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A Cervarolo rialzata la croce per ricordare soldati italiani e tedeschi

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Il "nostro" (cioè reggiano e montanaro) consigliere regionale Fabio Filippi, del Pdl, insieme all'avvocato Luca Tadolini, del Centro studi Italia, a responsabili dell’"ufficio croci" e insieme ad altri amici, equipaggiati con scarponcini e maglioncino, ieri si sono ritrovati a Cervarolo di Villa Minozzo per "risistemare la croce profanata la scorsa settimana", come si legge in un comunicato emesso dalla segreteria di Filippi.

"La croce è dedicata ai prigionieri italiani e tedeschi uccisi il 12 aprile 1945 dai partigiani comunisti". Alla spedizione era presente anche Teodoro Sassi, figlio del martire Pietro, ingannato e ucciso assieme agli altri 21 prigionieri che avevano creduto alle promesse del commando (la doppia "m" è voluta?, ndr) partigiano. I partigiani, senza rispettare la parola data e la convenzione di Ginevra, avevano garantito ai prigionieri di aver salva la vita. Per questo i militi li seguirono senza opporre loro nessuna resistenza e all’interno del bosco vennero ammazzati".

"Questi atti di violenza - prosegue la nota - si addicono più agli animali che agli uomini. Noi non dimentichiamo i morti ammazzati nell’adempimento del loro dovere; non ci allineiamo a coloro che hanno paura. Male non fare, paura non avere!".

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5 COMMENTS


  1. Rimango impietrita a sentir parlare di “Convenzione di Ginevra”… atti di violenza che si addicono più agli animali che agli uomini… parola data… che non si dimenticano i morti ammazzati nell’adempimento del loro dovere?!?!?!?! Ma stiamo diventando tutti matti??? Vogliamo stravolgere i fatti??… Quali animali, quali doveri, quale parola data e quale convenzione???… Ma soprattutto, caro Filippi, non si dimentichi che deve ringraziare i partigiani per la libertà di cui ora gode e che gli animali erano loro (italiani e tedeschi = fascisti) in ogni azione quotidiana. Lei avrebbe bisogno di un lungo periodo in un campo di concentramento per capire la differenza.
    La scritta sopra la croce è un’offesa… Come ha potuto permettere che venisse scritta la frase “massacrati dai partigiani”… Chi erano gli animali che massacravano?? Con quale coraggio andate a mettere una croce simile a Cervarolo… Vergognatevi!!!!! E poi vi stupite se la distruggono???… Potete onorare i vostri morti senza tanta ostinazione e spettacolo da prima pagina… Fareste più bella figura!

    (Un’altra cittadina arrabbiata, nipote di un partigiano partito per la Russia e mai tornato)

  2. Per gli arrabbiati… sbagliato!!!!
    SBAGLIATO… Se siamo cittadini liberi e non siamo finiti sotto il regime della vostra amata Russia (ve lo dimenticate spesso questo concetto) di Stalin dobbiamo ringraziare PRIMA DI TUTTO gli ALLEATI (non sto a farvi l’elenco perchè penso sappiate bene chi erano) e poi i PARTIGIANI ONESTI (bianchi, eh sì c’erano anche questi, e rossi) che hanno collaborato con i primi a liberare l’Italia. Poi c’erano i PARTIGIANI DISONESTI (io li chiamerei criminali) che per scopi personali hanno pensato bene di farsi giustizia da soli seminando il terrore in giro… Faccio presente che un mio cugino è stato ucciso (meglio dire trucidato) sulla Sparavalle, ma quando leggo che nel 2010, dopo circa 65 anni dalla fine della guerra, ci sono ancora persone che ragionano come voi (userei il termine “paraocchi”) capisco che per la nostra bella Italia sarà sempre più dura!!!
    Domanda: se un vostro parente fosse uno di quelli trucidati (un fascista… mettiamo) a Cervarolo come vi sareste comportati????
    Ricordate bene che tanti partigiani hanno fatto il salto da una parte all’altra della staccionata… questa è storia.

    (Commento firmato)


  3. Ancora in questi giorni è possibile leggere un peloso “doppiopesismo” nei commenti relativi il vandalismo alla Croce per i prigionieri uccisi dai partigiani a Cervarolo. A fronte di un grave crimine di guerra (tra 19 ed i 22 prigionieri fucilati dai partigiani, i cui corpi vennero abbandonati nei pressi di Cervarolo mentre era segnalata una azione tedesca) si leggono acrobatiche prese di posizione per non esprimere una ferma condanna di una violenza compiuta da una formazione partigiana. Si chiede di guardare al futuro e di non insistere a studiare il passato: peccato che la stessa richiesta non venga formulata anche ad Anpi e storici allegati che, legittimamemte, e continuamente, rievocano stragi nazifasciste. Ovviamente non si capisce perchè si dovrebbe pensare al futuro solo quando si parla di crimini partigiani. Altri gridano alla vergogna in quanto sarebbe scandaloso parlare di crimini antifascisti visti i crimini nazifascisti: posizione ovviamente insostenibile in qualsiasi dibattito libero. Se l’antifascismo diventa giustificazione per la sopraffazione perde qualsiasi legittimazione morale ed è solo una fazione come le altre. Ecco, poi la “libertà”: “la si deve ai partigiani” -dicono costoro – quindi parlare di crimini commessi dai partigiani offende questo bene supremo. Beh, di fronte al meschino fatto di cronaca, una Croce per dei prigionieri fatta a pezzi e vergata con la scritta “W Stalin”, credo che non bisogna essere accademici di storia per sapere che non basta l’etichetta “antifascismo” per essere un “combattente della libertà”. Ancora, “strumentalizzazione politica”: ogni volta che viene svolta una iniziativa diretta alla memoria od alla ricerca storica di un crimine partigiano si grida che è una subdola azione politica. Chiedo: dietro le celebrazioni e ricerche storiche dedicate alla Resistenza costoro non vedono per caso da decenni partiti politici, esponenti politici, sigle di partito, finanziamenti, ecc., magari anche di “sinistra”? Gridate alla strumentalizzazione per il politico di sinistra che celebra, fa ricerca storica sui partigiani? Non mi sembra.
    Ultimo: il fatto storico. Essendo interessato alla ricerca storica, mi stupisce che coloro che criticano che a ricordo di vere e proprie stragi e crimini partigiani sia posta anche una semplice Croce di legno, MAI entrino nell’esame storico del fatto specifico: esempio i 19 prigionieri fucilati ad aprile 1945 sopra Cervarolo. Per giustificare questi crimini partigiani si portano la campagna di Russia, l’Olocausto, ma nessuno ci è mai venuto a dire che quello stavamo ricordando non era vero. Vi contesto quindi la faziosità e non riconosco nei Vostri discorsi una chiara condanna dei crimini di guerra, che chiaramente non sono mai commessi da una sola parte in conflitto.

    (Luca Tadolini, Centro studi Italia)