Home Diocesi ne' Monti “Il popolo di Dio: uno, senza confini e senza numero” su questo...

“Il popolo di Dio: uno, senza confini e senza numero” su questo argomento verte la riflessione settimanale di monsignor Guiscardo Mercati

95
0

UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

 San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro,

Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 08 al 15 maggio 2022

DOMENICA

08 maggio

59 Giornata di Preghiera per le Vocazioni

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (pro populo) ore 11.15 (def. Croci Ida, Almeo e Zeffirino)

ore 18.00 (def. Paolani Emilio)     Pontone  ore 10.00     Pantano ore 10.00

LUNEDI’

09 maggio

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

MARTEDI’

10 maggio

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)
MERCOLEDI’

11 maggio

S. Messa: ore 10.30 (def. Mercati Omero, Ines e Piera)                                              
GIOVEDI

12 maggio

S. Messa: ore 18.00 (per i defunti di Mercati Giovanni)
VENERDI’

13 maggio

Madonna di Fatima ore 20,30 santuario della Pietra.

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione)

SABATO

14 maggio

Catechismo dalle ore 15.00 alle ore 16.00

S. Messe prefestive: ore 18.00 S. Donnino    Velluciana ore 20.00

DOMENICA

15 maggio

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (libera intenzione) ore 11.15 (pro populo)

ore 18.00 (def. Valcavi Enos)   Pontone  ore 10.00     Pantano ore 10.00

 

Meditazione domenicale. Il popolo di Dio: uno, senza confini e senza numero. Con il primo viaggio missionario di Paolo ha inizio la grande avventura della Parola, destinata a raggiungere tutte le genti, fino agli estremi confini della terra (prima lettura). Nella sinagoga di Antiochia, si manifesta il piano divino di salvezza: l’indurimento del cuore di Israele diviene ora occasione per aprire nuove strade all’annuncio del vangelo. Il realizzarsi del progetto di Dio è accompagnato dalla gioia della persecuzione, che è sigillo dell’agire dello Spirito Santo nei missionari. Infatti essi sono chiamati a donare la vita, come Gesù pastore buono (vangelo) che dà la vita per le pecore. Tuttavia, il gregge appartiene al Padre che lo tiene saldamente nella sua mano e lo custodisce da ogni male. Così, la visione dell’Apocalisse (seconda lettura) di una moltitudine radunata presso il trono di Dio, ci fa contemplare la realtà ultima della nostra appartenenza a lui, come suo popolo santo.

 

Domenica 08 maggio 2022, in occasione della 59a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, la Chiesa ci richiama in modo particolare a intendere la vita come una chiamata di Dio, una risposta grata all’amore di Dio che sempre ci precede. L’Ufficio della Conferenza Episcopale Italiana per la pastorale delle vocazioni ci stimola a interpretare la vita come vocazione nel senso di un appello a “Fare la storia”, come ad assecondare quella misteriosa azione dello Spirito che tesse le fila della vicenda comunitaria e personale. Non da soli, ma in una fraterna e umana connessione che pandemia e guerra ci risvegliano, siamo chiamati a costruire e disegnare l’esistenza docili allo Spirito. Accogliamo il messaggio particolare di Papa Francesco, che nella esortazione post-sinodale Christus Vivit a più riprese ha incoraggiato i giovani: “Lasciate sbocciare i vostri sogni, prendete decisioni”. Invitiamo ogni comunità alla preghiera per le vocazioni. Sono diversi i modi attraverso i quali è possibile servire il Signore e la Chiesa: la via del matrimonio coinvolge ad essere segno dell’amore fedele e fecondo di Cristo; la via della speciale consacrazione fa camminare uomini e donne in un legame di totale ed intima appartenenza al Signore. I giovani attraversano un tempo di grazia per riconoscere, interpretare e scegliere la maniera più affascinante di vivere la propria identità di figli amati da Dio Padre.

 

Festa della mamma in Italia. La festa ha origine nel 1956, a opera del senatore e sindaco di Bordighera Raul Zaccari, come occasione commerciale. Fu infatti ideata in collaborazione con Giacomo Pallanca, presidente dell’Ente Fiera del Fiore di Bordighera-Vallecrosia, e prevedeva di omaggiare tutte le mamme con un mazzo di fiori. L'anno successivo fu don Otello Migliosi, parroco di Tordibetto di Assisi, a dare anche un valore religioso alla ricorrenza. Era  il 12 maggio 1957 quando il parroco decise di celebrare la mamma, incarnazione dei valori cristiani. Nel 1958 una legge istituisce la Festa della Mamma, scegliendo come data l'8 maggio. La ricorrenza ha mantenuto una data fissa fino al 2000, anno in cui è stata trasformata in una festa mobile, per dar modo alle madri di trascorrere più tempo con i propri cari. In quell'anno fu deciso che la giornata da dedicare alle mamme sarebbe stata la seconda domenica di maggio, che quest'anno coincide proprio con la sua data originaria. A tutte le mamme il nostro grazie riconoscente. Maria tenga accanto a se quelle che sono in Paradiso e vegli su quelle che hanno ancora la loro missione sulla terra.

 

La gioia di un battesimo. Oggi domenica 08 maggio alle ore 15.30, Palazzi Filippo e Branchetti Paola portano al Fonte Battesimale il loro primogenito Gioele. A nome della comunità lo accolgo con tanta gioia. È bello celebrare il sacramento della Rinascita in Cristo risorto, è la certezza che lo Spirito Santo continua a chiamare nuovi membri a far parte della Chiesa. Carissimi Paola e Filippo, vi ho conosciuti bambini e ora siete genitori, ho dialogato con voi sul valore e la scelta di battezzare la vostra Creatura e ho capito che la motivazione è riscoprire l’appartenenza cristiana e l’importanza di trasmetterne i valori. Avete scelto per vostro figlio il nome biblico di Gioele, che deriva dall’ebraico e significa: “Dio è il mio Signore” Il Signore guidi ogni passo della sua vita sin da questo giorno di festa. Possa Gesù indicagli la via Maestra e voi genitori impegnatevi a percorrerla insieme a lui. Con l’augurio che l’acqua santa che riceverà lo conservi puro, come oggi, e che lo sguardo amorevole e materno della Vergine Maria lo accompagni sempre. Felicitazioni ai genitori e benvenuto a Gioele.

 

Benedizioni pasquali alle famiglie. Come ho già avuto modo di dirvi negli avvisi parrocchiali, non passerò come tradizione a far visita a tutte le famiglie, ma soltanto a chi ne farà esplicita richiesta. Questo, in osservanza alle norme Covid.

 

Nella luce della Pasqua guardiamo a Cristo, il Pastore buono e fedele.

Ascoltiamo la sua voce, seguiamolo sulle sue vie sicure, accogliamo l’invito ad assiderci alla sua mensa.

 Lui è la guida sicura che ci rivela il Padre e ci conduce alla sua casa.