Riceviamo e pubblichiamo
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“Gli anni del Val Dolo” : è il titolo di un bellissimo racconto, firmato da Cesare Danilo Gigli, dato alle stampe dalla “Nuovappennino scs, di Felina (RE) e che uscirà in stampa nell’imminente mese di Luglio. Cesare Danilo Gigli, è un Ingegnere, insegnante di fisica e matematica : nato a Gazzano di Villaminozzo, da alcuni anni vive a Castelnovo né Monti e nel settembre 2020 é stato colpito da una ischemia cerebrale . “ Il 29 Settembre 2020 – scrive Gigli - mi accorsi che qualcosa non andava: la parte mancina del mio corpo non rispondeva agli ordini che le davo, l’equilibrio
scarseggiava fino a rasentare il totale immobilismo ...”
Anche se la mancata risposta - della parte sinistra in un uomo di “destra” - poteva avere una logica, Cesare e il suo medico capirono la gravità della cosa e riuscirono a ottenere un ricovero d’urgenza all’Ospedale di Montecchio Emilia.
“Nel letto d’ospedale – racconta Gigli - ebbi tutto il tempo di realizzare che ero stato toccato da una grande fortuna; la testa funzionava ancora, o meglio, era già tornata quella di prima... e durante la notte scrissi nella testa quanto messo, nero su bianco, in questo racconto”.
E il racconto di Cesare è commovente. E’ la narrazione di una passione (per il gioco del calcio), di una grande determinazione (costruire campi da calcio in alta Val Dolo) e – sopratutto – è un racconto riconoscente verso l’amicizia, lo stare insieme, il condividere.
Le cose “vere” sono quelle sincere e nascono dalla passione, dall’amicizia ; le ritrovi e ritornano anche quando la parte sinistra del tuo corpo vorrebbe non ubbidirti.
La narrazione di Cesare Gigli è un omaggio al “Val Dolo”, declinato al maschile, perché si parla di una squadra di calcio (come l’Inter, come il Milan) di un gruppo nato e radicato nella “Valle del Dolo” : dove resistere è un po’ più difficile e dove un gruppo di amici aveva costruito un campo di calcio bellissimo. Su quel campo continua a danzare, con parole e ricordi, un appassionato di calcio e di montagna. E’ l’insegnante Cesare Gigli che ci ha regalato questo racconto che parla di passione, amicizia e Valle del Dolo.
(di Renè Enzo Piccinni)
Bravissimo Cesare Danilo (devo ancora capire come dovrei chiamarti)!
Ci hai felicemente sorpresi e non vedo l’ora di leggerti, soprattutto adesso che sono tua compaesana!
Grazie della resilienza, della condivisione e della passione che credo siano multilaterali, per fortuna!
Un caro abbraccio da una tua vecchia collega
mcg