Nel Consiglio Comunale che si è svolto questa settimana è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno unitario di tutti i gruppi consiliari che condanna con fermezza la guerra in Ucraina.
I consigli comunali sono luoghi di discussione anche accesa, ma su temi come questi è fondamentale esprimere un indirizzo comune, chiaro e fermo.
La guerra in Ucraina nasce dall’invasione di uno Stato sovrano, dal tentativo di sottomettere una democrazia confinante e liberamente eletta, invasione che sta provocando vittime civili, anche bambini, l’esodo di milioni di profughi e una seria preoccupazione per la tenuta della pace europea e mondiale, rievocando, a molti anni di distanza dalla caduta del muro di Berlino e dalla fine dei blocchi, lo spettro apocalittico di una guerra nucleare.
Non è il primo caso di una guerra in Europa, ne abbiamo avute di molto vicine ai nostri confini, in tempi non lontani. Ma è la prima situazione, dalla fine della seconda guerra mondiale, in cui lo scenario appare così fragile e precario, con conseguenze preoccupanti non solo dal punto di vista economico.
Viviamo in uno Stato libero, accogliente e pacifico, uno Stato che scrive nella sua Carta costituzionale il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli o di risoluzione delle controversie internazionali e la garanzia del diritto d’asilo allo straniero che fugge da un paese in cui non gli è consentito l’esercizio delle libertà democratiche.
Il consiglio comunale di Carpineti esprime solidarietà al popolo ucraino e alle sue istituzioni e manda un appello al Governo italiano e alla comunità internazionale per impegnarsi in ogni iniziativa che metta fine a tutte le operazioni militari, lasciando la parola al dialogo e alla diplomazia e rafforzando la cultura della pace.
Siamo certi che la comunità carpinetana e di tutta la nostra montagna farà la sua parte nel sostenere e ospitare, secondo le proprie possibilità, i profughi ucraini costretti ad abbandonare il loro paese, le loro case, la loro vita e in alcuni casi anche la loro famiglia.
A questo proposito ricordiamo "Una montagna di aiuti", l’iniziativa di sostegno alla popolazione ucraina a cui partecipano tutti i Comuni della nostra montagna e molte associazioni del territorio.
Chi avesse a disposizione soluzioni abitative può scrivere a emergenzaucraina@
Enrico Rossi, capogruppo di Bene Comune per Carpineti
Rita Migliaccio, capogruppo di Futuro Comune
Patrick Fogli, capogruppo di Carpineti Civica