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Territorio e riqualificazione urbana: arrivano i contributi per i comuni montani

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Pioggia di contributi per finanziare progetti di rigenerazione urbana per sei comuni dell’Appennino reggiano. Tra gli 80 progetti selezionati dal bando regionale ci sono quelli presentati dai comuni di Vetto, Canossa, Castelnovo, Toano, Villa Minozzo e Vezzano sul Crostolo. Per un totale di 14 progetti per 9,9 milioni di euro in tutta la provincia di Reggio Emilia.

Nei dettagli: a Canossa si provvederà alla riqualificazione dell’immobile ex sede Cri sito in piazza Matilde di Canossa e Arena spettacoli presso foro boario Pierino Ricci area Bosco dell’Impero. A Castelnovo ne' Monti, prevista la rigenerazione urbana e architettonica di palazzo Ducale e del suo intorno.  E ancora, a Toano, “Lo Spazio della Comunità”: recupero dell’ex cinema parrocchiale nel borgo di Quara. A Vezzano sul Crostolo, finanziato il progetto di restauro e rigenerazione urbana dell’ex Mulino Boni mentre a Villa Minozzo,  contributi per un centro polifunzionale a Civago - Civago storia futura. Fino al nuovo centro di aggregazione giovanile nel comune di Vetto: il Vetto Social Club, che sarà realizzato là dove oggi sorge un fabbricato di scarsa qualità edilizia ed architettonica e in stato di degrado.

Nuovi spazi a disposizione della collettività e delle comunità locali, in cui ospitare nuovi servizi dove prima sorgevano ex scuole, vecchie sedi comunali, depositi o magazzini: edifici pubblici, spesso parte importante dell’identità di un luogo, ma da tempo dismessi o non più in uso. Che ora rinascono a nuova vita senza ulteriore consumo di suolo.

Il bando ha riscosso grande successo dando priorità ai piccoli comuni, a quelli montani e delle aree interne e a quelli che ancora non hanno ricevuto finanziamenti. Un impegno importante da parte della Regione, che vista l’alta adesione dei comuni al bando sui progetti di riqualificazione ha portato le risorse stanziate a 47 milioni di euro, dai 27 iniziali. Interventi non limitati al solo recupero fisico dell’immobile, ma anche attenti alla sua effettiva capacità di generare nuove funzioni e ospitare nuove attività - anche attraverso forme di partecipazione e coprogettazione - e di relazionarsi in maniera ampia con il contesto e con gli spazi esterni come giardini, parcheggi, aree verdi. E che si tradurranno nella nascita di veri e propri spazi di comunità, e in nuove opportunità di valorizzazione del territorio.

Il bando si rivolgeva ai Comuni con meno di 60 mila abitanti e prevedeva due linee: contributi fino a 700mila euro per interventi di recupero completo dell’immobile e del suo contesto, con un progetto di rigenerazione urbana di più ampio respiro che si traduce in nuovi servizi e funzioni per la comunità; contributi fino a 100mila euro per interventi più leggeri, propedeutici a successivi più ampi lavori, per un riuso temporaneo, in quei casi in cui non sussistono, ancora, le condizioni per un progetto definitivo.

Questa seconda linea di intervento rappresenta uno degli elementi innovativi del bando. Una scelta dettata dalla consapevolezza della complessità dei processi rigenerativi, sul piano dei tempi, del coinvolgimento della popolazione locale, dei costi, spesso importanti.

Oltre a stabilire premialità per i Comuni montani e delle aree interne, per quelli con meno di 5mila abitanti e per quelli che ancora non hanno ricevuto contributi regionali per interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, il bando assegnava particolare importanza alla qualità ambientale del progetto.

Un obiettivo anche questo centrato visto che il 27% delle proposte si impegna a sviluppare protocolli di certificazione energetico-ambientali nazionali o internazionali; il 50% prevede l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, il 28% azioni volte al contrasto ai cambiamenti climatici (con particolare riferimento ai sistemi di raccolta, depurazione e riutilizzo delle acque e al contrasto delle isole di calore), il 27% l’incremento significativo della permeabilità dei suoli.

6 COMMENTS

  1. Dopo 6 mesi possiamo ormai dichiarare con una certa certezza che il comune di Ventasso è in mano a un manipolo di persone impreparate e in alcuni casi anche molto arroganti. Sono proprio quelli che hanno seppellito manari sotto una montagna di balle e che ora sono già in difficoltà perché non riusciranno a mantenere neanche metà di quello che hanno promesso in maniera spregiudicata. L’amministrazione manari ha portato nelle casse del comune di Ventasso milioni di euro di finanziamenti pubblici e questi invece neanche riescano a fare un bando come quello descritto nell’articolo. È il arriverà fra qualche mese con la bocciatura del bando pnrr. Se in 6 mesi siamo caduti così in basso figuriamoci fra 4 anni e mezzo.

    Mario fattori

    • Firma - Mario fattori
  2. Siamo rammaricati dal fatto che il Comune di Ventasso non abbia presentato alcun progetto per il presente bando per il quale le domande dovevano essere presentate entro il 30/11/2021. Analizzando le cifre e i comuni finanziati, siamo certi che avrebbe portato nelle casse dell’amministrazione un importante finanziamento, che non avrebbe gravato sui propri cittadini!
    Siamo consapevoli che il nostro comune è difficile da gestire facendo affidamento unicamente alle entrate proprie e questi bandi sono fondamentali per recuperare entrate extra bilancio che risultano fondamentali per la gestione, conservazione e miglioramento del patrimonio comunale. Tanti sono i progetti sul tavoli degli uffici competenti… tanti anche sollecitati dall’attuale primo cittadino quando ricopriva il ruolo di Presidente della Municipalità di Collagna.
    Siamo fiduciosi che nel futuro non andranno perse occasioni come queste e verrà prestata una maggiore attenzione ai bandi che in primis la regione oltre al governo mettono a disposizione!

    Circolo PD del comune di Ventasso

    • Firma - Circolo PD del comune di Ventasso
  3. Istintivamente, ciascuno di noi vorrebbe che il proprio Comune non “rimanesse indietro” nel ricevere contributi e finanziamenti, cosa senz’altro comprensibile, e tale “campanilismo” può altresì giovare al sentimento identitario, e al senso di appartenenza, ma il campanilismo può estendersi pure al comprensorio di appartenenza, nella fattispecie la nostra montagna, ritenendoci comunque soddisfatti se in qualche sua parte arrivano aiuti e risorse, scordandoci per un attimo delle competizioni e concorrenze.

    Diversamente, occorrerebbe che i finanziamenti arrivassero ad un organismo sovra comunale, come era un tempo la Comunità Montana, all’interno del quale stabilire poi le priorità nella suddivisione e assegnazione dei fondi ricevuti, a seconda delle rispettive esigenze e necessità – valutate giustappunto a livello delle istituzioni locali – mentre oggi la valutazione è invece affidata a soggetti istituzionali “esterni”, cui compete di determinare i criteri coi quali “promuovere” o meno i progetti presentati dalle singole entità comunali..

    Ma al di là dei meccanismi con cui erogare le risorse, in questa particolare circostanza potrebbe anche essere successo che una Amministrazione comunale, prima di avanzare la propria richiesta, si sia posta il problema di come gestire l’immobile una volta “rigenerato”, onde evitare una sua sottoutilizzazione, o il doversi poi assumere spese di conduzione ed esercizio incompatibili col proprio bilancio, talché ogni situazione andrebbe esaminata possibilmente a sé (confido che ogni progetto tratti pure gli aspetti “gestionali”).

    P.B. 25.03.2022

    P.B.

    • Firma - P.B.
  4. Ritengo doveroso ai fini di una corretta informazione rispondere a queste sollecitazioni che arrivano da più parti.
    In primo luogo il Bando citato nella recensione del sig. Mario Fattori (sicuramente nome di fantasia) è un Bando pubblicato il 6 Agosto 2021 con scadenza il 30 Novembre 2021 e pertanto il compito di presentarlo era, o meglio, avrebbe dovuto essere, una priorità dell’Amministrazione precedente, proprio di quell’amministrazione Manari di cui si tessono le lodi.
    Come è noto le elezioni si sono svolte il 3 – 4 Ottobre e la nuova amministrazione non si è potuta riunire in consiglio prima del 25 Ottobre 2021 ed in Giunta prima della metà di Novembre.
    Come ben sanno tutti gli addetti ai lavori, è impossibile presentare un progetto coerente, strutturato e potenzialmente finanziabile in poche settimane per chiunque, tantomeno per una Amministrazione neo-insediata.
    Cosa differente invece sarebbe stato per una amministrazione operativa e nel pieno di tutti i suoi poteri come quella di Manari che dal 6 Agosto (giorno di pubblicazione del Bando) al 3 di Ottobre (data delle Elezioni) avrebbe potuto eccome partecipare al Bando o perlomeno sarebbe stata sua responsabilità avviare il processo di partecipazione ma non l’ha fatto.
    Come mai? Mi piacerebbe avere una risposta ma immagino che non la riceverò. Pazienza.
    Per quanto riguarda il Bando sula Rigenerazione dei Borghi, appena presentato da questa Amministrazione con un coinvolgimento a “largo spettro” di Enti, Associazioni, Cooperative ecc., lo ritengo un grande risultato assolutamente virtuoso e da portare come esempio a prescindere dagli esiti del Bando stesso.
    Non mi risulta che le Amministrazioni precedenti abbiano mai voluto mettere attorno ad un tavolo rappresentanti di strutture con pensieri cosi eterogenei e mi chiedo se, a parti invertite, sarebbe successa la stessa cosa o, molto più semplicemente, si sarebbe proseguito con le solite dinamiche “di apparato”.
    Quindi non confondiamo la disponibilità e la “sana” voglia di fare qualcosa di concreto per i nostri territori e la nostra gente con la demagogia e l’ipocrisia di chi sa benissimo di come sono andate le cose sinora. Lo reputo oltre che controproducente anche scorretto.
    Ricordo a tutti (sig. Mario compreso) che siamo nel 2022, e le priorità non sono più quelle di “innaffiare il proprio orticello” e poi chi se ne frega di cosa succede al di là della rete. L’unico modo per fare qualcosa di nuovo è pensare e poi agire in modo diverso.
    Infine spero vivamente che il “bieco presagio” del sig. Mario non si avveri anche perché non ho capito che interesse possa avere per augurare che un bando che porterebbe lavoro e attività sul nostro territorio andasse scartato…diciamo che non voglio pensare male anche se, come disse qualcuno, “a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”.
    Nel caso avesse ragione, faremo tesoro dell’esperienza e ci riproveremo con ancora più forza e determinazione con i prossimi Bandi senza il timore di perdere ulteriori occasioni come qualcuno paventa.
    Il fine categorico di questa Amministrazione è quello di offrire quante più opportunità possibili ad un territorio che ha quasi perso tutte le speranze di invertire la tendenza allo spopolamento e all’abbandono.
    Concludo invitando il sig, Mario a confrontarsi di persona. Sarei lieto di parlare con lui e con gli altri sig. Mario che la pensano come lui principalmente per capire perché provano questo profondo risentimento con chi ha legittimamente vinto le elezioni. Forse Mario non sa perdere?
    Aspetterò per vedere se qualche Mario ha coraggio di scrivermi di persona per entrare nel merito delle questioni ma temo che anche questo mio desiderio resterà irrealizzato.

    Alessandro Tacchini
    Comune di Ventasso
    Capogruppo di Maggioranza
    [email protected]

    Alessandro Tacchini

    • Firma - Alessandro Tacchini
  5. Le precisazioni del Consigliere Tacchini mi sembrano logiche e condivisibili.
    Al massimo, chi è in buonafede, potrebbe imputare una colpa per inesperienza. Ma prendere le redini e governare la macchina comunale in pochi giorni, è facile a dirsi, ma difficile a farsi per chiunque. Anche per il predecessore.
    Non esiste governo che non abbia tempi morti. E l’ assunzione di responsabilità di Tacchini, unita all’impegno al confronto ed al fare tesoro degli errori, appare un buon viatico per il suo viaggio. Quanto sopra, trova ulteriore fondamento nel fatto che le critiche sollevate conducono, sempre seguendo la logica, a porsi la vera domanda: perché gli uffici preposti non hanno tirato fuori dal cassetto almeno la bozza di un progetto, ritenuto “fondamentale” dal PD, che una buona Amministrazione avrebbe già dovuto impostare ? Il problema dei tempi sarebbe stato identico anche in caso di riconferma di Manari. O forse pensava in pochi giorni di predisporre atti complessi ? O forse si dava perdente ?? Al Sig. Fattori vorrei ricordare che anche i cittadini di Ventasso, il 3 e 4 ottobre sono stati chiamati a valutare la preparazione e l’ arroganza dell’ amministrazione in carica. Non semestrale, bensì quinquennale. Ricordo al Sig. Mario, magari allora in vacanza alle Canarie col Circolo, che l’ esito è stato pollice alto per Bargiacchi e Ferretti e pollice verso per Manari. Segnando si, lo dicono i numeri, il punto più basso del PD in Ventasso ! Probabilmente agli elettori sono sfuggite le mirabilie ed i milioni dell’ amministrazione precedente, dal Sig. Mario vaneggiati, nel suo confuso e sgrammaticato discorso.
    Questo non toglie che il Sindaco Ferretti non sia chiamato a mantenere, se non tutte, almeno tanta parte delle sue promesse. A cominciare dall’ impegno ad ascoltare, dopo tanto tempo, le persone oneste che contribuiscono, in silenzio, al bene della nostra piccola comunità. Semplici e rozzi montanari, ma non ingenui. Forse un pò disillusi dall’ esperienza di chi era stato rappresentato come il Messia, che avrebbe risolto tutti i problemi. Problemi, e questa è la chiave elettorale, mai ascoltati e mai affrontati. Ma questa è storia vecchia.

    Montanaro

    • Firma - Montanaro