Proseguono le iniziative promosse da “Parco nel Mondo”, il progetto del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano che si occupa di emigrazione. Lunedì 9 agosto scorso, in Asta, è stata organizzata una bella serata all’insegna della storia della nostra montagna, rappresentata da una parte dalla Resistenza durante la II guerra mondiale e dall’altra dall’emigrazione, con il progetto "Parco nel mondo". Grande partecipazione della comunità locale: si sono contate infatti più di 200 persone in sala, con soddisfazione da parte dell’organizzazione. “Sopra le nuvole” è una pellicola molto emozionante, che racconta gli episodi delle stragi di Cervarolo e Monchio; i registi, Roberto Stefani e Sabrina Guigli, sono ragazzi originari della nostra montagna che hanno voluto raccontare il periodo difficile della Resistenza in Appennino. Un film molto atteso, che ha commosso tutti i presenti, e apprezzato dalla critica, che ha assegnato alla pellicola diversi premi anche a livello internazionale.
La serata è proseguita con un momento dedicato al progetto “Parco nel mondo” del Parco nazionale, che si occupa di emigrazione e lavora per incrementare i rapporti e la presenza sul territorio di tutti coloro che hanno le proprie radici nel Parco stesso. E’ proprio tra queste persone che sono stati individuati tre emigrati a cui il presidente Fausto Giovanelli ha consegnato l’attestato di cittadinanza affettiva insieme alla vicesindaco di Villa Minozzo Erica Beltrami e all’assessore Alberto Castellini. Si tratta di Michelangelo Sillari e Silvano Fioravanti, emigrati rispettivamente a Genova e a Milano, che ogni anno trascorrono l’estate in val d’Asta. Come esempio dell’emigrazione all’estero è stato invece individuato Ettore Pieroni, che ha trascorso molti anni in Belgio, ma ha mantenuto un forte attaccamento alla sua terra e ha sempre continuato a tornare in Asta ogni volta che ne aveva la possibilità.
E’ stata poi presentata dal Sillari una proposta particolare agli amministratori: organizzare un gemellaggio tra i comuni del crinale, a partire da Villa Minozzo, e la città di Genova. La proposta è stata fatta considerando che alcuni suoi quartieri sono abitati in gran parte da emigranti dei nostri paesi e dai loro discendenti, che spesso tornano in montagna, componendo quella cittadinanza affettiva con cui Parco nel mondo sta rafforzando legami e relazioni. La proposta è sembrata fondata, dato che tutti in montagna sono consapevoli del fatto che Genova è stata uno dei poli di principale attrazione per l’emigrazione dal crinale emiliano. Con il tempo si vedrà in che modo sarà possibile realizzare questo progetto, accolto favorevolmente sia dal presidente Giovanelli che dai rappresentanti dell’Amministrazione comunale.