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Putin’s war on Ukrainian children. Speakeasy a cura di Nikol Muzhaqi e Martina Ghirelli

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Continua la collaborazione tra il liceo linguistico "Cattaneo Dall'Aglio" e Redacon tramite la rubrica "Speakeasy" curata direttamente dagli studenti, dell'anno scolastico 2021-2022.

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"Since February 24, scores of children have been killed in Ukraine. Many more have been injured.  And more than 1.5 million children have fled the country.”, so says the magazine Forbes. Putting this last statistic another way, on average, every day in Ukraine from the start of the war, more than 75,000 children have become refugees.  Every day. As the Russian invasion of Ukraine intensifies, children are experiencing the devastating consequences of being caught up in a war zone. These numbers are shocking, but it’s even more shocking to think that we are talking about a possible third World War in 2022. Since we haven’t dealt with a war in Europe for over 80 years, we cannot understand how many victims new military technologies could cause.

But there’s one thing that never changes when it comes to war. Those who will end up paying for the consequences are all innocent people. And children are victims in every armed conflict. This is a given. And how can a parent ever explain to a 6-year-old that he/she has to leave his/her own house, his/her toys, his/her friends, his/her school, his/her relatives? How can you explain to a child that every noise they make could be the last one? That’s not fair.

And beyond the immediate impact that war has on a child, we shouldn’t neglect the psychological consequences. It is now known that many Ukrainian mothers (those who managed to escape) had to ask for psychological support for their children, because many of them stopped talking due to shell shock. We’re not underestimating the consequences on adults, but it’s impossible for a child to understand the war. Adults do understand it and they realize that it doesn’t make any sense.

In times of crisis, parents and caregivers play a vital role in protecting children and helping them cope. But even providing the simplest acts of care to a child in an emergency can be a challenge. The advice is exactly what you might imagine: if possible, the parent or a close guardian should be by their side. Unfortunately, there are many cases where children have entirely lost their families and are now waiting to be rescued by organizations such as UNICEF. What makes us angry is that even during a disastrous situation like this one there are always people that show not a shred of mercy. An organization, Disability Rights International (DRI), has recently released a report -- "No Way Home: The Exploitation and Abuse of Children in Ukraine's Orphanages".

DRI found that children are at risk of being trafficked for sex, labor, pornography and organs in a country that is a known hub for human trafficking.

Millions of children remain in Ukraine and their future is uncertain. But there’s a way in which we can help save the lives of these innocent creatures: hosting them. It requires patience (and room of course!) to get in touch with them, but we must stop being selfish, because up to now we haven’t felt the consequences of the war: the increase in petrol prices is nothing compared to what people are suffering in Ukraine.

We know many people that have decided to host Ukrainian people (usually a mother together with her children, because men usually stay in Ukraine in order to fight) here in Castelnovo ne’ Monti, and we would like to encourage people to host them, because it could literally change their life. Think about it.

(Nikol Muzhaqi e Martina Ghirelli, 5^R)

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LA GUERRA DI PUTIN SUI BAMBINI UCRAINI

"Dal 24 febbraio, decine di bambini sono stati uccisi in Ucraina. Molti altri sono stati feriti. E più di 1,5 milioni di bambini sono fuggiti dal paese", così cita la rivista “Forbes”. Formulando quest'ultima statistica in un altro modo, in media, ogni giorno in Ucraina dall'inizio della guerra, più di 75.000 bambini sono diventati rifugiati. Ogni giorno. Mentre l'invasione russa dell'Ucraina si intensifica, i bambini stanno vivendo le devastanti conseguenze dell’essere coinvolti in una zona di guerra.

Dal momento che non vediamo una guerra in Europa da 80 anni, non ci rendiamo conto di quante vittime le nuove tecnologie militari potrebbero causare.

Ma c'è una cosa che non cambia mai quando si tratta di guerra. Coloro che finiranno per pagare le conseguenze sono tutti innocenti. E i bambini sono vittime in ogni conflitto armato. Questo è un dato di fatto.

E come può un genitore spiegare a un bambino di 6 anni che deve lasciare la sua casa, i suoi giocattoli, i suoi amici, la sua scuola, i suoi parenti. Come puoi spiegargli che ogni rumore che fa potrebbe essere l'ultimo? Questo non è giusto.

Al di là dell'impatto immediato che la guerra ha su un bambino, non dobbiamo trascurarne le conseguenze psicologiche.

È ormai noto che molte madri ucraine (quelle che sono riuscite a fuggire) hanno dovuto chiedere sostegno psicologico per i loro figli, perché molti di loro hanno smesso di parlare a causa dello shock causato dalla guerra. Non stiamo sottovalutando le conseguenze sugli adulti, ma è impossibile per un bambino capire la guerra. Gli adulti capiscono e si rendono conto che non ha alcun senso.

In tempi di crisi, genitori e tutori svolgono un ruolo vitale nel proteggere i bambini e aiutarli a far fronte alla situazione . Ma nche le cose più semplici in caso di emergenza possono essere una sfida.

Il consiglio è proprio quello che si potrebbe immaginare: se possibile, il genitore o un tutore stretto dovrebbe essere al loro fianco.

Purtroppo ci sono molti casi in cui i bambini hanno perso completamente i contatti con le loro famiglie e ora aspettano di essere salvati da organizzazioni come l'UNICEF.

Quello che ci fa arrabbiare è che anche in una situazione disastrosa come questa, ci sono sempre persone che non mostrano uno straccio di misericordia. Un'organizzazione, Disability Rights International (DRI), ha recentemente pubblicato un resoconto-- "No Way Home: The Exploitation and Abuse of Children in Ukraine’s Orphanages".

DRI ha scoperto che i bambini sono a rischio di essere trafficati per sesso, lavoro, pornografia e organi in un paese che è un centro noto per il traffico di esseri umani.

Milioni di bambini rimangono in Ucraina e il loro futuro è incerto. Ma c'è un modo in cui possiamo aiutare a salvare le vite di queste creature innocenti: ospitarle.

Ci vuole pazienza (e spazio, naturalmente!) per entrare in contatto con loro, ma dobbiamo smettere di essere egoisti, perché noi non abbiamo davvero subito le conseguenze della guerra: l'aumento dei prezzi del petrolio non è nulla rispetto a quello che la gente sta sopportando in Ucraina.

Conosciamo molte persone che hanno deciso di ospitare ucraini (di solito ospitano una madre insieme ai suoi figli, perché gli uomini devono rimanere in Ucraina per combattere) qui a Castelnovo ne’ Monti, e vorremmo incoraggiare tutti ad ospitarli, perché questo potrebbe letteralmente cambiare la loro vita.

Rifletteteci.

(Nikol Muzhaqi e Martina Ghirelli, 5^R)

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