Si torna a parlare della questione “Don Cavalletti”, a pochi giorni da quella che sembrava potesse essere una ‘tregua’.
Si è infatti da poco concluso lo stato di agitazione proclamato dai lavoratori dopo l'incontro in Prefettura chiuso con l'impegno di organizzare un confronto entro la fine di Aprile. Un incontro voluto dalle sigle sindacali dopo l’annuncio del sindaco di Carpineti Tiziano Borghi della trasformazione dell’Asp Don Cavalletti in un’Azienda speciale: da qui le preoccupazioni emerse tra sindacati unitari e lavoratori avevano portato, appunto, alla proclamazione dello stato di agitazione e alla richiesta di un incontro in Prefettura.
In questi giorni si è riaccesa la polemica perché i sindacati denunciano che una parte di dipendenti di una agenzia interinale che somministra personale al don Cavalletti non ha ricevuto gli stipendi.
Il sindaco Borghi interviene sulla vicenda sostenendo che i pagamenti sono stati effettuati ma la situazione è complicata e spiega: “Parte dei lavoratori del Don Cavalletti sono somministrati da un’agenzia di lavoro interinale attiva nel settore, la Osmosi, in provincia di Frosinone. Questa poi ha ceduto il credito spettante dagli enti pubblici dell’Appennino ad una società di factoring: quindi, ha avuto una sua liquidazione dalla società di factoring, e quest’ultima è diventata la creditrice dell’Asp”.
Il primo cittadino prova a chiarire: “L'agenzia interinale, dunque, cede a sua volta i propri crediti ad una finanziaria quindi l’Asp Don Cavalletti deve i propri pagamenti a questa finanziaria stessa. La finanziaria creditrice dell’Asp - continua - per effetto dell’acquisto del credito è stata completamente pagata la settimana scorsa, perciò non c'è nessuna ragione per la quale l'agenzia Osmosi, che ha incassato i propri pagamenti da molto tempo tramite la finanziaria, trattenga gli stipendi dovuti ai propri dipendenti”.
“Tra l’altro mi risulta che i dipendenti di Osmosi ad oggi siano stati pagati. Mi dispiace - aggiunge il primo cittadino - che ci sia qualche stakeholders che anziché rivolgersi direttamente al sindaco per fare quadrato nei riguardi della agenzia inadempiente, strumentalizzi la situazione”.
“Comunque Osmosi – conclude il sindaco - sarà sostituita dal primo di maggio poiché sin dall’inizio i rapporti sono sempre stati difficoltosi. Tutto questo comporta un inasprimento dei rapporti e una mancanza di rispetto nei riguardi dei lavoratori ai quali ho manifestato tutta la mia solidarietà e vicinanza, assieme a quella del presidente dell'assemblea dei soci dell' Asp Enrico Bini”.