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Roberto e la banda. Un piccolo record

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Una cosa non la si sa. Il casindese Roberto Sassi lo si conosce più per la sua plurigenerazionale attività di officina meccanica per trattori in quel di Casina, oppure per la sua presenza da polistrumentista nella banda? Per altro, per quanto sia un fenomeno diffuso, potrebbe essere il musicista che ha suonato nel maggior numero di bande: almeno una dozzina.

Stiamo parlando di quei complessi musicali, composti esclusivamente da strumenti a fiato o a percussione, che da oltre due secoli caratterizzano anche il nostro territorio. Composte da professionisti e non, le bande sono una delle eccellenze musicali della nostra provincia e hanno il pregio di dare significato a eventi, iniziative e, anche, commiati funebri. “Un tempo più di oggi” – spiega a Redacon il maestro Roberto Sassi che, sulle storie di una vita, ha realizzato (solo per amici, non in vendita) anche un libro a tema.

“In tanti si chiedono in che banda suono – ha scritto Roberto in uno dei suoi racconti - , e tutti danno una risposta diversa: perché mai? C'è chi dice che io suoni con la banda di Felina, altri con quella di Albinea, oppure affermano, convinti, che io suoni con la banda di Marmirolo, mentre altri dicono di avermi visto parecchie volte suonare con la banda di Cavola. C'è chi spergiura che io suoni anche con la banda di Viano, chi con quella di Villa Minozzo, e chi afferma con sicurezza che io suoni con la banda di Bibbiano-Montecchio”.

“Non solo – prosegue Roberto -! Alcuni sono sicuri di avermi visto tra le fila della banda cittadina di Modena. Allora: in che banda suona Roberto? La risposta più esauriente fu data ad Enzo Panciroli dall'impresario delle onoranze funebri Daviddi di Carpineti. Ad Enzo era morto il padre, e disse che al funerale voleva chiamare quella banda dove io suonavo. L'impresario sbuffò dicendo: ‘Non si preoccupi, perché tanto Sassi lo vediamo suonare con tutte le bande!’”.

Quindi Roberto racconta da dove è partito.

“Ritornando alle origini, feci il militare nell'Aeronautica, e suonavo nella banda. Dopo il congedo suonai fisso nella banda di Felina, aiutando molte volte anche la banda di Cavola. Poi venni chiamato a Marmirolo, e di lì non riuscii più a staccarmi: la banda aveva molto bisogno, e mi chiesero di assumerne la direzione. Con l'inserimento di alcuni bravi componenti della banda Cittadina di Modena, la banda Santa Cecilia di Marmirolo ebbe una nuova fioritura, in un contesto di armoniosa amicizia. Oggi la banda suona molto bene, ed è stimata e ben voluta. Questo è anche il motivo per il quale sono stato visto suonare con la Cittadina di Modena: ho infatti voluto ricambiare il piacere ricevuto dai suonatori modenesi. Nel maggio del 2007 la banda di Bibbiano-Montecchio mi chiamò per svolgere due servizi nella stessa giornata, al mattino a Felina e al pomeriggio a Campegine. Da allora, quando ne necessitavano, continuarono ad invitarmi a suonare il bombardino, fin quando un giorno, a Barco, si trovarono in difficoltà perché mancava il suonatore della grancassa. Io, per trarli dall'impaccio, mi proposi di suonarla, in quanto me ne ritenevo in grado. Da quella volta, tutte le volte che mi chiama, la banda di Bibbiano vuole sempre che suoni la grancassa. Alla mia porta vennero infine a bussare gli amici della banda di Albinea, ai quali serviva un contraccanto nell'organico. Per farla breve, sono già tre anni che mi chiamano per ogni servizio, ed ora che il loro Maestro Gianni Benassi si è ammalato, la direzione della banda è momentaneamente passata a me. Con le bande di Villa Minozzo e di Viano ho suonato occasionalmente, e per loro nutro tanta stima ed amicizia”.

Le motivazioni?

“Essere componente della banda vuol dire essere inserito in un contesto musicale al servizio della gente che ti ama e ti apprezza. Vuol dire anche partecipare ai momenti di gioia e di dolore di una comunità, e avere amicizie umane nelle quali si comunica direttamente, senza l'ausilio dei social network...”

Roberto ha un desiderio che rivela simpaticamente agli amici.

“Quando lascerò queste mie spoglie mortali, è mio desiderio essere accompagnato al cimitero dalle note della banda, che mi è sempre piaciuta, e alla quale ho dedicato tanto tempo della mia vita”.