva dalla chiesa di S. Adriano al Foro e si concludeva a S. Maria Maggiore. Il rito della benedizione delle candele, di cui si ha testimonianza già nel X secolo, si ispira alle parole di Simeone: "I miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti". Da questo significativo rito è derivato il nome popolare di festa della “candelora".

 

26A GIORNATA MONDIALE DELLA VITA CONSACRATA. Si celebra, il 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore. Una giornata che è momento di arricchimento per i consacrati che si ritrovano insieme e per la Chiesa, per ripensare alla bellezza e ricchezza che possiede. È un faro, questa giornata, che si riaccende per illuminare i consacrati ed è un richiamo per la Diocesi che fa memoria di questa dimensione della vita. Nella Giornata Mondiale della Vita Consacrata, Papa Francesco si rivolge a uomini e donne, membri degli Istituti di Vita consacrata e delle Società di Vita apostolica che, come Cristo, hanno offerto totalmente la loro vita a Dio. E ricordando il loro servizio invita a pregare per le nuove vocazioni. Pregare in modo speciale oggi, Giornata Mondiale della Vita Consacrata, per tutti i religiosi, le religiose, “sparsi nel mondo e confermati nel loro carisma”. Lo chiede il Papa: “Cristo, Parola di Dio conceda sempre più a loro la forza per essere al servizio dei valori del Regno e di una Chiesa fraterna e vicina a tutti”. Ricordiamo in modo particolare le nostre Suore.

 

Offerte ricevute: Ovi Corrado per l’asilo, Gualandri Stefano per la parrocchia. A tutti Grazie!