Come programmato da diversi giorni, si è svolta questa mattina a Castelnovo ne' Monti, in Municipio, la conferenza sanitaria dei sindaci del distretto dell’Appennino, alla presenza del primo cittadino del capoluogo montano Gian Luca Marconi, del sindaco di Vetto e presidente della Comunità montana Sara Garofani, del sindaco di Carpineti Nilde Montemerli, del sindaco di Busana e presidente dell’Unione dei comuni del crinale Sandro Govi, oltre ad assessori e rappresentanti di altri comuni quali Toano e Villa Minozzo. Presente anche la presidente della Provincia Sonia Masini e, per l’Ausl, la responsabile del distretto sanitario, Maria Luisa Muzzini.
Inizialmente l’incontro ha visto i partecipanti impegnati in una attenta disamina della situazione della sanità in montagna, partendo da quella sul territorio per poi passare all’ospedale Sant’Anna. La Muzzini ha fornito i dati, confortanti, sull’attività della medicina di base, dell’assistenza infermieristica domiciliare e del settore delle cure primarie, illustrando le dinamiche e l’assetto attuale che denota una buona tenuta ed una situazione di risposta attenta alle esigenze dei cittadini. Si è poi passati alle tematiche legate all’assetto dell’ospedale Sant’Anna, di stretta attualità in questi giorni: la stessa dottoressa Muzzini ha illustrato alcune importanti novità, come una nuova convenzione con il reparto di neurochirurgia del S. Maria Nuova, che effettuerà almeno una seduta operatoria al mese a Castenovo per interventi sul rachide (ernie discali, ecc.).
Sono stati poi illustrati anche i lavori da poco conclusi ed ancora in corso per l’adeguamento, la messa a norma ed il miglioramento dell’aspetto “alberghiero” dell’ospedale. E’ stata compiuta una analisi sulla situazione di tutti i reparti ed i servizi, in cui la dottoressa Muzzini ha smentito alcuni “rumors” emersi nei giorni scorsi su possibili ridimensionamenti: “Il Sant’Anna – ha spiegato - sarà invece rafforzato, sempre mantenendo la fondamentale collaborazione con il S. Maria Nuova”. Tra i dati forniti, anche quelli relativi agli accessi del pronto soccorso: il 2009 si è chiuso con 15.150 accessi, dei quali l’11% seguito da ricovero ed il 2% da trasferimento ad altro ospedale; inoltre questo periodo estivo 2010 ha segnato un incremento delle richieste di intervento. In questa ampia analisi è stato anche confermato ufficialmente che per quanto riguarda il reparto di chirurgia è stato già approvato, e sarà pubblicato a giorni, il bando per il nuovo primario, “sintomo evidente – ha proseguito la Muzzini - di un rafforzamento del reparto e non di una sua riduzione”.
Una importante convergenza tra i sindaci e l’Ausl è emersa anche per l’urologia, sulla quale si punta ad ottenere in futuro un servizio più strutturato vista anche la forte incidenza di anziani nella popolazione montana. Per quanto riguarda la cardiologia, i sindaci e la presidente della Provincia hanno ribadito come primario il mantenimento e rafforzamento del reparto, e in tal senso garanzie sono arrivate sia da un colloquio avvenuto tra il sindaco Marconi, il direttore generale dell’Azienda S. Maria Nuova Ivan Trenti e Mariella Martini, direttore generale dell’Ausl Reggio Emilia, sia dalla Muzzini: “Ci è stato ribadito – afferma Marconi - che l’Ausl reggiana punta sull’asse dell’emergenza–urgenza composto dagli ospedali di Guastalla, Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti, rilanciando il reparto castelnovese di cardiologia. Ovviamente c’è attesa per capire cosa succederà al S. Maria Nuova dopo la pensione del dottor Menozzi, ma ci è stato garantito che al di là delle scelte riguardanti l’ospedale reggiano, se vi saranno due reparti di cardiologia o uno unico, il reparto di Castelnovo sarà confermato ed anzi rafforzato, facendone un perno per i percorsi di riabilitazione che sia di richiamo provinciale ed anche regionale, come nelle intenzioni espresse anche dalla Regione alla sua costituzione negli anni ’90. Ci è stato anche confermato come non siano mai stati presi in considerazione progetti di accorpamento o fusione del reparto: è anzi emersa la volontà comune di mantenere nel Sant’Anna un servizio territoriale di alta qualità, per il quale la collaborazione con il S. Maria Nuova è essenziale”.
Sui temi della sanità in montagna è stato poi annunciato anche un incontro, già fissato per l’8 settembre, con il neo assessore regionale Carlo Lusenti, “al quale – conclude Marconi - come sindaci ed amministratori della montagna presenteremo un documento chiedendo il mantenimento delle garanzie espresse per l’asse sanitario comprendente il Sant’Anna”.
A seguire i sindaci hanno incontrato anche i volontari ed il presidente Romeo Ferrari dell’associazione di volontariato “Il cuore della montagna”, che hanno chiesto a loro volta chiarimenti e garanzie sulla tenuta dell’ospedale ed in particolare della cardiologia. A fronte di quanto emerso sul mantenimento e rafforzamento del ruolo centrale del reparto castelnovese per la riabilitazione, l’incontro, che è stato molto cordiale e collaborativo, si è concluso con l’impegno da parte degli amministratori i quali, nonostante le garanzie ottenute, terranno costantemente monitorata la loro attuazione: è stato anche deciso che si terranno nei prossimi mesi ulteriori incontri per valutare gli assetti del S. Maria Nuova e l’applicazione degli impegni presi sul Sant’Anna.
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- "Il Consiglio provinciale si pronunci sull'ospedale S. Anna" (25 agosto 2010)