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Castelnovo, Gioele Zannini: “Ognuno è unico e deve essere rispettato”

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“Ognuno è unico e deve essere rispettato”. Una frase pronunciata da Gioele Zannini, 8 anni, di Castelnovo ne’ Monti, dove vive con la sua famiglia e frequenta la terza elementare. Allegro, simpatico, sportivo: aggettivi che non bastano a descrivere la sua straordinaria vitalità. Lui è questo e anche di più.

Gioele è affetto dalla sindrome di Treacher-Collins, una malattia genetica rara che causa deformità al viso e per la quale non esistono cure definitive.

Ieri, mercoledì 7 dicembre, per lui è stata una giornata davvero emozionante: ha ricevuto un riconoscimento per il suo coraggio e la sua forza, ma anche per la sua simpatia che a scuola lo rende amico e benvoluto da tutti. L’evento si è svolto nella scuola elementare Giovanni XXIII, in via Dante a Castelnovo ne’ Monti ed è stato voluto dalla Fondazione Don Artemio Zanni, da molti anni attive nel sociale in Appennino e non solo, e rappresentate da Gianni Grisanti e Paolo Mareggini. Premiata anche sua sorella Beatrice, che frequenta la stessa scuola ed è un sostegno importantissimo per il fratello.

Gioele è anche diventato un testimonial di come si può affrontare la sua malattia: è stato protagonista di alcuni incontri con Raffaele Capperi, personaggio noto a livello nazionale per il suo impegno contro il bullismo e la discriminazione che condivide con lui la Treacher-Collins.

In questi giorni lo abbiamo visto anche in un video diffuso su Facebook proprio da Capperi in occasione della giornata della disabilità.

“Per noi è stata una sorpresa- spiega Paola Martinelli, mamma di Gioele - ha organizzato tutto l’associazione, noi siamo stati informati solo alcuni giorni fa. Penso che per i bambini non ci sia una chiara percezione di questa premiazione, perché per loro è normale e non è nulla di straordinario: i bambini hanno vissuto questo momento con emozione ma, ripeto, non come ‘straordinario’. E’ stato davvero bello vedere Gioele così orgoglioso e felice.”

“C’è stata un forte partecipazione di tutta la comunità – continua la mamma di Gioele - e di tutta la classe, quindi la gioia si moltiplica. Sicuramente i nostri viaggi, le nostre attese, sono esclusive ma sappiamo che tante persone ci sono vicine, ognuno nel modo che può”.

C’è una frase che mamma Paola ripete spesso: “La diversità è negli occhi di chi guarda”. E la conferma arriva da una comunità, quella castelnovese, dove Gioele è conosciuto e stimato da tutti: è diventato un esempio di grande forza e impegno.

All’evento nell’aula magna della sua scuola c’erano la mamma Paola, il papà Luca, l’altro fratello Nicolò, e poi i compagni di scuola, la dirigente dell’Istituto Comprensivo di Castelnovo ne’ Monti Giuseppina Gentili, il vicesindaco e assessore alla scuola Emanuele Ferrari, il Luogotenente Daniele Domenichelli della stazione dei Carabinieri di Castelnovo, il Comandante della Polizia locale Flaminio Reggiani.

“Abbiamo voluto esserci tutti perché sappiamo che Gioele è un bambino coraggioso, avventuroso, che non si tira mai indietro di fronte alle sfide, quindi volevamo che a questa piccola premiazione fosse rappresentata l’intera comunità” ha detto Grisanti. “Insieme a lui premiamo anche Beatrice perché è fondamentale per Gioele poter contare su di lei, e anche lei dimostra grande forza”.

Il vicesindaco Ferrari ha aggiunto: “Crediamo che una giornata come quella di oggi sia molto importante per il nostro senso di comunità: in questa parola, se andiamo a vedere l’etimologia, si trova la parola latina “munus”, che significa sia impegno, un peso da portare avanti, ma significa anche dono, e aggiungendoci “cum” vuol dire che quando siamo insieme, portiamo avanti gli impegni e le cose pesanti, che però possono diventare anche doni. La condivisione è il primo di questi doni, e oggi condividiamo il coraggio di Gioele”.

“La diversità è negli occhi di chi guarda”.