I consiglieri regionali della Lega, Gabriele Delmonte e Maura Catellani commentano l’approvazione in Conferenza Stato Regioni dello schema di decreto per la progettazione di infrastrutture idriche che prevede di destinare all’Autorità distrettuale di bacino del Po 9,5 milioni di euro di cui 3,5 milioni individuati specificamente per la diga di Vetto.
“Un passaggio importante - affermano i due consiglieri - e atteso che dovrebbe consentire di accelerare i tempi per la realizzazione dell’opera. L’auspicio è che il testo del decreto sia firmato dal Ministro in tempi brevissimi e che entro pochi mesi si possa avere un progetto per la diga con il quale poter completare rapidamente l’iter per la sua realizzazione”.
“Purtroppo siamo in clamoroso ritardo su questa come su altre opere finalizzate alla preservazione idrica che ci avrebbero consentito di affrontare meglio l’attuale emergenza siccità, senza precedenti ma comunque prevedibile visti gli andamenti climatici degli ultimi due decenni – proseguono i leghisti – Ora non c’è più tempo da perdere: quanto prima va elaborato un progetto adeguato per usi plurimi e velocizzato tutto l’iter amministrativo ed autorizzatorio”.
“La gravità della siccità che stiamo vivendo in questi giorni - concludono - dovrebbe far riflettere sulle aumentate esigenze di preservazione idrica e quindi su una maggiore capienza dello stesso invaso. A questo riguardo sarà però importante che la Giunta regionale di Bonaccini sia molto concreta nelle sue valutazioni senza farsi attrarre dalle barriere ideologiche verso le infrastrutture che pongono alcuni membri più estremi della sua maggioranza” concludono Delmonte e Catellani.
Cecità e ostinazione totale per 70 anni , forse si partirà con la progettazione nel 2023 ! Comunque vada,scandalo NAZIONALE , violenza contro la natura,insipienza, buonsenso schiavo della becera ideologia falso-ambientalista .
Speriamo almeno si faccia presto e bene , come in altri casi è avvenuto.
Cesare
Ringrazio i Consiglieri Delmonte e Catellani per il loro impegno mirato alla realizzazione dell’invaso di Vetto o di altri invasi; grazie a loro si parla di questo argomento. Ma la loro giovane età e la loro inesperienza tecnica in fatto di Dighe, li porta a confondere “fischi con fiaschi”. I 3,5 milioni di Euro che dovrebbero essere assegnati ai Consorzi di Bonifica Emilia Centrale e Parmense sono per realizzare una “studio di fattibilità Tecnica/economica” di una diga; che non significa, ma nel modo più assoluto, che la Diga si farà. Nel progetto Marcello della Diga di Vetto, c’è un intero capitolo mirato a questo “Studio di Fattibilità Tecnico Economica”, rivisto anche nell’ultima revisione prezzi del 1996. Vi posso anticipare che nessun invaso, con capacità idrica inferiore ai 100 milioni di metri cubi, supererà questo studio; solo l’elevata produzione di energia elettrica prodotta dalla Diga di Vetto da 100 ML/mc,
consentiva ad una serie di Valutazioni tecnico economiche finanziarie delle opere ipotizzate di avere parere favorevole all’opera. Pertanto se la Regione e l’Autorità di Bacino continuano a parlare di un invaso da 27 ML/mc, lasciamo ogni speranza, questa diga non si farà mai, si spenderanno milioni di Euro e si prenderanno qualche anno di tempo per poi dichiarare che lo Studio di Fattibilità Tecnico Economica ha dato parere negativo.
Franzini Lino Presidente della Municipalità di Ramiseto
Perfettamente d’accordo con il sig. Franzini, basta chiedere gli atti del convegno sul tema Diga di Vetto, tenuto presso la sede Lions di Reggio per verificare l’opinione dei maggiori esperti del settore.
Il progetto Marcello per la diga, di cui erano già stati appaltati i lavori, poi sospesi , è risultato il migliore, basterebbe un piccolo adeguamento della normativa antisismica , per poter essere subito cantierabile.
Per favore, siamo seri , se si volesse veramente la diga , non sarebbe necessario perdere ancora tempo. Sarebbe tutto già pronto
maru
Non credo che Delmonte e la Catellani abbiano preso fischi per fiaschi, come dice Franzini, penso che siano perfettamente al corrente che uno studio di fattibilità non significa fare la diga di Vetto; penso anche che Delmonte e la Catellani sanno benissimo che un progetto di una diga non si può avere in alcuni mesi, come si auspicano, chiunque lo comprende. E allora perchè fanno questi annunci?, potrebbero essere dichiarazioni legate alle prossime elezioni per avere qualche consenso?; spero non sia così, sarebbe molto grave; ma i dubbi mi restano. Dichiarazioni di questo tipo me le aspetterei da Bonaccini o da Mammi
Pierluigi
Sono sconcertato dalle dichiarazioni di Delmonte e della Catellani perché non si capisce se sono d’accordo con il PD per tirarla per le lunghe o se non sanno che uno studio di fattibilità prevede tempi lunghi prima di arrivare a definire luoghi, quantitativi dell’invaso per usi plurimi e i tempi per realizzare la diga che di solito sono lunghi. Se vogliono tempi brevi avrebbero dovuto dire che i 3,5 milioni devono essere spesi per adeguare il vecchio progetto da 100 milioni di m cubi alle nuove normative che si fa in 10-12 mesi per poi partire e dopo 2 anni con la pre-diga avere gia a disposizione disposzione 10 milioni di m cubi ed avere nel 2028 la diga o lago di Vetto da100 milioni terminata. Così facendo lasciano nel dubbio gli elettori che di solito non premiano chi non ha le idee chiare
Luciano Catellani
È da tempo che sento parlare di questo invaso che porterebbe solo benefici alla nostra montagna ma c’è sempre un ma. hai nostri ecologisti nn piace guardate in tema energetico com’è messa la nostra nazione a forza di sentire i loro no .basta dobbiamo andare avanti è ora di finirla chi paga siamo noi
Borghi Massimiliano
Fare un invaso da 27 milioni di mc sull’Enza sarebbe la dimostrazione di come siamo messi a Reggio Emilia e a Parma e in questa Regione; avere l’acqua e avere una località che consente di invasarla e non realizzare una diga per trattenerla è pura follia, supera l’immaginazione. Di quei pochi voti della montagna e di quei pochi voti degli agricoltori non importa proprio nulla a nessuno. Mi risulta che l’unico che si è dato da fare a livello Romano sia Vinci di Fratelli d’Italia. Il silenzio dei sindaci della Valle dell’Enza, a partire da Vetto dovrebbe far comprendere che non abbiamo più speranze; la ripresa dei lavori della diga di Vetto farebbe tornare la Val d’Enza ai fasti di Matilde di Canossa; il loro silenzio immagino sia imposto dall’alto, altrimenti sarebbero tutti a favore e sarebbero i primi a scendere in piazza a favore della diga
Sergio
Già da quando questo progetto ha preso il via , avevo una Proposta alternativa: realizzare un invaso senza azzerare il flusso dell’acqua del fiume, realizzando ad esempio la diga sul fianco del corso attuale , oppure dividendo il corso dell’acqua in due parti . In questo modo rimarrebbe un corso d’acqua continuo seppur ridotto e al fianco un invaso con acqua da utilizzare in estate . Chi ha il coraggio di mettere le mani sul progetto iniziale e modificarlo ??Se è stato fatto il canale di Panama , penso che la mia idea non sia inverosimile… Remo B
Bellesia Remo