Nelle ultime settimane i tecnici del Saer sono intervenuti in soccorso di persone in difficoltà proprio a causa del terreno ghiacciato. L'appello ad indossare attrezzatura idonea e a pianificazione l'itinerario verificando le condizioni meteo
Anche questo weekend si prevede un clima favorevole e stabile in Appennino, che con i suoi panorami incantevoli e itinerari per tutti i gusti attira tantissimi appassionati escursionisti da ogni parte della Provincia e non solo. Dal Soccorso Alpino arrivano alcuni accorgimenti, in particolare per prepararsi al meglio in caso di ghiaccio sui sentieri.
A causa dell’azione combinata degli agenti atmosferici e delle precipitazioni nevose non particolarmente abbondanti, il ghiaccio costituisce la principale insidia per tutti gli appassionati di montagna, specie nel tratto centrale dell’Appennino Emiliano. L’appello alla prudenza e soprattutto all’utilizzo di abbigliamento, calzature ed attrezzatura adeguate all’ambiente invernale arriva direttamente da Daniele Betti, Nicholas Barattini e Luca Pezzi, rispettivamente responsabili del Soccorso Alpino delle stazioni Corno alle Scale (Bologna), Monte Cimone (Modena) e Monte Cusna (Reggio Emilia).
“Anche percorsi e sentieri che nella stagione estiva non presentano particolari asperità – spiegano i tre capistazione - con la formazione di ghiaccio assumono connotazioni di tipo alpinistico e pertanto devono essere affrontati con la giusta consapevolezza e soprattutto attrezzatura adeguata". "Oltre ad un abbigliamento appropriato alle condizioni
meteorologiche del momento – hanno continuato – per muoversi in sicurezza sul ghiaccio è fondamentale indossare scarponi da montagna e calzare i ramponi. Oltre ai ramponi, è molto importante tenere in mano una piccozza da ghiaccio, unico strumento che può arrestare un’eventuale caduta e conferire la giusta stabilità su pendii ripidi o traversi. Sul ghiaccio, ma anche su neve particolarmente dura associata a pendenze importanti, sono assolutamente da evitare le ciaspole (anche quelle munite di dentatura metallica) e sono sconsigliati i ramponcini (o catenelle), che non garantiscono una sufficiente stabilità”.
Fondamentale quindi l’utilizzo di piccozza e ramponi – che sono gli unici due strumenti che consentono una progressione sicura su ghiaccio – ma altrettanto importante è saperli utilizzare nel modo corretto, affidandosi a professionisti esperti come le guide alpine o frequentando corsi del Cai. Inoltre, prima di intraprendere un’escursione, è sempre bene documentarsi sulle condizioni meteorologiche e pianificare itinerari adatti alle proprie capacità.
"Come Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico – ha invece commentato Silvano Mussi, Delegato regionale del SAER – abbiamo il dovere non solo di portare soccorso alle persone in difficoltà, ma di contribuire alla costruzione di una vera e propria cultura della sicurezza, utilizzando le leve della prevenzione e della consapevolezza. Purtroppo il rischio zero non esiste in montagna – ha concluso Mussi – ed in caso di necessità i nostri tecnici sono sempre pronti ad intervenire, tutti i giorni e con qualsiasi condizione meteorologica”.