“E noi, con le nostre mani, la nostra volontà e il nostro cuore, ci saremo. Entreremo in punta di piedi tra il dolore, la sofferenza, la paura e la disperazione di chi in pochi minuti, ha visto letteralmente scorrere via un pezzo della loro vita. Con l'umile proposito di regalare anche solo un pizzico di aiuto....partiamo! ”.
Così scrive Stefania Bagni su Facebook, prima di partire la scorsa notte, 15 settembre, per Ostra, insieme ai sedici volontari reggiani che partecipano alle attività di soccorso Un nubifragio ha colpito e devasto parte delle province di Pesaro, Urbino e Ancona, nelle Marche.
Stefania, reggiana, fa parte del Gruppo Volontari Protezione Civile Carpineti da due anni ed è stata la prima volontaria a dare immediata disponibilità. Fa parte del gruppo idrogeologico. Frequenta la magistrale in Scienze geologiche applicate alla sostenibilità ambientale a Parma, è un’educatrice per il sostegno e l’integrazione scolastica alla scuola Besenzi di Reggio Emilia.
L’abbiamo raggiunta al telefono e siamo riusciti a farle qualche domanda.
Dall’Emilia-Romagna è partito un primo nucleo di valutazione, con due funzionari dell’ Agenzia e due volontari e si sta organizzando l’avvio di una colonna mobile, con una ventina di mezzi e circa 60 volontari; tu fai parte dei 16 volontari reggiani che hanno immediatamente riposto all’appello.
Sì, non ci ho pensato due volte. Ho molto caro il ‘territorio’, tanto che ho dedicato la mia formazione alle emergenze idrogeologiche. Con la giusta ed adeguata formazione e le conoscenze ‘teoriche’ spero di essere utile. E poi, sono particolarmente legata a questi posti, qui poi, risiedono anche alcuni miei parenti. Ma, in particolare, è stato mio figlio più piccolo di 8 anni a dirmi di andare ad aiutare le persone; e mi ha detto altrettanto mia figlia più grande che vive in Svizzera col compagno e il mio nipotino.
Stefania tu, infatti, hai una famiglia, come hanno preso questa tua decisione.
Mio marito è rimasto ad accudire i nostri figli, posso contare sul suo appoggio. Loro sanno quanto sia importante poter dare il mio contributo. Mia figlia di 16 anni mi ha anche scritto una lettera che ha concluso scrivendo ‘sei un grande esempio ma torna presto’.
Quando siete arrivati a Ostra, qual è la prima cosa che hai pensato?
Appena usciti dall’autostrada mi sono resa conto della tragedia immane che sta colpendo queste persone. Come puoi immaginare, c’è tanta sofferenza. Leggi la paura e il dolore sul volto delle persone. La situazione è difficile. Tragica.
Cosa avete fatto oggi?
Abbiamo bonificato una cantina vinicola e liberato un garage da fango e acqua. Lavoriamo insieme ad altre associazioni, ai Vigili del Fuoco, alle forze dell’ordine. E’ un lavoro organizzato e ben strutturato: non c’è tempo da perdere.
A parte la tragedia, c'è qualcosa che ti ha colpita in particolare?
Qui siamo poche donne, da Reggio sono solo io e mi sono sentita chiamare in tanti modi, con nomi diversi dal mio, ma quello che mi ha inorgoglito è stato quando qualcuno ha detto: ‘la signorina volontaria’.
Perché?
Io sono qui per aiutare le persone. L’idea di essere una ‘risorsa’, di far qualcosa nel mio piccolo mi riempie l’anima.
Anche il sindaco di Carpineti, Tiziano Borghi ha espresso la solidarietà della comunità carpinetana al popolo marchigiano: “Siamo vicini ai cittadini delle Marche per i danni e i dolori subiti. Per il momento in attesa di una organizzazione per interventi che richiedono più tempo, il Gruppo comunale di protezione civile di Carpineti partecipa nella prima colonna dei soccorsi partita ieri con un proprio volontario che ringrazio per la veloce disponibilità”.
“Possiamo dire che i nostri volontari prontamente hanno risposto all'appello – afferma Rita Bacchi Pessina coordinatrice del Gruppo - al momento è partita Stefania, nel giro di 2 ore dall'appello. Possiamo dire che siamo orgogliosi dei nostri volontari e del senso del dovere e di solidarietà che, anche in questa occasione, non hanno fatto mancare”.
Anche noi siamo molto orgogliosi di voi !
Robbi