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Dal 1 al 22 maggio il Centro Laudato Sì di Bismantova ospiterà i disegni di Ermanio Isarco Beretti

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Dal 1 al 22 maggio al Centro Laudato Sì, saranno esposti disegni e installazioni di Ermanio Isarco Beretti. L’artista e studioso di erbe, con l’ironia che lo contraddistingue, propone opere legate al mondo delle erbe, la coscienza di come esse siano nostre alleate, abitanti silenziosi e parte indiscussa del Creato.

L’esposizione “Erbe Sante … Sante Erbe”,  è il secondo dei tre appuntamenti previsti nell’ambito della mostra “Storie di sacra natura”, ideata da Simona Sentieri: un nuovo percorso espositivo e naturalistico, organizzato da Legambiente Appennino, in collaborazione con diversi artisti, Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano e Comune di Castelnovo ne’ Monti, la mostra è ospitata presso questo suggestivo spazio realizzato a ridosso dell’eremo benedettino.

Conosciamo più da vicino l’artista Beretti.

Nato a Spigone di Vetto vive a Pianezzo dove coltiva erbe aromatiche, disegna e intrattiene gli amici nel suo giardino artistico, tra interpretazioni di sedie che scappano o che riposano che dialogano con il mondo naturale circostante e le sue erbe. Nel suo atelier si apre una visione del mondo ironico, tra Baroni rossi e allegorie tra la favola e la denuncia di un mondo perduto e immaginario.

Diplomato all'accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Comincia la sua produzione pittorica nel 1979. ricerche di formule geometriche ed elementari, sottolineate dal neon le cui notevoli dimensioni indicano una tensione a coinvolgere lo spaio circostante. Negli anni seguenti ritorna al lavoro pittorico sempre coinvolgendo agenti esterni come neon e dettagli della storia dell'arte.

Nel 1980 inizia a eliminare lo spazio centrale dei suoi lavori con aperture ovali esprimendosi in pittura e disegno di chiaro tratto metafisico. Così catapultato nel passato cerca nel segno dei tempi e nelle mode che cambiano l'autentico, il genuino. Anche e soprattutto di non prendersi troppo sul serio.

Molte sono le sue mostre personali da Reggio Emilia e Milano. Hanno scritto di lui critici come Gianolio e il suo nome e le sue opere sono state su edizioni di stampa importanti insieme a Crispoldi e Corrado Costa, in Finestre colorate al di là del muro in mostra a Reggio Emilia 1996. ha costruito il Museo Tattile a Poiago, un luogo che col gioco si compie un gesto serio, quello di toccare.

E' stato anche ideatore e promotore per diverse edizioni di Arteumanze, sentieri di umana natura coinvolgendo diversi artisti con installazioni in natura a cielo aperto nel nostro territorio e altrove... è considerato un vero e proprio punto di riferimento per le illustrazioni della nostra Biblioteca Comunale.

Il gioco in questo artista è sempre presente come un antidoto contro la miseria intellettuale e la pochezza umana.