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Villa Minozzo, si costituisce il movimento civico “Sì uniti”

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Nei giorni scorsi, esattamente il 6 settembre scorso, un gruppo di persone si è riunito a Villa Minozzo ed ha convenuto sulla necessità di costituire un “movimento civico indipendente” denominato “Sì-Uniti” ed in questi giorni sono in corso le pratiche per renderlo operativo.

La sua finalità, come da statuto, è quella di "tutelare e salvaguardare gli spazi di democrazia e rappresentare tutti i cittadini, coinvolgendoli nelle proposte, nelle scelte, nella ricerca di soluzioni. Tutto ciò finalizzato a migliorare le condizioni di vita, di coesione sociale, ambientale, della cultura e del sapere, ponendo il cittadino quale riferimento delle scelte pubbliche”.

"Siamo convinti - dicono i promotori - che il nostro movimento possa rappresentare un’opportunità per quanti intendono contribuire a migliorare le politiche verso i nostri territori ed aprire, nel contempo, spazi reali d’impegno e confronto, in particolare per i giovani".

Entro il mese di ottobre si terrà una pubblica assemblea in cui tutti gli iscritti potranno definire gli obiettivi del movimento e nominare il gruppo dirigente.

"Invitiamo chi fosse interessato ad aderire al movimento per aiutare la nostra montagna ad iscriversi telefonando al n. 331 3123289 o scrivendo all’indirizzo: [email protected].

11 COMMENTS

  1. Cosa è?
    Cosa è? E’ forse la riproposizione della lista che nel 2009 ha vinto le elezioni comunali? Se cosi fosse, non si capisce il motivo di questa costituzione in movimento, in quanto già lista civica. In quanto agli spazi, poi… O si fa quello che dice il capo… (il sindaco) o si è fuori (si rincorrono voci di gravi dissidi fra il sindaco e il consigliere delegato al bilancio). Cose già viste con la Lega nord, in un recente passato, Alessandri docet. Ma del resto per come si affrontano i problemi sul sociale, scuola, trasporti, ecc… Villa Minozzo direi che è un buon feudo leghista. Impera il motto: SI RAGIONA CON LA PANCIA E NON CON L’INTELLETTO, come del resto in buona parte del territorio nazionale.

    (Commento firmato)

  2. Sì uniti
    “Commento firmato”, con una buona dose di demagogia che non guasta mai (specialmente se deliziosamente anonima), chiede cosa sia il movimento civico “Sì uniti”. “Sì uniti” nasce dall’esperienza amministrativa della lista che nel 2009 ha vinto le elezioni comunali di Villa Minozzo, con la speranza di interessare quanti più cittadini possibile senza vincoli di residenza. Il movimento nasce, per la montagna, come risposta ad una politica di lento soffocamento della montagna. Il fiorire di movimenti civici degli ultimi tempi (presenti pressoché ovunque su scala provinciale) è evidentemente la risposta concreta ad un modo di amministrare le risorse pubbliche che non incontra più i bisogni dei cittadini; l’incapacità di prenderne atto delle forze politiche porta, giocoforza, alla necessità di imboccare vie alternative. La provocazione relativa al “feudo leghista”, puramente strumentale ma non per questo poco sfruttata, mi sembra un esempio lampante della chiusura mentale di determinati soggetti forse un po’ troppo interessati (e, magari, proprio per questo anonimi?) al mantenimento dei soliti centri di potere per interessi che, forse, non riguardano necessariamente la collettività. Chissà quale mano anonima ha vergato queste righe di inchiostro digitale, attaccando prima ancora di conoscere.
    Personalmente invito chiunque voglia davvero avere delucidazioni (e non finga di volerne per poi avere il pretesto per avviare polemiche preventive) ad interessarsi presso gli indirizzi specificati: non penso che la possibilità di un’alternativa propositiva alla gestione “partitica” delle risorse interessi solo una minoranza dei montanari.

    (Giuliano Gabrini)


  3. Se il gruppo “Sì uniti” è nato per appoggiare la lista civica alle elezioni del 2009 e doveva essere contrario a qualsiasi forma di politica, come mai ora vuol diventare un movimento tipo movimento 5 stelle (a sfondo politico)?

    (Commento firmato)


  4. Per prima cosa, “Sì uniti” non nasce per appoggiare nessuno. Il nucleo costituente è formato da soggetti di diverse estrazioni, con una significativa componente appartenente alla lista civica “Sì uniti”; le finalità, in estrema sintesi, sono quelle illustrate nell’articolo. La frase “contrario a qualsiasi forma di politica” mi pare quantomeno grottesca: se le persone della lista civica prima e del movimento poi fossero contrarie a qualsiasi forma di politica, probabilmente non avrebbero nemmeno tentato queste due strade. Forse confonde il “politico” con il “partitico”?

    (Giuliano Gabrini)

  5. Sbaglio o…
    Gent. Sig. Gabrini, mi corregga se sbaglio, ma non più tardi di questa primavera il gruppo “Sì uniti” con volantinaggi e manifesti invitava la gente a non recarsi alle urne per le elezioni regionali e provinciali (sbaglio o l’attuale amministrazione è stata eletta democraticamente)? Ora si costituisce in movimento politico, cose è cammbiato? La democrazia la si esprime con il voto, con la scelta (qualsiasi scelta di qualsiasi partito politico o movimento), non con la negazione e l’invito alla diserzione delle urne. Proponete un programma di governo e di indirizzo politico serio alternativo a quanto fatto sino ad ora (e non semplici slogan) realizzabile, altrimenti, mi dispiace dirlo, è solo un movimento che si accoda ad altri che strillano tanto contro il sistema, poi sono al governo regionale (grillini) e concludono poco.

    (Commento firmato)

  6. Ancora inesattezze
    Premetto che la risposta sarebbe molto più semplice se potessi copiare integralmente qui il documento; spero che @CRedacon#C mi conceda di citarne alcuni stralci, nonostante abbia optato per la non-pubblicazione dello stesso a tempo debito (scelta a mio parere discutibile ma assolutamente legittima, voglio precisare). Il volantino riportava, tra le altre, le seguenti frasi: “[…] A livello locale assistiamo, ad esempio, ad una situazione di totale disinteresse di tutte le forze politiche per la nostra montagna: la mancanza di progetti per il suo sviluppo e il declassamento previsto dalla finanziaria lo dimostrano. In questa situazione il gruppo “Sì-Uniti” non si riconosce in nessuna candidatura e men che meno in programmi senza progetti concreti e fattibili a sostegno dei nostri territori. I candidati oggi, prima di tutto, sono espressione di una scelta calata dall’alto mentre, al contrario, la Democrazia, quella conquistata, sta scomparendo dietro a tutti i meccanismi partitici. Il diritto al voto è garantito dalla Costituzione e in esso ci riconosciamo perché Democrazia significa potere del popolo, esercitato dal popolo e per il popolo, nell’interesse di quest’ultimo. […] Il gruppo “SI-UNITI” crede fermamente nella politica che guarda ai problemi della gente e si impegnerà a portare avanti questo nuovo modo di amministrare che ci ha identificato sin dall’inizio del nostro mandato”. Non si parla di “non recarsi alle urne” (ed infatti, all’interno del gruppo, vi è chi lo ha fatto e chi si è astenuto), ma di candidature imposte dall’alto sulla base di meccanismi di gestione partitici e non sulla base di programmi concreti ed utili. Personalmente mi sono astenuto (anche, in verità, per impegni universitari che mi hanno impedito la presenza fisica in quei giorni), come è lecito fare in democrazia. Ma la mia astensione fisica non ha nulla a che vedere con il messaggio del volantino, che non ne specificava il bisogno in nessun campo: astenersi dall’esprimere un giudizio/sostegno (come richiesto al gruppo da più politici di diversi schieramenti) non è caldeggiare la diserzione delle urne. La democrazia aperta, prima che con il voto, si compie con le libertà di parola e di pensiero: se così non fosse, per fare un esempio sciocco, si dovrebbero rastrellare gli anarchici casa per casa.
    Concludo dicendo che, per quanto mi faccia piacere esternare pubblicamente quello che penso, le discussioni educate e possibilmente edificanti si svolgono tra due soggetti chiari ed identificabili. Io scriverò il mio nome in coda a questo commento, come ho fatto negli altri: spero possa fare altrettanto (o possiate, se diversi “commenti fimati” si sono alternati nel commentare) in caso avesse voglia di replicare nuovamente.
    Cordialmente.

    (Giuliano Gabrini)


  7. Sig. Gabrini, potrebbe essere considerata democrazia “concedere” ad una persona
    la possibilità di terminare il proprio commento con la dicitura “commento firmato o anonimo”? Non ha scritto forse lei che democrazia significa libertà di parola e di pensiero? E le sembra democrazia che la popolazione possa esprimere il proprio pensiero attraverso un voto o è meglio indurla con qualsiasi mezzo a non andare alle urne?

    (Commento firmato)

  8. Commento firmato
    Quando una persona esprime le proprie idee nascondendo la propria identità una motivazione ci deve pure essere. Nessuno nega la legittimità di questo comportamento, però ognuno di noi si porta appresso la propria storia e da questa deriva la propria credibilità. Es.: un trattato sulla giustizia e sulla mafia con firma Giovanni Falcone ha la stessa credibilità del medesimo trattato con firma Toto Riina? Comunque continua pure a scrivere il tuo pensiero nascondendo il tuo viso.
    Saluti.

    (c.c.)

  9. Democrazia
    Siamo passati ad analizzare questioni di lana caprina, insomma! Ovviamente in democrazia è possibile utilizzare pseudonimi ed anonimato; questo non implica, però, che farlo sia eticamente ineccepibile e corretto nei confronti degli interlocutori. Attaccare restando anonimi è semplicissimo, firmare il proprio scritto prendendosi pubblicamente la responsabilità del proprio pensiero è un altro paio di maniche. Riguardo al suo “indurla con qualsiasi mezzo a non andare alle urne”, sinceramente, non so come risponderle: non capisco dove voglia andare a parare, dato che mi pare di aver già risposto alla stessa domanda con il commento precedente.
    Un saluto.

    (Giuliano Gabrini)