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Aumentano le truffe online

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Aumentano tra i consumatori reggiani le controversie e problematiche legate agli acquisti on line. Lo segnala Adiconsum (associazione consumatori della Cisl Emilia Centrale), che giovedì prossimo 3 febbraio (ore 9-13) celebra il suo secondo congresso territoriale, online.

Intervengono la segretaria generale della Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo e il presidente regionale Adiconsum Luca Braggion.

«Il nuovo consumatore è sempre più digitale, ma non tutti sono capaci di verificare l’attendibilità e sicurezza di un sito di e-commerce – dichiara Adele Chiara Cangini, responsabile Adiconsum Emilia Centrale – Lo dimostrano anche recenti casi di cui ci siamo occupati. Il primo riguarda una signora nostra assistita che ha comprato oggetti da siti non autorizzati e ha ricevuto dalla dogana belga la richiesta di pagare una sanzione amministrativa. In un altro caso una studentessa universitaria si è rivolta a noi dopo che ha corrisposto in anticipo il canone di locazione per un alloggio di cui non ha avuto la disponibilità e il cui presunto proprietario si è reso irreperibile. Ieri, mercoledì, a Reggio Emilia l’ultima segnalazione: un acquisto con carta di credito di un prodotto online da un sito di truffa (poi scomparso!), inesistente».

Poiché Cangini è conciliatrice regionale nelle controversie con le compagnie telefoniche, anche la telefonia è un campo in cui i consumatori reggiani ricorrono spesso ad Adiconsum. L’anno scorso l’associazione consumatori della Cisl ha curato 327 conciliazioni paritetiche, a oggi non ancora tutte chiuse, ma che finora hanno consentito agli interessati di recuperare complessivamente quasi 60 mila euro.

«I casi più frequenti riguardano difficoltà con adsl o fibra e una connessione a internet non sempre ottimale, come ben sa chi ha figli in dad – sottolinea la responsabile Adiconsum –. Non mancano problemi nel passaggio da un operatore all’altro e servizi non richiesti».

Tra le pratiche non conciliative, invece, vedono un significativo aumento i casi di famiglie sovraindebitate, le controversie con l’Agenzia delle Entrate e persino le multe non ritirate da chi ignora la compiuta giacenza delle raccomandate.