“Il Palaghiaccio resterà ancora chiuso per adeguamento dei canoni di sicurezza, proprio per questo risulta ancora inagibile. Confidiamo nel più breve tempo possibile di poter di aprire il palazzetto attraverso l'affidamento ad una nuova gestione".
Il Comune di Ventasso affida la comunicazione ufficiale ad un post pubblicato su Facebook perché, come spiega il sindaco Enrico Ferretti, “abbiamo ricevuto centinaia di chiamate durante il periodo natalizio, quindi abbiamo deciso di dare una comunicazione unica per evitare l’affollamento di telefonate agli uffici”.
Il problema per la mancata riapertura sarebbe comunque dovuto agli elevati costi ingenti per la manutenzione e per la gestione. Ferretti entra nei dettagli: “La struttura è chiusa da quattro anni, durante i quali sono stati fatti lavori per la riqualificazione da oltre 2 milioni di euro, tra cui anche lavori per la messa in sicurezza, manutenzione dell’impianto idraulico ed elettrico, manutenzione della zona motori. È stato attivo, fino a poco tempo fa e per ora arrestato a causa degli alti costi, il piano di brinamento della pista, dal quale emerge che quest’ultima sarebbe assolutamente utilizzabile ma ciò non è possibile perché al momento non emergono proposte concrete per la gestione per lo stabile”.
“A febbraio dello scorso anno – continua il primo cittadino – ci fu un accordo con l’azienda per avere la fornitura della corrente a 0,10 centesimi al kilowatt poi, con l’aumento dei prezzi noti a tutti, è passato a 0,63 e questo è insostenibile con i presupposti attuali. Stiamo lavorando, con il sindaco di Fanano affinché il palazzetto venga classificato dallo stato come struttura energivora; questo servirebbe ad applicare alla struttura stessa dei requisiti validi per la richiesta successiva di agevolazioni per la fornitura di energia”.
Ferretti sottolinea che “il Comune è aperto al confronto e al dialogo con chiunque voglia veramente dare una mano in termini economici e gestionali per la riapertura del Palaghiaccio di Cerreto Laghi, struttura che nel passato ha accolto eventi di fama internazionale e che ha una risposta dalla popolazione reggiana, ligure e toscana molto grande e propositiva in termini di ingressi, sia per atleti professionisti sia per semplici cittadini che vogliono passare una giornata alternativa”.
Il sindaco, infine, non manca di fare un accenno alla carenza delle precipitazioni nevose: “Stiamo provvedendo alla richiesta di intervento alla Regione e allo Stato, in accordo con le stazioni di Abetone, Roccaraso, in merito alla dichiarazione dello stato di emergenza. Questo comporterebbe l’accesso a ristori ed uguali procedure che abbiamo visto applicate a situazioni in regione e non, durante i periodi di secca. Il turismo bianco, sottolinea, è importante da sostenere nel nostro territorio e va appoggiato ed affiancato poiché comporta un afflusso ingente di persone nel territorio appenninico, e di conseguenza un grosso incremento di fatturato, che non dovrebbe avvenire soltanto nel periodo estivo, considerando che le strutture per gli sport invernali come lo sci alpinismo e lo snowboard, ci sono e sono attive. Qualora entrassero fondi ad aiuti per il settore impianti sciistici si penserebbe già ad un investimento su sistemi di innevamento migliorati rispetto a quelli tuttora in uso che risalgono a circa 35 anni fa”.
Monica Errico, Martina Capelli
Signor Sindaco,
Non si può tenere chiuso il Palaghiaccio per i costi dell’energia. Le strutture non utilizzate costano comunque e si deteriorano ancora prima, e il palaghiaccio è vitale per Cerreto e il territorio circostante, tanto più con una stagione come quest’anno.
Il comune deve avere un progetto per sviluppare capacità di autoproduzione dell’energia per alimentare palaghiaccio e impianti, e abbattere in questo modo i costi energetici. Non può limitarsi ad attendere un rimborso a pié di lista dallo stato o dalla regione di parte dei costi,; semmai deve destinare le risorse ad investimenti che consentano nel tempo la sostenibilità economica ed ambientale delle attività.
Ci sono soluzioni tecnologiche utilizzabili, e in montagna e in provincia ci sono aziende e competenze per metterle in campo. Si è già perso fin troppo tempo ad affrontare un problema evidente. Da quanto tempo Marco Giannarelli segnala come critico per gli impianti il problema dei costi energetici?
Come avevo supposto tempo fa’, i costi di gestione di quella gigantesca costruzione sono importanti e spaventano molti investitori. Altri soldi buttati ? Vedremo.
http://GM
Qualcuno degli amministratori preposti sa dire quanto sia costato complessivamente a Pantalone il palaghiaccio dalla sua costruzione (con relativo dissesto finanziario dell’allora comune di Collagna) fino agli interventi tutt’ora in corso?
Cecco