Si alimenta la polemica sulla mancata riapertura del Punto nascita a Castelnovo ne’ Monti, dopo la pubblicazione da parte del Comitato Salviamo le cicogne del piano di fattibilità che il presidente Bonaccini ha commissionato all’Asl.
Sulla dibattuta questione arrivano le dichiarazioni di Maria Cristina Bettini, attivista di Dinamo e Salviamo l'ospedale di Pavullo: “Dov'era Paolo Ruffini quando il Comitato Dinamo Castelnovo ne' Monti e Salviamo l'ospedale di Pavullo, in sede Ministeriale col dottor Boni, stimato professionista, avanzavano l'istanza di riapertura dei Punti nascita con dati tecnici oggettivi e in ottemperanza alla normativa già esistente per la montagna DM.11112015?”
Bettini interviene dopo la replica che il coordinatore del PD della montagna ha fatto in merito alle dichiarazioni del dottor Carlo Boni, capogruppo di maggioranza in Consiglio comunale a Castelnovo Monti e consigliere delegato alla sanità che critica alcune basi di questo Piano, obiettando la mancata realizzazione di promesse di riapertura più volte ribadite a livello regionale negli ultimi mesi.
Ruffini nel suo intervento sostiene, tra le altre cose, “che il punto nascite verrà riaperto quando il Ministero approverà la richiesta e il protocollo che la Regione ha proposto. La riapertura avverrà in modo ordinato dopo che la pandemia sarà terminata e garantendo massima sicurezza per le mamme e i bambini”.
“Buttarla in caciara politica – sostiene Maria Cristina Bettini - è un'arma distrattiva usata da chi ha difficoltà ad entrare nel merito della materia. Non siamo a disconoscere le eccellenze di una Regione ma a batterci per una Sanità equa in territori geograficamente analoghi e in presidi ospedalieri di pari livello. L' Ospedale di Castelnovo ne' Monti come quello di Pavullo, in provincia di Modena, non hanno perso solo un Punto nascita ma hanno ‘subito’ il taglio del ginecologo h24, figura mantenuta invece a Porretta Terme e Borgotaro".
“A Mirandola - continua - si mantiene attivo un punto nascita con meno di 500 parti annui senza deroga biennale (la precedente è scaduta nel 2019) indicendo addirittura una gara a procedura aperta in un unico lotto per la fornitura temporanea in via d'urgenza di servizi ospedalieri di ostetricia e ginecologia. Allora quando si vuole lo si trova il personale facendo ricorso anche al personale, imitando quel modello lombardo che qualcuno va disdegnando".
“Considerato che il Comitato Percorso Nascita nazionale deve esprimere il proprio parere consultivo - conclude Bettini - entro novanta giorni dal ricevimento della richiesta di deroga, quale attivista del Comitato Dinamo Castelnovo ne' Monti, il 18 luglio 2022 via PEC ho fatto richiesta di accesso agli atti sia al Ministero della Salute che alla Regione Emilia Romagna, per conoscere in che data sia stata formalizzata dall'assessore alle Politiche per la Salute Raffaele Donini, la ‘nuova richiesta di deroga' per il Punto nascita di Castelnovo ne' Monti. Carta canta, tutto il resto è pura demagogia”.