REGGIO EMILIA (29 settembre 2010) - Malato da tempo, si è spento l'industriale Lauro Ferrarini che, nel 1956, aveva fondato l'azienda Ferrarini Spa, una delle imprese leader nel settore alimentare, specializzata nella produzione e nella commercializzazione di prosciutti cotti e prosciutti crudi stagionati e che, in Appennino, sotto l'egida della figlia Lisa e una controllata del gruppo, ha avviato un'importante operazione di produzione di Parmigiano Reggiano.
Lauro, 80 anni, abitava a Quattro Castella: erano note le sue condizioni di salute, si è spento nella propria abitazione. Lascia cinque figli, tutti impegnati nelle aziende del gruppo famigliare.
Iniziò a lavorare in un salumificio locale occupandosi di prosciutto cotto, prodotto allora poco valorizzato. Dall'esperienza che matura come produttore-venditore intuisce la possibilità di fare del prosciutto cotto, realizzato ad alta temperatura e senza polifosfati, un prodotto di eccellenza e ne inizia la produzione nel 1956, a Rivaltella, diventando presto un leader nel settore. Dal 1975 si dedicò alla produzione e stagionatura del prosciutto crudo in due stabilimenti all'avanguardia per concezione e livello di innovazione tecnologica. Oltre al prosciutto, cotto e crudo, la Ferrarini produce anche Parmigiano Reggiano (a Gatta di Castelnovo Monti con il caseificio Madonna della Pietra) e prodotti vitivinicoli commercializzati con successo nella ristorazione nazionale. Per la sua attività, Lauro Ferrarini ricevette dall'Associazione Italiana Allevatori il premio Internazionale per la Zootecnia "Uovo D'oro 1995" e nel 1997 gli venne conferita dall'Università di Parma, la laurea honoris causa in Veterinaria. La presidenza della Repubblica gli attribuì nel 1998 l'onorificenza di Cavaliere del lavoro.