(335/8257036)
San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro,
Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone
Vita parrocchiale dal 22 al 29 maggio 2022
DOMENICA 22 maggio | S. Messe. Carpineti ore 8.30 (libera intenzione) ore 11.15 (pro populo) ore 18.00 (def. Franzoni Battista e famigliari) Pontone ore 10.00 Pantano ore 10.00 |
LUNEDI’ 23 maggio | S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) |
MARTEDI’ 24 maggio | Festa di Maria Ausiliatrice S. Messa: ore 20.30 (In onore della Vergine Maria) |
MERCOLEDI’ 25 maggio | Memoria di S. Gregorio VII° Papa S. Messa: ore 10.30 (def. Frassinetti Adriana e Genitori) |
GIOVEDI 26 maggio | Memoria di S. Filippo Neri S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) |
VENERDI’ 27 maggio | S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) |
SABATO 28 maggio | Catechismo dalle ore 15.00 alle ore 16.00 S. Messe prefestive: ore 18.00 S. Donnino Velluciana ore 20.00 |
DOMENICA 29 maggio | Solennità dell’Ascensione. S. Messe. Carpineti ore 8.30 (pro populo) ore 11.15 (50°Galeotti Gianni e Lanzi Rosella) ore 18.00 (libera intenzione) Pontone ore 10.00 Pantano ore 10.00 |
Meditazione domenicale. Abitare ed essere abitati dall’amore. Le ultime parole pronunciate da Gesù (vangelo) possono essere comprese solo alla luce del rapporto di comunione esistente tra il Signore e i suoi discepoli e hanno come fine ultimo l’inabitazione di Dio nella persona e nella vita del discepolo. Le promesse dell’Antico Testamento giungono così al massimo grado di realizzazione, poiché la vicinanza a Dio non si identifica in un luogo, il tempio, ma nell’intera esistenza del discepolo, anticipazione di quella Gerusalemme celeste alla presenza di Dio e dell’Agnello (seconda lettura). Entrare nella comunione d’amore con Gesù significa osservare la sua Parola, ma senza ricadere nella visione legalistica propria del giudaismo (prima lettura). Per vivere l’unico comandamento dell’amore, il Signore ci ha donato il suo Spirito, che guida la Chiesa nelle scelte, anche le più difficili (prima lettura), affinché, attraverso la sua azione in noi, siamo inseriti nella comunione d’amore della Trinità.
Auguri ali sposi. Oggi, domenica 22 maggio alle ore 11.00 nella chiesa Abbaziale di Marola, Incerti Fabrizio e Faccini Lena celebreranno il Sacramento del loro Matrimonio. Carissimi Lena e Fabrizio, da tanti anni vi conoscete e avete sperimentato la vita di coppia, ora avete deciso di diventare famiglia sotto lo sguardo amorevole di Gesù, al quale chiedete di suggellare col sacramento del matrimonio il vostro amore. Vi siete preparati con impegno e serietà per motivare la vostra scelta di fede, sono felice di assistere al vostro sì d’amore e benedire la vostra unione. Si diventa famiglia ripartendo giorno dopo giorno, tappa dopo tappa, facendo a gara a chi è più gentile, più disponibile, più altruista. Il segreto di una coppia felice è continuare a fare gli innamorati, ve lo auguro con tutto il cuore. La Vergine Maria, regina delle famiglie, vi sia madre dolcissima. Felicitazioni!
Ricordiamo i nostri morti. Croci Andrea di anni 73 deceduto a Reggio Emilia il 10 maggio. La notizia del suo ricovero in ospedale in breve tempo è giunta a conoscenza di tanti perché tanti conoscevano Andrea, lo stimavano e lo apprezzavano, soprattutto per il volontariato nella Croce Rossa, nella Protezione civile, nel Gruppo alpini e, non ultimo, nella nostra Unità pastorale, in particolare nella cura della Parrocchia di Poiago. Inizialmente, sembrava una infiammazione ma purtroppo si è rivelata una cosa molto più grave. Da subito, la moglie Zita, che non lo ha mai abbandonato e che quotidianamente col figlio Luca si recava in ospedale, ha chiesto preghiere per la guarigione e per dar loro la forza di affrontare una prova così grande. Sono stati cinquanta giorni di sofferenza che Andrea ha vissuto con dignità insieme alla sua famiglia, nella speranza di poter uscire da quel tunnel. Purtroppo, il male ha prevalso sulla sua tenacia e sulla sua lotta per vivere. Si è spento con accanto la sposa e il figlio e la notizia del suo trapasso ha generato in tanti sincero cordoglio. Andrea è stato volontario fino in fondo: i suoi familiari hanno permesso che si compisse su di lui l’autopsia per ricercare le cause e trarre informazioni utili per le future cure. Le varie associazioni hanno sentito il dovere di esprimere, con diversi scritti, il rispetto e l’onore che gli si deve. La sua camere ardente è stata la chiesetta di Poiago da lui tanto amata e curata e tantissimi in quel luogo sacro, hanno voluto rendergli omaggio, ascoltando dalla viva voce di Zita e di Luca il racconto dell’esperienza dolorosa e costatando, come gli stessi hanno detto, la forza che deriva dalla preghiera e dalla fede. La messa di commiato l’abbiamo celebrata nella chiesa di Maria Ausiliatrice, dove ogni domenica Andrea santificava la festa. Erano presenti le varie associazioni, il gonfalone comunale e tanti amici e conoscenti che hanno voluto dimostrare vicinanza e affetto ai suoi familiari. Ho scelto il brano di Vangelo del chicco di grano caduto in terra, che muore e porta frutto, perché ho ritenuto che fosse l’immagine più consona per ricordarlo. Al termine della celebrazione animata dai canti del coro parrocchiale, si sono susseguiti diversi interventi tra i quali una lettera-preghiera scritta dalla moglie Zita che si può sintetizzare con questa frase: “Io prego per te e tu prega per me…”; si sono poi lette le preghiere dell’alpino e del volontario della Croce Rossa e le note del canto “Signore delle cime” hanno creato un’atmosfera di commozione e di sincera nostalgia. Le sue ceneri saranno deposte nel cimitero di S.Prospero, dove riposano il papà e la mamma. Grazie Andrea per la tua testimonianza cristiana, sostieni la tua famiglia che ha dato prova di fede e di speranza. A loro rinnoviamo le nostre umane e cristiane condoglianze.
Offerte ricevute. Per il battesimo di Cavalieri Sofia, i genitori per la chiesa. Pigoni Piero per la parrocchia. Rossi Ornella per la chiesa. In memoria di Croci Andrea, Gualandri Egidio per la chiesa di Poiago. Gli sposi Fabrizio e Lena per la parrocchia di S. Donnino. A tutti Grazie!
Gesù, nel rivolgere le sue parole di addio ai discepoli, li assicura della sua presenza e della sua pace, che saranno garantite dal dono dello Spirito. E’ per tale dono, che vale anche per noi, che possiamo oggi continuare a conoscere il Cristo e ascoltare la sua parola.