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Tari: riflessioni di un utente

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Riceviamo e pubblichiamo 
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La dicembrina scadenza della seconda rata annuale Tari mi ha riportato alla mente una articolo  apparso su Redacon  il 22 novembre appena trascorso, dal titolo “Tari: continueranno gli aumenti senza miglioramento del servizio?”, nel quale un utente di questo territorio montano esprimeva il proprio punto di vista riguardo al costo bolletta nel rispettivo Comune,  riportando nel contempo dati e connesse domande.
E’ trascorsa  una decina di giorni da quelle righe e, salvo mie sviste, non mi sembra siano pervenute risposte, o spiegazioni, o casomai repliche, in ordine a dette considerazioni, che nel rappresentare  un aumento del 13% nella propria bolletta Tari facevano pure notare la sensibile differenza  che correrebbe in materia tra entità comunali del nostro comprensorio, e non solo, circa il tributo da doversi corrispondere.
Se non rammento male, mi par di ricordare che una buona riuscita della raccolta differenziata - oltre a consentire il giusto e prezioso recupero e riciclo dei relativi materiali - venisse altresì  data come strumento teso a ricavarne un utile economico, così da far contenere, se non ridurre, per compensazione, i costi del servizio, con vantaggiosa ricaduta sulle bollette (conferendo in tal modo  alla differenziata una duplice valenza).
Poiché mi sembra di sentir dire che si stanno facendo continui “passi avanti” quanto a raccolta differenziata, verrebbe innanzitutto da chiedersi se la “differenziata” sia invece “indifferente” riguardo ai costi bolletta, diversamente da quanto io ed altri potevamo pensare, nel qual caso il selezionare i rifiuti non avrebbe una duplice valenza, pur rimanendo comunque una pratica molto importante cui non sottrarsi (anzi da incrementare).
A questo punto resterebbero allora da comprendere le ragioni che portano alla diversa spesa pro-capite che pare esistere tra l’uno e altro Comune, stando allo schema ripreso dall’articolo in questione, capire cioè se siano ad es. ascrivibili a maggiori percorrenze chilometriche nell’un caso rispetto ad altro, e potrebbe essere inoltre interessante sapere se incida o meno il tipo di raccolta (porta a porta rispetto al tradizionale, e viceversa).
La risposta non può che venire dagli Organi preposti alla materia, intesi nel loro insieme, ma il poter avere ragguagli in merito non mi parrebbe cosa irrilevante, vista la portata dell’argomento destinata verosimilmente a crescere nel tempo, e perché il tirare una qualche “somma” può forse orientare meglio le scelte dei “decisori”, in una coi nostri comportamenti, ed auspico pertanto che il predetto articolo non abbia a restare “lettera morta”.
P.B.