Questa è la motivazione della protesta che Anci rinvia ai comuni chiedendo di spegnere simbolicamente l'illuminazione di un edificio rappresentativo per la comunità.
"Speriamo - dichiara Antonio Decaro dell'Associazione nazionale comuni italiani - che in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi. Non vorremmo trovarci ancora una volta a dover scegliere tra salvaguardare gli equilibri di bilancio e erogare servizi ai cittadini".
L'Anci chiama e il Comune di Casina e Canossa rispondono.
Stasera 10 febbraio si spegneranno i riflettori sul Castello di Sarzano, mentre per il castello di Rossena lo spegnimento è da stasera e fino a data da destinarsi.
"Per una realtà di volontariato come la nostra - afferma la presidente dell'associazione Matilde di Canossa, Elvira Rossi, che gestisce il Castello di Rossena - la situazione è ancor più grave: bisogna scegliere tra illuminare o fare manutenzione. Le donazioni infatti che raccogliamo durante le visite, servono appunto per tenere vivo e in salute questo splendido monumento ma le bollette ora sono diventate per noi insostenibili".
