Dopo lo stop a causa della pandemia l'Appennino pullula di turisti eppure uno degli impianti di risalita più importanti resta chiuso: la seggiovia di Febbio. La società di gestione dell'impianto, La Contessa, affida a Facebook il suo comunicato sulla chiusura per tutta la stagione estiva.
Un lungo post in cui si scusano con l'attuale amministrazione comunale che ha partecipato attivamente ed economicamente agli investimenti, con la Regione Emilia Romagna per non aver fatto fruttare i contributi concessi e con gli utenti che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno.
Quella della comunicazione ‘social’ è stata anche occasione per fare chiarezza sullo stato delle cose.
“La seggiovia 1500 era in scadenza di revisione generale senza la quale non poteva aprire, - si legge - i lavori hanno richiesto ingenti somme di denaro e importanti iter autorizzativi iniziati nel settembre 2021. Il 19 Luglio è arrivato il NOT per la sostituzione dell'azionamento elettrico, ma siamo ancora in attesa dell'approvazione del progetto di revisione. A questo dovrà obbligatoriamente seguire la visita di ispezione da parte dell'ente di sorveglianza che in questo caso dovrà uscire con più funzionari, così da formare una commissione di verifica”.
“A quanto sopra – continua - si è aggiunta la difficoltà del periodo, nell'approvvigionamento dei materiali di ricambio. È inutile sottolineare ancora una volta come la sicurezza tecnica sia prioritaria anche a fronte di perdite economiche dovute alla chiusura forzata. In questo stato di incertezza abbiamo ritenuto corretto e rispettoso non prendere impegni con il personale che avrebbe dovuto lavorare con noi quest'estate. Siamo fiduciosi che la parte obiettiva e ragionevole prevalga, come è sempre stato, su quella polemica e faziosa.”
Un triste epilogo per una diatriba che si trascina da tempo tra la società la contessa e gli usi civici di Febbio l’ente proprietario degli impianti, che lo scorso anno è stato commissariato dall'amministrazione comunale. (mettere link https://www.redacon.it/2022/02/06/febbio-scontro-comune-usi-civici-davanti-al-tar-di-parma/ )
È proprio nel periodo estivo che le seggiovie di Febbio hanno maggiore affluenza rendendo l'accesso alla vetta del Cusna alla portata dei tanti turisti che vogliono fruire dei numerosi percorsi verso i rifugi ed è per questo motivo che al post sono seguiti commenti contrariati da parte di turisti e cittadini.
Si rimprovera il ritardo nella comunicazione, arrivato ormai a fine luglio, ma soprattutto la mancanza di valorizzazione per un territorio che ha da offrire tanto.
Io ho una casa a febbio in vendita e non riesco a vendere ….poi chi legge queste notizie va sicuramente da un altra parte che schifo……
Edi ferretti incerti